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Ddl anticorruzione: un’ineleggibilità scandalosa

L’articolo 10 della nuova legge anticorruzione, passata ieri a Montecitorio, dovrebbe riempirci di vergogna..

Non per la sua mitezza, proibisce la candidatura alle elezioni politiche ed amministrative ai soli condannati in via definitiva per gravi reati, o per il ritardo con cui sarà verosimilmente applicato, a partire dalle elezioni del 2018; per il fatto stesso che sia ritenuto necessario.

Qualcosa che è la dimostrazione lampante di quale sia il più grande dei nostri problemi; il fattore che più ostacola la maturazione della nostra democrazia e la causa prima delle nostre arretratezze: i tanti nostri concittadini che hanno completamente perso il senso della dignità e della decenza.

Italiani che per decenni (anche con la vecchia legge elettorale, per capirci) hanno riempito il Parlamento con il peggio della nostra società; cittadini della Repubblica che per interesse o incuria, leggerezza o partigianeria, hanno votato per personaggi che in altri paesi non avrebbero neppure potuto pensare d’avvicinarsi alla politica attiva.

Italiani che non hanno proprio imparato la lezione se, in mancanza di questo articolo, sarebbero ancora disposti ad eleggere dei mafiosi conclamati e che, a dispetto di qualunque norma, potrebbero tornare a votare domani per gli squallidi figuri, magari incensurati, che hanno dato miserabile spettacolo di sé in questi anni.

Figuri che nel loro complesso costituiscono quella classe politica di cui tutti, quelli che li hanno eletti assolutamente compresi, si lamentano; che messi alla guida del Paese, si sono rivelati per quello che erano: degli ubriachi di potere incapaci di reggere il volante.

Capaci solo di comparsate televisive, o tanto impresentabili da essere tenuti nascosti per intere legislature, ma non di comprendere verso quale precipizio fosse diretta l’Italia.

E’ stato votato da tutti i partiti, dopo che il suo testo è stato reso tanto blando da non urtare la straordinaria sensibilità del PdL in materia, l’articolo 10.

Vi si sono opposti solo Lega ed IdV.

Per una volta mi trovo d’accordo con Di Pietro e Bossi; nessuna legge può garantire che un altro Scilipoti non finisca in parlamento o un Trota non sieda in consiglio regionale.

Toccherebbe ai partiti dimostrare un minimo di credibilità evitando di candidare certi personaggi da avanspettacolo; sarebbe compito di noi elettori farli, se per caso, restare a casa.

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