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Dopo Gomorra arriva il ’pezzotto’ di "Fortapàsc"

Un film sulle gesta di un martire della legalità che va a rimpinguare le casse dell’illegalità

NAPOLI - Com’era già successo per Gomorra di Matteo Garrone  anche per Fortapasc di Marco Risi arriva il momento... del pezzotto.

Davvero paradossale come un lavoro cinematografico in cui si parla degli ultimi giorni di vita di Giancarlo Siani, giornalista ucciso dalla camorra, venga illegalmente redistribuito, a pochissimi giorni dall’uscita nelle sale, sulle bancarelle della città e della provincia, da organizzazioni legate alla stessa criminalità organizzata che decretò, ed eseguì, la condanna a morte del coraggioso cronista.



Un film sulle gesta di un martire della legalità che va a rimpinguare le casse dell’illegalità. Con cinque euro, come affermano testimoni "oculari", si porta a casa la copia contraffatta del film. Una bustina in plastica trasparente contiene, oltre al dvd, una copertina a colori che riproduce l’ormai famosa locandina del film con il protagonista con la bocca cancellata e finanche, sul retro, la trama dell’opera.

Tanto perfezionismo nei dettagli che, però, non si traduce in una buona opera poichè la copia non è ben eseguita. Essendo una delle prime versioni, infatti, è ripresa all’interno di una sala cinematografica con tanto di audio distorto,inquadrature sfocate e persone che passano danti alla videocamera. Al di là della pessima qualità è comunque un prodotto che non va acquistato perchè, va ricordato, a contraffazione è un reato e viene punito sia chi vende che chi acquista ma, soprattutto, per non arricchire ulteriormente un mercato illegale uccidendo, così, Giancarlo Siani una seconda volta.

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