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 Home page > Attualità > Politica > Dio li fa e poi li accoppia: Berlusconi a scuola di Cielle

Dio li fa e poi li accoppia: Berlusconi a scuola di Cielle

Il pro­get­to po­li­ti­co di Ber­lu­sco­ni ri­sa­le ad ol­tre trent’anni fa, ed è nato con la con­su­len­za del­lo sta­to mag­gio­re di Co­mu­nio­ne e li­be­ra­zio­ne. La no­ti­zia, dif­fu­sa nel cor­so dell’ul­ti­ma pun­ta­ta di Re­port dal cliel­li­no Mar­co Pal­mi­sa­no, ma­na­ger di Pu­bli­ta­lia non­ché uno dei fon­da­to­ri di For­za Ita­lia, se per un ver­so chia­ri­sce al­cu­ne oscu­re di­na­mi­che po­li­ti­che de­gli ul­ti­mi anni, dall’al­tro pone in­quie­tan­ti in­ter­ro­ga­ti­vi sul­le fi­na­lità di un as­sal­to al po­te­re pro­gra­ma­to e col­ti­va­to per ol­tre tre de­cen­ni. E che per un bre­ve pe­rio­do si è ad­di­rit­tu­ra con­cre­tiz­za­to in di­men­sio­ni mai vi­ste.

Cor­re­va l’anno 1977. Un ram­pan­te Sil­vio Ber­lu­sco­ni agli al­bo­ri del­la sua ful­mi­nan­te asce­sa im­pren­di­to­ria­le già fa­ce­va par­la­re di sé per la di­sin­vol­tu­ra dei suoi me­to­di (tra i qua­li la fa­mo­sa pi­sto­la sul ta­vo­lo). Se­con­do le pa­ro­le di Pal­mi­sa­no, in vi­sta dell’ac­qui­sto del Gior­na­le de­ci­se di re­ga­lar­si un cor­so di “for­ma­zio­ne po­li­ti­ca” per col­ma­re non solo la pro­pria ine­spe­rien­za in me­ri­to, ma an­che quel­la dei suoi più stret­ti col­la­bo­ra­to­ri: Fe­de­le Con­fa­lo­nie­ri e Mar­cel­lo Dell’Utri. E si ri­vol­se a Ciel­le. Fu così che per quat­tro fi­ne-set­ti­ma­na con­se­cu­ti­vi, dal ve­nerdì alla do­me­ni­ca, chiamò a te­ne­re loro le­zio­ne cin­que big­men di Co­mu­nio­ne e li­be­ra­zio­ne, tra cui An­ge­lo Sco­la, Ro­ber­to For­mi­go­ni, Roc­co But­ti­glio­ne. Che ten­ne­ro dun­que a bat­te­si­mo “po­li­ti­co” e “cul­tu­ra­le” il boss di Fi­nin­ve­st.

 Ber­lu­sco­ni e For­mi­go­ni

Co­mu­nio­ne e li­be­ra­zio­ne era al­lo­ra un mo­vi­men­to ec­cle­sia­le a sua vol­ta ram­pan­te che, ben­ché di re­cen­te co­sti­tu­zio­ne, si già fat­to no­ta­re per le sue po­si­zio­ni nem­me­no trop­po ve­la­ta­men­te an­ti­con­ci­lia­ri. Era l’epo­ca del com­pro­mes­so sto­ri­co e dell’ini­zio dell’asce­sa di Bet­ti­no Cra­xi, e per­tan­to fa un po’ spe­cie ve­ni­re a sa­pe­re di un so­da­li­zio (con­fer­ma­to an­che da But­ti­glio­ne in un’in­ter­vi­sta al Fat­to) che avreb­be tro­va­to com­pi­men­to con­cre­to sol­tan­to due de­cen­ni dopo. An­che se si sa­pe­va già che Ber­lu­sco­ni ave­va fi­nan­zia­to il set­ti­ma­na­le ciel­li­no Il Sa­ba­to.

Una spre­giu­di­ca­ta ge­stio­ne del po­te­re all’in­se­gna di uno sti­le “cor­ru­zio­ne e lot­tiz­za­zio­ne”

A par­ti­re da­gli anni No­van­ta, an­che in rea­zio­ne a Mani Pu­li­te, Ber­lu­sco­ni ha go­ver­na­to a lun­go l’Ita­lia, men­tre For­mi­go­ni è sta­to inin­ter­rot­ta­men­te pre­si­den­te del­la Re­gio­ne Lom­bar­dia. En­tram­bi si sono do­vu­ti far da par­te sol­tan­to re­cen­te­men­te, per­ché tra­vol­ti da­gli scan­da­li. Un lun­ghis­si­mo arco tem­po­ra­le che ha pro­fon­da­men­te in­ci­so sul­la vita del pae­se, du­ran­te il qua­le il se­di­cen­te “Unto del Si­gno­re” ha so­sti­tui­to Giu­lio An­dreot­ti qua­le ido­lo di Ciel­le, e For­mi­go­ni è di­ve­nu­to la lon­ga ma­nus po­li­ti­ca dell’or­ga­niz­za­zio­ne. Tan­to che, at­tra­ver­so una spre­giu­di­ca­ta ge­stio­ne del po­te­re all’in­se­gna di uno sti­le “cor­ru­zio­ne e lot­tiz­za­zio­ne”, ha tra­sfor­ma­to il brac­cio af­fa­ri­sti­co di Ciel­le, la Com­pa­gnia del­le Ope­re, in un at­to­re di pri­mo pia­no nel mon­do eco­no­mi­co ita­lia­no.

Non stu­pi­sce, per­tan­to, il fat­to che Ciel­le sia ri­ma­sta si­len­te di fron­te a com­por­ta­men­ti non pro­prio cri­stia­ni del cle­ri­ca­lis­si­mo Ber­lu­sco­ni. Stu­pirà for­se qual­cu­no che la Chie­sa sia ri­ma­sta si­len­te di fron­te a tale an­daz­zo, ma non noi. Ciel­le, di­ve­nu­ta as­so­cia­zio­ne lai­ca­le di di­rit­to pon­ti­fi­cio per de­cre­to di Gio­van­ni Pao­lo II, ha rap­pre­sen­ta­to in­sie­me ad al­tri chiac­chie­ra­tis­si­mi mo­vi­men­ti ec­cle­sia­li qua­li l’Opus Dei, i neo­ca­te­cu­me­na­li e i Le­gio­na­ri di Cri­sto, la te­sta di pon­te va­ti­ca­na nel­la re­con­qui­sta cri­stia­na di un mon­do lar­ga­men­te se­co­la­riz­za­to.

Il mon­do cat­to­li­co sta pa­gan­do il fal­li­men­to dei suoi “nuo­vi” mo­vi­men­ti e il loro spen­sie­ra­to con­nu­bio col po­te­re

Il fal­li­men­to di que­sta po­li­ti­ca è ora sot­to gli oc­chi di tut­ti. Il mon­do cat­to­li­co sta pa­gan­do il fal­li­men­to dei suoi “nuo­vi” mo­vi­men­ti e il loro spen­sie­ra­to con­nu­bio col po­te­re, ma non sem­bra che ciò lo spin­ga a ri­flet­te­re più di tan­to sul­le mo­da­lità con cui re­la­zio­nar­si con le isti­tu­zio­ni tem­po­ra­li. Ne­gli ul­ti­mi gior­ni il quo­ti­dia­no dei ve­sco­vi (lau­ta­men­te fi­nan­zia­to dal­lo Sta­to ita­lia­no) Av­ve­ni­re, ha ad­di­rit­tu­ra ri­vol­to lo sguar­do all’in­die­tro, ri­va­lu­tan­do Co­stan­ti­no e i Bor­gia.

Pro­ble­mi loro, si dirà. No, pro­ble­mi an­che no­stri. Per­ché l’Ita­lia sta pa­gan­do un ca­ris­si­mo prez­zo per due dis­sen­na­ti de­cen­ni di au­ten­ti­co as­sal­to alla di­li­gen­za, com­piu­to an­che in nome di un in­gor­do sus­si­dia­ri­smo cle­ri­cal­men­te orien­ta­to. Per sei mesi ab­bia­mo avu­to, con­tem­po­ra­nea­men­te, Ber­lu­sco­ni pre­mier, For­mi­go­ni go­ver­na­to­re, e Sco­la ar­ci­ve­sco­vo del­la più gran­de dio­ce­si del mon­do. Un au­ten­ti­co kom­bi­nat cle­ri­co-im­pren­di­to­ria­le in sal­sa lom­bar­da. Ci si au­gu­ra che il son­no del­la re­gio­ne non ge­ne­ri più ul­te­rio­ri mo­stri di que­sto tipo.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.252) 8 novembre 2012 20:20

    Beh lo scopriamo adesso?? chi vive in lombardia sa cosa’ e’ il potere soffocante di CL...
    ora poi che anche il cardinale di Milano e’ dei Loro...

    basta solo civilmente opporsi... come fa egregiamente Pisapia a Milano

    e poi lo sappimo tutti no ..qundi basta non votarli , non dargli POTERE...

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