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Don Aniello Manganiello: non viviamo in democrazia

Ecco perché l'antimafia dei professionisti della legalità non serve a nulla e la manovra finanziaria mi fa ridere: quali alternative sono state costruite per i giovani di Scampia?

Con il suo libro, "Gesù è più forte della camorra", Don Aniello Manganiello da alcuni mesi sta girando l'Italia e incontrando cittadini onesti, speranzosi, ma spesso stanchi, studenti e giovani che ancora credono che cambiare il mondo sia possibile, giudici sopraffatti dalla burocrazia e troppo spesso lasciati soli. Ma lui continua, nonostante tutto, a metterci la faccia perché ama la sua gente.

"Dopo 16 anni a Scampia, credo che noi nel meridione non viviamo in uno stato di democrazia. Le istituzioni possono dire quello che vogliono. Ma non c’è libertà. Le vittime non sono solo quelle che innocentemente cadono sotto i colpi della camorra. Le vittime sono milioni di meridionali che muoiono ogni giorno sotto i colpi inferti loro dalle holding criminali. Forse sono un pessimista, ma penso di non sbagliarmi… Come diceva Borsellino, o ci mettiamo d’accordo o facciamo una guerra e io credo che bisogna fare guerra. Io sono di Camposano, nel nolano, ed ero ragazzino quando sentivo di gente che per motivi diversi doveva recarsi nella zona dei mazzonari… chi non conosce la zona, è Casal di Principe. E questa gente veniva messa in guardia perché si sentiva dire ‘quelli sono cattivi, sono feroci, è gente cattiva, non guarda in faccia a nessuno’! Sono passati 50 anni, ma solo negli ultimi decenni abbiamo iniziato a sentir parlare dei Casalesi… e cosa ha fatto lo Stato prima? Glielo abbiamo dato in mano quel territorio, grazie anche alle tante crepe nella politica dove i Casalesi hanno trovato alloggio. Se da Afragola tirate una linea verso Nola e poi verso Marcianise, avrete una L lunga 40 km. Su questa superficie piccolissima abbiamo 3 grossi centri commerciali: il Vulcano Buono, che ha distrutto la mia terra, Campania, a Marcianise, e Afragola… una marea di centri commerciale, chissà perché! Quando sono stati inaugurati con trombe e tromboni da Bassolino e da Prodi si sono preoccupati che quel Vulcano Buono fosse un polo di eccellenza… bhe essere presi per i fondelli così è da scellerati. Quei centri commerciali oltre a servire per lavare soldi sporchi, non hanno portato nulla, nessuna ricchezza, ci hanno solo violentato. Ecco perché dico l’antimafia dei professionisti della legalità non serve a nulla. Le ho fatte anche io le fiaccolate. Io parlavo e loro sparavano i botti per coprire la mia voce! Io per rompere le scatole, facevo le fiaccolate nelle piazze della droga a Scampia. Anche io l’ho fatto, anche io ho scritto un libro… ma non serve a niente! Se quei centri commerciali fossero stati costruiti per amore del territorio da parte di tutti i politici… sarebbe stato tutto diverso. Avremmo anche aiutato le forze dell’ordine alle quali va il mio plauso. Quando ero a Scampia avevamo un rapporto di amicizia con le forze dell’ordine: offrivamo loro una casa dove vivere delle ore serene e conversare, giocare, mangiare insieme… anche in questo abbiamo visto una forma di contrasto alla camorra. Ma mi rendo conto che il solo contrasto delle forze dell’ordine non serve a niente, per quei 4 spicci che gli danno al mese… E riesco anche a capirli quando li vedo alle 2 di notte che mangiano la pizza sul cofano con il camorrista. Se noi non miglioriamo la condizione della vita di quella gente non ne verremo a capo. Se lo Stato non è presente… mi fa ridere la manovra finanziaria. Non rilancia nulla. Quali alternative sono state costruite per i giovani di Scampia, dove c’è una disoccupazione del 75%?. Bisogna essere sinceri. E quale contrasto all’illegalità se sono 4 mesi che o chiesto l’abbattimento di un muro abusivo, mettendoci la faccia anche sui giornali… Ho sempre fatto questo per amore della mia gente. Ora è giunto il momento di esigere una risposta dalle istituzioni”.

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