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Eccesso di aspettative sul Presidente Obama

 

Il recente insediamento alla Casa Bianca da parte del neo eletto Presidente Obama riapre la preoccupazione che sin da subito mi è balzata alla mente (come a molti altri osservatori): riuscirà ad essere all’altezza delle enormi aspettative del mondo intero?

Sul brillante, colto e carismatico Obama si stanno generando attese a dir poco eccessive. Il fatto che questo storico cambiamento sia indiscutibilmente un evento straordinario e che Obama si dimostri giorno dopo giorno la persona giusta al posto giusto sembra aver generato in molti, troppi a dire il vero, la percezione che egli sia la soluzione ad ogni male, la miracolosa “panacea” salvifica e corroborante.

Troppe aspettative possono essere pericolose poiché potrebbero mettere Obama in una posizione difficile e potrebbero portarlo ad un impasse insormontabile. E, si badi, personalmente ho molta fiducia nelle possibilità del neo eletto Presidente ma non si deve incorrere nel tragico errore di attribuirgli poteri “taumaturgici”, alla stregua dei grandi Imperatori del passato.

Obama ha le carte in regola per limitare l’impatto dell’attuale tracollo economico ma non bisogna aspettarsi che annulli gli effetti di una crisi strutturale, come l’attuale, in un colpo d’ali. Egli stesso ha fatto appello al senso di responsabilità.

Per gli USA in primis ci saranno ancora tempi duri, tempi di riforme e sacrifici, non basta aver eletto un nuovo e brillante Presidente per voltare pagina. Molti scheletri si trovano ancora negli armadi della prima potenza economica mondiale, e il 2009 sarà un anno estremamente difficile.

Non si cada nella facile illusione di caricare su Obama un peso spropositato, lo sforzo deve essere suddiviso tra tutti. 

Commenti all'articolo

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.2) 23 gennaio 2009 12:10
    Rocco Pellegrini

    Le aspettative sono davvero tante ma è comprensibile, secondo me, che sia così.
    Non solo vi è un cambiamento di fase e di modo di ragionare che consiste nella fine della logica reganiana, sopravvisuta amaramente negli anni, ma la crisi economica ha gettato il mondo in tali e tanti problemi che si sente il bisogno di una leadership degna di questo nome.
    Ora "il ragazzo" sembra avere le carte in regola.
    E’ evidente, come dici tu, che soltanto tutti insieme, come genere umano, ci tireremo fuori dai grandi impicci in cui siamo ma una cosa è essere guidati dai porci senz’ali, com’era fino a ieri, ed un’altra dalla gente perbene e volitiva come sembra essere oggi.
    D’altre parte il modo in cui ha condotto prima la lotta per la nomination e poi la campagna elettorale dimostra che il suo cervello collettivo è di prim’ordine, dinamico, veloce, determinato, tecnologico, non ideologico ma orientato al problem solving.
    E’ una buona premessa per la futura e complessa azione di governo.
    Ecco perchè mi sembra, una volta tanto, l’uomo giusto al posto giusto ed io appartengo a quelli che credono in lui e capisco il desiderio del mondo di essere rassicurato e, perchè no, protetto dopo tanta cattiveria, latrocinio e tirannia delle classi dirigenti sulla povera gente.

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