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Decoro Urbano: Lettera aperta ai Sig.ri Sindaci dei Comuni d’Italia

Sig.ri Sindaci dei Comuni d’Italia
 
Oggetto: Decoro Urbano, campagna elettorale 2009, no ai manifesti abusivi.

Sig. Sindaco,
 
il sipario su questa vuota campagna elettorale finalmente si è abbassato.
Cosa resta ai cittadini e alle città? Solo tanta carta affissa sui muri ed una spesa in più per le amministrazioni comunali. Questa situazione si ripete ad ogni tornata elettorale. Infatti, c’è chi crede che i muri della Città possano diventare il supporto ideale per affiggere tutti quei manifesti elettorali che, evidentemente, con incontrollati istinti di tracotanza e con innata tendenza alla prevaricazione, i vari candidati affiggono omettendo di rispettare le norme di una corretta affissione negli spazi appositamente destinati dall’Amministrazione comunale.

Questi signori della politica offendono la nostra città con il loro sprezzante comportamento, tanto che i cittadini, sensibili al decoro urbano, si chiedono con quale coraggio azzardino a chiedere il voto coloro i quali deturpano la Città, assimilandosi, ed in qualche occasione addirittura provocando un danno maggiore, dai tanti insolenti writers (graffitari) che, purtroppo, nelle nostra Città imperversano da anni.


Poiché il fine principale cui tendono è quello di ridare il giusto decoro alla Città, ci auguriamo che il Comune e gli Uffici preposti, ne abbiano cognizione, anche se: “il legislatore alla fine di ogni tornata elettorale emana un decreto che sana il contenzioso”.

Mi rivolgo a Lei Sig. Primo Cittadino affinché la normativa riguardante le affissioni abusive venga applicata con il massimo rigore per contrastare una forma di inciviltà che arreca danno alla Città.

L’opinione pubblica rimane giustamente soddisfatta quando i media riportano la notizia che i writers vengono condannati e i comuni si costituiscono parte civile: è accaduto a due ragazzi che, Il 3 giugno 09, a Milano, sono stati condannati dal giudice di pace a ripulire il perimetro scolastico da loro “imbrattato”. Lo stesso provvedimento, si augurano venga adottato anche per i candidati che imbrattano le città. Se il legislatore non ha adottato sanatorie, dovrebbe essere stata reintrodotta la norma che considera responsabile il committente e non l’esecutore materiale dell’abuso ed è stato stabilito che chi viola la legge, oltre al pagamento delle salatissime sanzioni pecuniarie ammontanti a parecchie migliaia di Euro, si dovrà fare carico anche delle spese della defissione. Lo scempio dei manifesti abusivi è sotto gli occhi di tutti.
 
Sicuramente a Lei Sig. Sindaco non Le è sfuggito di certo; per questo le chiediamo di sensibilizzare gli uffici preposti ad applicare la legge per non incorrere in una omissione che sarebbe causa di un quadruplo danno alla nostra Città: infatti, a quello discendente dal deturpamento dell’immagine cittadina, si assommerebbe il danno derivante dai costi che l’Amministrazione comunale dovrà sostenere per la defissione dei manifesti, con un ulteriore mancato introito per le sanzioni non applicate, ed a tutti e tre quello più generale che vedrebbe il Comune impotente (o negligente) di fronte ad un fenomeno di inciviltà che indigna tutti i cittadini.
 
A tal proposito, Le proponiamo Sig. Sindaco che una parte degli introiti delle sanzioni combinate ai trasgressori vengano devolute ai terremotati dell’Aquila, per la ricostruzione di uno stabile da destinare agli studenti Universitari di quella Città.

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