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Dove mettere cani e gatti in estate: una facile soluzione

La storia viene dalla provincia piemontese ed è una storia piccola, consueta e commovente.

Un uomo in dialisi, quotidiani soggiorni in Ospedale, un cagnolino fuori della porta in attenta attesa.

Nulla lo distrae perché lui è lì ad aspettare il suo capobranco, il suo amico, il suo essere umano.

Storia consueta, eppure ne parlano giornali, persino TG, perché commuove. E ancora commossi con le lacrime agli occhi chissà quanti stanno pensando a come liberarsi del proprio cane in vista dell'estate e delle vacanze.

Pare che in moltissimi abbiano trovato una facile soluzione.

I canili, le associazioni animaliste e di volontari, infatti, denunciano un fatto nuovo. Per paura di incorrere nelle sanzioni della legge, che punisce chi abbandona gli animali, chi vuole liberarsi del cane (per gli altri animali che non hanno il microchip obbligatorio è ancora più facile) lo porta al più vicino canile.

È come prendere un anziano genitore e portarlo in Istituto e abbandonarlo per sempre.

È come lasciare un bimbo appena nato davanti alla porta d'un convento e abbandonarlo per sempre.

È come “dimenticare” un amico disabile nel parcheggio d'un ospedale e abbandonarlo per sempre.

Possono parere paragoni esagerati. Se vi paiono così e avete un amico animale temo che, alla prima difficoltà, sarete tentati di abbandonarlo e forse lo farete davvero.

Chi convive con un animale e lo ama davvero in quanto essere vivente e senziente. Ricco di emozioni e di un'intelligenza sua e perfetta sia pure diversa dalla nostra, sa che i paragoni sono pertinenti.

Personalmente farò una brevissima vacanza, per fortuna in un luogo dove si accettano animali, porterò o miei 3 gatti, nessuno escluso, perché non ho nessuno che me li possa accudire a casa, sono un po' troppi. Così invece di lasciarli per strada, li porto con me.

Se li abbandonassi i loro fantasmi mi impedirebbero una vita serena. Se li lasciassi che essere umano sarei? Già, che razza di persone sono quelle che li abbandonano?

Verso di loro, a dire il vero, non posso evitare di sentirmi un po' razzista e anche per questo non riesco a perdonarli.

E poi ogni anno dire le stesse cose e non trovare le parole adatte per esprimere lo sdegno e il dolore.... dire e ridire perché dire è necessario, scusandosi per la ripetizione!

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.80) 12 febbraio 2012 11:45

    Una sola osservazione. Un animale da compagnia non e’ un essere umano.
    Paragonare poi l’azione di abbandono come se si trattasse di un familiare consanguineo o di un proprio figlio e per di piu’ affliggersi per questo da’ l’dea che l’essere fuori posto sia tu.
    Quando divori un petto di pollo ti senti cannibale?
    Quando vedi un allevamento di bovini che tipo di "lager" pensi che sia?
    Quando passi davanti al salumiere pensi a dove e’ scomparso tuo cugino?
    E via di questo passo ...
    Sui fantasmi poi, e’ gia’ difficile pensare all’anima dell’uomo , a quella del gatto che ritorna ...
    Hai visto troppi films/finctions sul paranormale.
    Torna concretamente fra gli umani.

  • Di (---.---.---.172) 10 settembre 2014 00:35

    Di, sei un imbecille.

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