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Cultura e sviluppo, il ruolo dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero

Le Piccole e Medie Imprese hanno nella Pubblica Amministrazione un importante alleato, dove personale altamente qualificato e scevro da ogni mania di protagonismo, dedica il proprio impegno allo sviluppo economico del Paese: questo alleato è l’ICE, Istituto Nazionale per il Commercio Estero1 .

L’Istituto con sede a Roma, 17 uffici in Italia e ben 116 uffici nel Mondo, ha la capacità di guidare e supportare le piccole e medie imprese che abbiano l’intento di iniziare o espandere i propri affari all’estero. L’internazionalizzazione delle imprese per l’Italia è un elemento cruciale su cui puntare per rimanere tra i grandi della Terra. La mondializzazione non consente più a nessuno di poter limitare la propria strategia industriale agli scambi interni. In special modo per un Paese come l’Italia, dipendente dall’importazione delle materie prime, la capacità di penetrare massicciamente i mercati esteri è di vitale importanza. 

Gli attuali strumenti telematici e le innumerevoli possibilità logistiche hanno ridotto le distanze che separano gli Stati. I consumatori iniziano ad essere consumatori Globali, acquistare un qualsiasi prodotto, sia a livello azienda-privato o azienda-azienda, a migliaia di Km di distanza, pagarlo online in totale sicurezza e riceverlo in pochi giorni è già la normalità. 

Dunque, per le piccole e medie imprese, desiderose di crescita ma impossibilitate a reperire tutte le figure professionali necessarie a progettare o potenziare un valido piano di internazionalizzazione in proprio, l’ICE è una risposta concreta. Formazione, progettazione degli interventi, supporto diretto nell’individuazione delle sedi produttive estere e della manodopera locale, sono solamente alcuni dei servizi forniti dall’ICE. 

Essendo io stesso membro della banca dati docenti dell’Istituto ho chiesto al Direttore del dipartimento Formazione e Studi, il Dott. Giovanni Boncagni ed al Dott. Pier Alberto Cucino, assistente del Direttore, di redigere una breve disamina, a seguire, sulle attività dell’ICE.

Dott. Giovanni Boncagni. Direttore Dipartimento Formazione e Sviluppo ICE: 

L’ICE è uno dei perni del sistema pubblico di supporto all’internazionalizzazione delle PMI. Per far comprendere il ruolo fondamentale svolto dall’ICE a favore delle PMI che operano o intendono operare all’estero è utile ricordare le caratteristiche e l’ambito operativo del sistema produttivo italiano. 

L’Italia è caratterizzata da un’industria di trasformazione, che richiede una crescente importazione di materie prime, di cui siamo per lo più sprovvisti, per trasformarle in prodotti intermedi o finiti, da esportare. L’esigenza di assicurare un flusso strutturale di importazioni di materie prime per l’industria richiede un analogo flusso strutturale di esportazioni per mantenere l’equilibrio della bilancia commerciale. A tal fine, l’Italia si è dotata da tempo di un sistema pubblico di supporto alle esportazioni e, con un’accezione più ampia e attuale, all’internazionalizzazione. 

Al di là di questa motivazione generale, l’ICE esiste per almeno altri 3 motivi fondamentali.

1) Perché nell’era della globalizzazione, lo sviluppo economico è sempre più trainato dalla crescita delle esportazioni e dalla presenza italiana all’estero.

2) Perché l’Italia, con un’economia composta per oltre il 90% di PMI, ha bisogno di un sistema pubblico di sostegno con un ruolo centrale dell’ICE per fornire un supporto complessivo al Made in Italy ed al Made by Italy nel mercato globale.

3) Perché, soprattutto in questi anni, è necessario contribuire all’evoluzione della percezione del “Nation Branding” italiano nel mondo, ovvero a come viene percepita la specializzazione produttiva del nostro sistema industriale all’estero. Oggi il Nation Branding italiano fa “rima” soprattutto con “design”, ma l’industria italiana è molto altro, anche nei settori più tecnologici. Uno dei compiti dell’ICE è quindi di contribuire alla piena presa di coscienza della nostra effettiva realtà produttiva all’estero.

Per svolgere la sua mission, l’ICE ha un network esteso di Uffici all’estero ed in Italia, perché non si può pensare di sostenere le aziende italiane unicamente da Roma. Questo è un fattore decisivo, che contraddistingue l’Istituto rispetto alla maggior parte degli altri Istituti omologhi degli altri paesi, a vantaggio delle imprese nazionali”.

Dott. Pier Alberto Cucino. Assistente del Direttore del Dipartimento Formazione e Sviluppo ICE: 

“Aiutare le aziende ad internazionalizzarsi significa supportarle sia per esportare, sia per acquisire presenze stabili all’estero mediante investimenti. Sono due tipologie di sostegno molto differenti, ancorché complementari, visto che gran parte delle PMI italiane ed in particolare quelle che vengono definite le 'piccole multinazionali', puntano ad un radicamento nei mercati di loro maggiore interesse mediante ad esempio joint venture con partner locali, in base ad un approccio progressivo che passa preventivamente attraverso forme di inserimento commerciali meno impegnative. In entrambi i casi l’ICE fornisce un supporto globale: che va non solo dalle prime informazioni sui mercati coinvolti, reperibili sul nostro sito, all’individuazione del partner fino alla conclusione del contratto, grazie ai nostri Uffici all’estero, ma anche successivamente con una consulenza di 'secondo livello' per favorire l’ampliamento della presenza aziendale in loco. Si pensi ad esempio ai servizi per gli investitori, come l’attività di 'brain hunting', ovvero di reperimento di personale locale per la costituzione di società, il supporto per l’espletamento di tutte le procedure per aprire uno stabilimento di produzione all’estero, ecc. Ma questo non basta: trovare un partner all’estero al giorno d’oggi richiede anche altri strumenti tecnologici; ad esempio il nostro portale in lingua inglese e varie lingue estere, dove le aziende estere possono inviare le loro proposte operative e le aziende italiane possono contare su di una vetrina virtuale, un’ esposizione permanente on line dei loro prodotti. Per sostenere le nostre aziende all’estero è inoltre centrale la nostra attività di promozione pubblica mediante programmi annuali e quella cosiddetta “privatistica” basata sulle esigenze specifiche dell’azienda, così come quella di formazione: oggi internazionalizzarsi, con la competizione che caratterizza i mercati mondiali, richiede un know how ed un’elevata professionalità delle risorse umane aziendali, siano esse giovani che entrano in azienda o personale già in servizio. L’ICE realizza annualmente un intenso programma di formazione per giovani ed imprese, anche con corsi di formazione a distanza on line. La formazione dell’ICE è rivolta anche agli stranieri poiché rappresenta un modo importante per “fidelizzare” operatori, funzionari pubblici e studenti stranieri di paesi ad elevato potenziale di collaborazione economico/commerciale con l’Italia”.

L’ICE è uno dei numerosi esempi d’eccellenza, dove dipendenti pubblici, motivati e competenti, operano per il bene comune in stretto contatto con il cuore pulsante dell’economia del Paese, rappresentato dalle Piccole e Medie Imprese. 

In un quadro politico-economico preoccupante, come l’attuale, solo la cooperazione continua e costante tra pubblico e privato può rilanciare la macchina produttiva. Al riguardo l’esempio della Germania è mirabile; sindacati, organi governativi e associazioni degli industriali hanno cooperato e cooperano con risultati veramente sorprendenti. 

 

1 Lo Statuto può essere consultato tramite questo link

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