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 Home page > Attualità > Politica > E se va in crisi l’economia, chi ringrazieremo?

E se va in crisi l’economia, chi ringrazieremo?

Mentre trema la stabilità economica dell’Europa e quindi dell’Italia, mentre soffiano impetuosi i venti di crisi, qualcuno si diverte a discettare alla televisione sulla vexata quaestio: cos’è la destra e cos’è la sinistra.

Se piove di quel che tuona non ci sarà da aspettare molto prima che la speculazione internazionale rivolga le sua attenzioni, dopo Grecia, Portogallo e Irlanda, anche ai titoli di stato del Bel Paese.

Quando ciò dovesse succedere e quando da ciò derivasse la necessità di bruciare, a difesa dei conti pubblici e in interessi sui titoli di stato che schizzeranno verso l'alto, una bella fetta delle risorse che potrebbero essere destinate agli ammortizzatori sociali, a quel punto sarà il caso che ci domandiamo tutti se sia stata opportuna l'apertura di una crisi di governo che rischia di far precipitare l'economia dell'Italia verso il default.

 

Ci domanderemo sè sia stato responsabile che questa crisi si sia aperta grazie alle ripicche di una minoranza che un mese prima aveva votato la fiducia al governo, una "minoranza della maggioranza" che, pur essendo priva - ad oggi - di riscontro circa la sua consistenza elettorale, può determinare la caduta di un governo e dell'economia di uno stato.

Ci domanderemo perché, per condurci a questa assurda conclusione, il più grande partito di opposizione, che ha responsabilità non secondarie nella conduzione di un paese, si sia accodato a questo partito che non c'era per condurci ad una soluzione che non c'è stata.

Tutte queste cose ce le chiederemo durante una campagna elettorale che lascerà la guida dell'economia alla mercé dei mercati. Le risposte ce le daremo e ce le daranno gli elettori quando si appresteranno a depositare le loro schede nelle urne dopo aver verificato quali sono stati gli effetti della crisi. Sono convinto che allora qualcuno si pentirà, e dalle urne raccoglierà il frutto della propria colpa, ma sarà troppo tardi per l'economia e per il fine mese degli italianii.

Per ora ci consoliamo nel goderci le trasmissioni televisive nelle quali i due principali artefici della crisi, FinI e Bersani, uno che non rappresenta la destra, l'altro che non rappresenta la sinistra, ci elargiscono dotte disquisizioni su cosa sia la destra e su cosa sia la sinistra. 

Commenti all'articolo

  • Di Andrea D’Antrassi (---.---.---.82) 16 novembre 2010 11:05
    Voltaire

    Caro Alessandro, dopo 16 anni e’ tempo di aria nuova e’ giusto che le forze responsabili di questo paese mettano fine al Berlusconismo, non penso che Tremonti sia l’unico in grado di tirarci fuori dalle secche della crisi,
    Se avenisse un cambio ai vertici dello stato, anche l’estetica ne trarrebbe giovamento, non avremo piu’ prostitute e minorenne nei palazzi della politica, che fanno arrossire l’italia in giro per il mondo
    si tornerebbe a parlare di politica, di problemi veri, di soluzioni, di idee di ideali, e non come un cane che si morde la coda, della solita solfa su come far fuori Berlusconi,
    Ma non credi che se il Presidente del Consiglio avesse un minimo di dignita’ ed un minimo di amor di patria dovrebbe fare un passo indietro? almeno per far rassenerare un po gli animi, e creare i presupposti per un passaggio di consegne sia a destra che a sinistra

    ma davvero pensi che su 60 milioni di italiani? sia solo Berlusconi quello che presentandosi per la 4ta volta alle elezioni politiche possa risolvere le sorti del paese...io penso fortemente che Berlusconi anche se non e’ la principale causa di tutti i mali italiani e’ come minimo una forte ragione di abrutimento della vita pubblica e civile di questo paese.

    rispetto te e le tue idee, ma nn provo alcun rispetto per berlusconi ed i suoi accoliti, non essere l’ultimo giapponese che difende l’isoletta del re silvio anche se gli alleati hanno gia’ vinto la guerra.

    Chi si schiera per il nuovo ammette di non provare piacere per la situazione italiana odierna...tu difendi indefessamente lo status quo....ma ti piace cosi’ tanto il nostro paese in queste condizioni? ti piace tanto l’arroganza dei berluschini?

    Penso che una nuova opportunita’ a berlusconi non andrebbe concessa, ed i primi ad essere esigenti con lui e con il centro destra che sta affondando dovreste essere voi , i suoi elettori,

    e’ tutto per adesso

    ciao

  • Di Mauro Guidi (---.---.---.204) 16 novembre 2010 11:26
    Mauro Guidi

    Condivido perfettamente la preoccupazione che emerge nell’articolo per la tenuta" dell’azienda italia " se questa crisi solleciterà la speculazione internazionale a rivolgersi ,dopo Irlanda , Grecia e Portogallo , verso il nostro Paese.


    Ovviamente i ceti più deboli ne farebbero le spese !

    Nella " casta " sembra mancare completamente questa consapevolezza . come se la crisi economica internazionale non riguardasse anche l’Italia.

    Un saluto

    Mauro Guidi
  • Di alessandro tantussi (---.---.---.74) 16 novembre 2010 11:40
    alessandro tantussi

    quello che penso io non conta niente, o molto poco. Secondo me quello che conta è il voto democratico che, lo si condivida o meno, dovrebbe essere rispettato da tutti. Non sono l’ultimo giapponese, se è vero che come me ce ne sono molti, forse la maggioranza degli italiani.
    Io sarei il primo a cambiare il leader del centrodestra perché amo l’alternanza ma la condanna a tenerci B. proviene dall’atteggiamento della sinistra che cercando di fare di B. un mostro ha compattato la maggior parte dei giapponesi a difesa del loro imperatore, oggi schierarsi contro B. significa far vincere la sinistra attuale, e questo non mi sta bene perché è molto distante dalle mie idee e credo che possa solo far male all’Italia. 
    Comunque sia: staremo a vedere cosa diranno gli elettori quando tireranno le somme. Io sono convinto che per la sinistra sarà l’ennesima delusione, a quel punto, forse, sarà il caso di smettiate di dire che gli altri sono cattivi (il che è perfino possibile) e cominciate a fare poltitica ed a pensare come fare per vincere.
    Altrimenti B. resterà in sella finché campa.
    Ovviamente questa è solo la mia opinione, s tratta solo di verificare se è condivisa dalla maggioranza degli italiani.
    Ma questo non è il momento più opportuno per fare questa verifica e l’Italia, soprattutto le classi più deboli, ne patiranno le conseguenze grazie alle scelte della sinistra che per far dispetto alla odiata moglie (leggi Berlusconi) si taglia le palle.

  • Di paolo (---.---.---.126) 16 novembre 2010 23:52

    Ciao Alessandro 


    Sei all’arrocco totale . Capisco la difesa d’ufficio che per un elettore di Silvio B. e’ quasi obbligata ,ma arrivare ad imputare l’attuale situazione di crisi della maggioranza a Bersani mi sembra francamente da ridere . Bersani e’ stato impalpabile , qualcuno suggeriva di ricercarlo a "chi la visto " , tutto si puo’ dire del PD ma che abbia contribuito allo sfascio della maggioranza e’ rendere un’onore che proprio non gli spetta . 
    Questa crisi e’ nata , si e’ consumata e si concludera’ tutta all’interno della maggioranza .
    I rischi di questa crisi per l’economia ci sono indubbiamente , ma non ritengo superiori a quelli in cui ci ha trascinato questo governo insussistente fermo al palo sulle questioni private del premier .
    Anzi puo’ darsi che una eventuale ( ma non scontata) uscita di scena del Pifferaio Magico ,possa dare una spinta salutare a questo paese e avviarlo alla normalita’ .
    Purtroppo , e sottolineo purtroppo , come mi stanno confermando le prime iniziative della maggioranza , il grande illusionista non intende mollare la presa e cerchera’ , ne sono pienamente convinto , di trascinare il paese allo scontro all’arma bianca .
    " Muoia Sansone con tutti i filistei " .
    Paradossalmente Berlusconi e’ piu’ pericoloso in questa fase che non durante il suo regno 
    che , lo ricordo per chi se lo fosse dimenticato , doveva essere lungo e felice .
    Lo so che non sei d’accordo .

    paolo 
     
  • Di alessandro tantussi (---.---.---.157) 17 novembre 2010 08:30
    alessandro tantussi

    Caro Paolo: mi pare difficile ma può anche darsi che tu abbia ragione. Quanto dirò non venga preso in senso offensivo perchè non è questa la mia intenzione, lo si valuti per quello che è, un modesto contributo alla discussione. Comunque io credo di aver sostenuto un ragionamento diverso: a prescindere dalla colpa, e di certo senza premeditazione, il PD ha "oggettivamente" favorito il permanere al potere di Berlusconi, non certo che l’ha voluto!  Paolo, hai utilizzato una similitudine perfetta con il riferimento all’arrocco, in effetti la sinistra ha favorito, involontariamente, l’arrocco della destra a difesa del suo "re", solo che mi sembra tu la stia utilizzando in senso negativo non tenendo conto che è una normalissima tattica di difesa, sugli scacchi come in ogni altro tipo di contesa. Quello che voglio dire è che io e tanti altri come me, se vogliono difendere il loro schieramento, non possono che difendere anche il loro capo, e se gli avversari sputano su quella che tu ritieni sia la mia "bandiera" (e non lo è) sbagliano perché non fanno altro che serrare le fila dello schieramento opposto, impedendo perfino alle truppe dello schieramento opposto di rendersi conto delle debolezze del loro leader. Io continuo ad essere convinto che la sinistra se vuole vincere deve fare più politica, probabilmente più moderata, e meno offese a B. Devo dire che questo atteggiamento sbagliato la sinistra lo mostra anche contro il suo stesso leader: ogni giorno per ogni offesa a B. si sente anche una critica al prorio leader Bersani, ogni giorno si sente una proposta di leader diverso (Chiamparino, Vendola, Renzi, papa straniero e chi più ne ha più ne metta) fino ad arrivare ad ipotesi incredibili quando si fa il nome di Fini o di Montezmolo che non riesco proprio a capire come possano rappresntare il desiderio di riscatto dei progressisti. Insomma non si capisce più nulla, la sinistra oltre ad essere vista come forcaiola viene valutata come inafidabile. ll messaggio che passa è "BERLUSCONI è UNA M... e BERSANI è un incapace". L’incoerenza, l’ipocrisia, la confusione e l’estremismo non vi consentiranno mai di spostare quel 5% per cento di elettrori che serve per vincere, anche con questa legge elettorale. Se io mi riconosco nel centrodestra e se spero che il centrodestra continui a prevalere non posso che difendere Berlusconi anche se non mi piace. Se voglio perdere basta che appoggi Fini. Se voi volete continuare a perdere bata che continuiate in questa strategia inutile, che non porta nessun vantaggio agli italiani, incoerente, offensiva e massimalista. E, a scanso equivoci, non intendete questa mi aconsiderazione come una’offesa, non vuole affatto esserla. Al limite è un contributo per favorire l’alternanza... 

  • Di paolo (---.---.---.126) 18 novembre 2010 01:37

    Alessandro ,adesso e’ tutto chiaro .

    Il tutto si riduce a : vincere o perdere le elezioni . Siccome sono di destra voto Silvio , se sono di sinistra voto Bersani . ( Ho semplificato ovviamente ) .A prescindere .
    Per me , che sono uomo libero anche se culturalmente vicino alla sinistra , un’uomo di destra che mi convinca per capacita’ , programmi , difesa dei valori e dei principi propri di 
    una democrazia avanzata , lo voto . Bersani non lo voto . Marino forse lo voterei .
    Il tifo non mi e’ mai piaciuto neanche nello sport . Sono milanista perche’ da bambino giravo con le figurine di Schiaffino , Liedholm ecc. , pero’ se il Milan fa schifo dico che ha fatto schifo .
    A differenza di Fede che da iuventino sfegatato , per amore di Silvio , e’ diventato milanista .
    Quindi nessuna bandiera . Liberta’ di giudicare e scegliere di conseguenza .
    Non so se ti ho reso l’idea .

    sempre con stima - paolo

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.77) 18 novembre 2010 08:32
    alessandro tantussi

    Anche questa volta sono d’accordo con te sul ragionamento, nel senso che dobbiamo tutti evitare di scegliere sulla base di pregiudizi, solo che le mie conclusioni, e quindi la mia scelta di voto, è stata diversa dalla tua. 
     
    Per quanto riguarda il conenuto dell’articolo ribadisco che, a mio modo di vedere, data la turbolenza dell’economia forse è il momento meno opportuno per creare instabilità, tanto più quando l’opposizione non ha nemeno un’idea chiara su cosa proporre in alternativa né in termini di programma né in termini di leader.
    La famosa crisi al buio non illumina la politica e rende ancora più oscure le scelte di natura economico-finanziaria.
    Purtroppo ora è il momento dei saldi (o dei soldi) per lo stato e per i cittadini, non è il momento delle idee (tantomeno di quelle confuse) che non aiutano a campare.
    Se ci fosse una alternativa credibile, una proposta seria e forte in economia ed un leader serio ma soprattutto sufficientemente forte per portarla avanti si potrebbe anche aprire la crisi. mi pare che su questo siano concordi tutti gli economisti, di destra o di sinistra.

    Ai mercati internazionali frega poco chi governa la barca, l’importante è che la rotta sia chiara e il timoniere abbia la mano ferma, salvo il fatto che si voglia stravolgere la struttura economica di questo paese, ma non mi pare che nessuno voglia tornare al comunismo (ma nemmeno all’aumento delle tasse o a forti vincoli sulla proprietà privata o alla programmazione centralizzzata dell’attività economica o ad uno stato-imprenditore) . 

    in un certo senso direi che è giustificata solo la posizione di coloro che vorrebbero stravolgere il paese (i partiti tipo SEL che anche oggi si riferiscono al comunismo o si definiscono comunisti) se il sistema è completamente da buttare ogni momento è quello buono, quando si deve ribaltare un sistema di poco importa se nell’immediato sarà un casino. 

    ciao, alessandro

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