Disoccupazione giovanile da record e prezzi alle stelle
La disoccupazione giovanile in Italia batte tutti i record, balzando al 29.4%. Lo rivela l’Istat. E’ il dato peggiore dal 2004. Un aumento di 0.5% rispetto al dicembre scorso quando il tasso si era attestato al 28.9%. Ad ogni rilevazione la percentuale di giovani tra i 15 e i 24 anni che non riesce a trovare un posto di lavoro supera quella precedente.
Stesso andamento per il tasso di disoccupazione generale che con l’8.6% cresce dello 0.2% su base annua. Si tratta, in termini assoluti, di 110 mila occupati in meno rispetto al 2010. Un dato in controtendenza con quello dei Paesi europei dove si registrata una flessione della disoccupazione, seppur lieve.
Aumenta anche il costo del pane e della benzina. Gran parte dei prodotti alimentari ha subìto rincari a causa dell’aumento del petrolio, che ha fatto crescere il costo della benzina dello 0.8% rispetto a gennaio e dell’11.8% su base annua. Il prezzo del pane è cresciuto dello 0.3% a distanza di un mese e dell’1.2% rispetto all’anno scorso, mentre la frutta fresca rispettivamente dell’1.8% e del 2.4%.
Tutti questi rincari a febbraio hanno fatto salire l’inflazione al 2.4%, con un incremento dello 0.3% in solo un mese. E le previsioni non sono confortanti visto il clima di forte instabilità politica del Maghreb, che sta influenzano i mercati mediorientali del greggio e del gas.
Sono questi i risultati di una politica economica e di sviluppo inesistente. E’ proprio di ieri un'indagine realizzata dall’Associazione Openpolis, che la dice lunga sulla produttività parlamentare: il tempo dedicato al tema del precariato giovanile (indice 217) è di gran lunga inferiore a quello impiegato per regolamentare lotterie e concorsi a premio (indice 640). A occupare gran parte del calendario parlamentare e di governo, invece, sono le leggi sulla giustizia, come ad esempio quella sulle intercettazioni (496).
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