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Dal mondo della danza una coreografica intervista ad Enrico Valenti!

Ventidue anni di cui otto passati a coltivare la passione per la danza;assistente dell’insegnate Miriam Valenti dell’“HDEMIA Danzarké”; istruttore presso Ludiclub di Calatafimi, suggerisce di lasciarsi trasportare dalla musica, una forma d’arte che merita d’essere raccontata!

Così, ad accompagnarci nel mondo della danza c’è Enrico Valenti, entriamo subito nel vivo dell’intervista: come nasce la tua passione per il settore?

Basterebbe un solo nome per rispondere alla tua domanda: Miriam! La mia passione per la danza nasce sicuramente da mia sorella Miriam Valenti, che fa danza da quando aveva 3 anni ed è stata la mia prima insegnante, nonché mia grande ispirazione per entrare in questo fantastico, ma anche difficile, mondo. Devo a lei questa mia grande passione, i miei risultati e la mia crescita professionale!

Parliamo un po’ di te, chi è Enrico Valenti?

Sono un ragazzo di Alcamo che ha fatto della sua passione per la danza un obiettivo professionale, un hobby gradevole, uno stile di vita. Naturalmente non mi occupo solo di danza, ma ho tantissime altre passioni: ho frequentato il liceo artistico di Trapani quindi nel tempo libero mi piace dipingere e disegnare. Amo la fotografia, faccio fotografie praticamente ad ogni cosa! Poi da quando finalmente ho comprato la Reflex professionale, non riesco a tralasciare questa mia passione. Credo che sia molto importante la lettura, difatti dedico i miei momenti di libertà ad un buon libro.

Quali progetti o possibili sogni nel cassetto vorresti realizzare in futuro?

Vorrei riuscire a trasferirmi all’estero, possibilmente in un Paese anglosassone dove poter migliorare il mio inglese. Mi piacerebbe riuscire a conciliare la mia passione per la danza, con la mia voglia di imparare bene le lingue.

JPEGLa danza è emozione, coinvolgimento, passione; soprattutto si consuma dal vivo secondo i canoni dello “show must go on”, per cui è sempre ‘buona la prima’. Ti è capitato mai qualche contrattempo che hai dovuto mascherare per far andare avanti lo spettacolo?

Non moltissime volte onestamente. Io spesso sono un disastro durante le prove, ma sul palco tra adrenalina e pubblico per fortuna rendo al 100% e quindi commetto pochi errori. E’ anche capitato durante qualche coreografia che la partner entrasse in ritardo, in quei casi ho dovuto improvvisare da solo sul palco attendendo che arrivasse! La cosa importante è che il pubblico non si renda conto e tutto sia ben intrecciato e scorrevole. Per l’appunto, come diceva il grande Freddie Mercury, “The show must go on”.

Hai lavorato anche con Garrison, il coreografo del team di Maria De Filippi durante il Concorso Internazionale “Taranto Danza” nel quale ti sei classificato secondo. Come ci si trova a lavorare con i grandi nomi dello spettacolo?

Taranto Danza” è stata un’esperienza fantastica che mi ha segnato molto; a quel concorso erano presenti parecchi di quegli artisti provenienti dal mondo della danza che io ammiro di più. Non solo in qualità di insegnanti per le lezioni del meeting, ma anche come giuria! Basta dire che il presidente della giuria era Raffaele Paganini! Gli altri componenti della giuria erano per esempio: Rossella Brescia, Ilir Shaquiri, Bill Goodson e Kledi Kadiu. Il livello formativo è stato davvero importante, per non parlare della gratificazione di esser stato premiato 2° a livello internazionale. Un’esperienza davvero incredibile!

JPEGQuali differenze ci sono tra una produzione destinata ad un palco ed una destinata alla tv? Quale ambito a tuo parere si presta meglio allo spettacolo della danza?

Indubbiamente su un palco la danza è più vera: uno spettacolo colto dal vivo regala allo spettatore milioni di particolari che uno schermo non farà mai cogliere. La televisione non è altro che il ripetersi meccanico di gesti e copioni. Il vero sentimento di un ballerino lo puoi cogliere solamente osservando il suo viso mentre danza, il sentimento e la fatica sul suo volto. La danza è arte, espressione, è vera e tangibile e proprio per questo va osservata con cura.

Terminata l’estate quali appuntamenti in programma?

Uno dei prossimi appuntamenti sarà di certo riproporre il musical “Il gobbo di Notre Dame” presso il teatro Cielo D’Alcamo nella stagione invernale, con date ancora da definire. Successivamente per me ci saranno gli esami di Danza Classica per conseguire il Diploma di Ballerino con la IDA (Associazione Internazionale di danza).

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