• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Dalla Prima alla Seconda Repubblica all’insegna della continuità!

Dalla Prima alla Seconda Repubblica all’insegna della continuità!

Dalla Prima alla Seconda Repubblica all'insegna della continuità!

E’ molto difficile dare credito a chi "predica male e razzola male"! Ma almeno in questo atteggiamento, bisogna riconoscerlo, il governo è coerente con sé stesso. Un esecutivo omogeneo, compatto, fatto di uomini che sono stati elevati al rango di ministri esclusivamente per una loro comune peculiarità: seguire le indicazioni del loro capo, imparare a memoria le lezioncine che lui impartisce e ripeterle a "Pappagallo - Bonaiuti - Capezzone - Gasparri - Cicchitto", guardandosi bene dal mettere riflessioni o pensieri personali, ammesso che ne abbiano!
 
Ma poi, in qualità di ministri, certi figuranti devono pur fare qualcosa ed è proprio quando operano in questa direzione che sono dolori, sia nelle loro esternazioni che nelle loro azioni. Una delle tante bandiere sventolate dal governo Berlusconi è stata la Riforma della Pubblica Amministrazione ed il contenimento della spesa pubblica. Al comando di questa opera moralizzatrice è stato "elevato" al rango di ministro l’On. Brunetta.
 
Il ministro ha iniziato subito una battaglia mediatica, senza quartiere, contro chi - nella pubblica amministrazione - non fa il proprio dovere. Ma una battaglia condotta sparando alla cieca su tutti i pubblici dipendenti ed in questo modo colpendo in primo luogo chi da sempre fa il proprio dovere (la maggioranza dei lavoratori). Ma non è questo il punto. I politici, i potenti di turno, sono molto bravi a fare la voce grossa con i deboli e i poveracci, molto meno a seguire i dettami della politica che vorrebbe imporre al paese. Due fatti in questi ultimi giorni sono andati in contrasto con la politica di Brunetta in merito alla P.A.
1. Tre ministri della Repubblica sono corsi ad Hammamet a commemorare colui che, improvvisamente, è stato reintegrato nelle vesti di grande statista: Bettino Craxi. Poco importa se lo “statista” - cui qualcuno vorrebbe intitolare pure una “via” per aver dato così poco al paese rispetto al maltolto - abbia improntato la politica di governo e del suo partito magnificando il malcostume delle tangenti. Poco importa se tali tangenti sono servite a finanziare illegalmente un partito ed i suoi interessi personali. Poco importa, alla fin fine, se dopo essere stato processato e condannato, questo “grande statista” è diventato un latitante ed ha terminato i suoi giorni nella dorata residenza di Hammamet. Tre ministri della II Repubblica, fra i quali il moralizzatore Brunetta, sono andati in pellegrinaggio al santuario di Bettino, naturalmente a spese dello Stato, ovvero a spese nostre! Alla faccia del contenimento della spesa pubblica.
 
2. Sempre per rimane nel settore della pubblica amministrazione, una delle battaglie di Brunetta è stata la trasparenza, in nome della quale sta facendo diventare matti tutti i dipendenti pubblici che si occupano di procedure informatiche. La direttiva impartita dalla Funzione Pubblica è la pubblicazione, sui vari siti della P.A., di una marea di dati inutili in tutti i sensi, ma soprattutto inutili al cittadino che vorrebbe efficienza e chiarezza. Che ce ne frega di sapere le percentuali di assenza del personale del nostro comune? Sarebbe più interessante conoscer l’iter di una pratica che ci riguarda e conoscerne in ogni momento il suo stato. Ma no, ora sappiamo gli stipendi dei dirigenti (?), quanti giorni di assenza fa il personale di un comune (?), ma poi le nostre pratiche viaggiano sempre allo stesso modo.
 
Ecco, in nome di questa trasparenza che vale per tutte le pubbliche amministrazioni, ma a quanto pare non per il governo, nei giorni scorsi si è scoperto il contratto con il quale il ministero della salute ha acquistato 24 milioni di dosi di vaccino per l’influenza H1N1. Un contratto capestro per lo Stato che salvaguarda esclusivamente gli interessi della Novartis, la ditta fornitrice del vaccino stesso. Sappiamo ora che le dosi utilizzate sono state appen 800.000, ma lo Stato dovrà pagarle ugualmente tutte, anche quelle inutilizzate a causa del "flop" della campagna per la vaccinazione contro la famigerata influenza.
 
Ora, chi ha stipulato questo contratto e chi ci ha martellato in questi mesi per convincerci a fare il vaccino non dovrebbe come minimo andarsene a casa? Macché! Dopo quello del Turismo e in ottemperanza ad istituendi quanto ignoti meccanismi “meritocratici”, questo governo ha ripristinato pure il Ministero della Salute! Così viene gestita la P.A. da parte di chi - volendosi rifare la faccia - si scaglia contro i pubblici dipendenti che hanno la sfortuna di ammalarsi, di essere diretti da una dirigenza incapace e di percepire uno stipendio di 1.000euro al mese: a "loro" vengono tolti i soldi per ogni giorno di malattia, a loro vengono elargiti stipendi da terzo mondo, poi quei soldi sono buttati al vento, ma sempre da “loro” si pretende una P.A. efficace ed efficiente!
 
Qui non si tratta di politica o di essere di sinistra o di destra. Qui si tratta semplicemente di incapacità nella migliore delle ipotesi, di imbroglio nella peggiore. Ma perché, invece di fare campagne di stampa ossessive sulle abitudini sessuali del Presidente del Consiglio, i fatti appena illustrati non sono presi in considerazione per un’altrettanto decisa campagna di stampa che richieda le dimissioni di personaggi come Brunetta, Sacconi, Gelmini, Alfano, ecc. ecc.? E non per le loro idee politiche, anche perché non c’è dato sapere se ne abbiano, ma soprattutto per manifesta incapacità a ricoprire certi ruoli.
 
LIBERALVOX

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares