• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Media > E no, caro Marco. Non va bene

E no, caro Marco. Non va bene

Marco Travaglio dà per buona una catena di Sant’Antonio e rinfila nel dibattito il defunto emendamento D’Alia. E va bene. Ma, domanda: e se non fosse la prima volta? No, perché non potrebbe permetterselo: il giornalista del Fatto, suo malgrado o meno, ha grosse responsabilità.

 
Come da wil-sgamatoMarco Travaglio ne ha combinata una. Nel Passaparola di ieri - la trasmissione online del lunedì, arrivata alle 100 puntate - il giornalista del Fatto ha reinfilato nel dibattito parlamentare il cosiddetto emendamento D’Alia. Roba vecchia e fortunatamente sorpassata, che l’editorialista di Annozero ha dato comunque come minaccia ventura.

Facendolo, pare che Travaglio abbia attinto pari pari da una catena di Sant’Antonio (per i dettagli vi rimando al Nichilista), non verificando evidentemente le informazioni reperite in quella pagina, né su qualsiasi motore di ricerca: basta cercare "emendamento D’Alia" su Google, anche senza aprire link, per accorgersi dello scampato pericolo. Non sarebbe stato difficile accorgersi che non sono pochi i siti e i blog che annunciano, con rettifiche o sospiri di sollievo, la morte della tagliola voluta dal deputato Udc. Grossolano.


E vabbè, sorge un dubbio. Capita e capiterà. Ma siamo sicuri che non sia mai successo prima d’ora? E se non fosse l’unica informazione sbagliata veicolata da Travaglio attraverso Passaparola? E se queste non fossero mai state rettificate (come fa adesso)? Niente di paranoide. Non è per me, ma spiego: su internet spesso si fa fede alle informazioni rintracciate su carta e tv. Sui media tradizionali, insomma. Che spesso risultano essere totalmente inattendibili.

Ma quando è un attore dei media tradizionali a contare su una notizia tratta da internet, senza le necessarie verifiche, allora la cosa sa di incesto, si capovolge una prospettiva. La prospettiva di chi, suo malgrado o meno, si è ritrovato una schiera di esagitati ultras che hanno fatto man bassa della politica in rete sotto la specie del "dipietrismo".

La stessa prospettiva di chi, suo malgrado o meno, è costretto a rendere a questo popolo, il suo, e al resto dell’audience, un servizio ineccepibile e certificato. Oh, gli tocca! Una condanna, responsabilità enormi. Un’anomalia di certo. Ma è bene accorgersene, prima che il gregge abbatta il recinto per il motivo sbagliato (che poi tocca dar ragione a chissà chi).
U’

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares