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Cronache dell’antiberlusconismo

Articolo di Antonio Rispoli
[per gentile concessione dell’autore e del sito julienews.it]

Mi permetto di iniziare con un piccolo episodio, sciocco ma significativo. Ieri sera stavo parlando con un collega di lavoro, e ad un certo punto lui mi chiede un suggerimento per una trasmissione di cui stava preparando la scaletta. Io gli propongo di parlare del G8 appena finito, raccontando i “dietro le quinte”: gli sfollati del terremoto usati come sfondo dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e dagli altri capi di Stato; gli addetti pagati 5 euro al giorno per 14 ore di lavoro massacrante (più di 10 di loro sono stati ricoverati per disidratazione, perchè non hanno avuto neanche il tempo di bere un attimo) e cose del genere. La risposta è stata: “No, perchè non voglio dare un’impronta antiberlusconiana alla trasmissione”. Poi il discorso è scivolato su altri argomenti.

Però la frase mi ha dato da pensare: raccontare la verità, chiaramente una verità diversa dalla falsa verità data dalla TV, è da “antiberlusconi“? Dire che la gente sta scoppiando di caldo nelle tendopoli e che nessuno si prende cura di loro, esclusi i volontari che lo fanno col proprio sacrificio è essere “antiberlusconi“? E poi perchè? Perchè la TV dice il contrario. Perchè i mass media italiani – tutti e indistintamente – stanno cantando un coro di giubilo verso il presidente del Consiglio, mentre all’estero i mass-media – ovviamente in senso metaforico – ci stanno levando la pelle a scudisciate perchè l’organizzazione è stata passabile, il comportamento di Berlusconi pessimo e l’agenda ridicola? In questi giorni c’è su youtube il filmato, di cui il quotidiano L’Unità ha tratto dei fotogrammi, dell’arrivo di Barack Obama all’aeroporto con Berlusconi che gli tende la mano e il presidente statunitense che tira dritto, ignorandolo palesemente. Ma c’era bisogno di questo per capire in quale (bassissima) considerazione Obama tiene Berlusconi?

Bastava sentire il discorso con cui ha salutato Napolitano, che il linguaggio diplomatico è stato una serie di ceffoni al premier italiano. Infatti ringraziare in maniera così palese il Presidente Napolitano per tutte le cose che – Obama lo sapeva benissimo – esulavano dalle sue competenze (l’accoglienza, la guida dell’Italia, ecc. ecc.), erano altrettanti velati insulti a Berlusconi. C’è stato un solo giornale che ne ha parlato? Uno che abbia detto la verità? No, tutti hanno detto che Obama era rimasto contento e zittiva le critiche del New York Times e del Guardian. Altro che zittirle! Di fatto le ha appoggiate ed amplificate. Ma nessuno l’ha detto. Evidentemente era antiberlusconiano farlo.

Naturalmente questi sono solo pochi esempi, se ne potrebbero fare a centinaia simili. Ma allora, il punto è: siamo arrivati a questo? Che la verità è quella che i servi di Berlusconi danno in TV e chi la nega è un “antiberlusconiano” o peggio, usando le parole di Berlusconi, un disfattista? Voglio sperare di no. Perchè questo significa essere in un regime ed essere contenti di starci. Ma questa è una realtà che non fa per me.

PS: mi accusano di essere antiberlusconiano, perchè sono molto critico, per usare un eufemismo, nei confronti dell’operato di questo governo. Però i fatti danno ragione a me e a chi la pensa come me. Allora anche i fatti sono antiberlusconiani?
A.R.

Irruzione del “borgomastro”: Consiglio caldamente la lettura dei commenti al blog del Giornale che ha dato la notizia della candidatura di Grillo. Aggiungo, per precisione, che il sottoscritto non è mai stato un simpatizzante del sopracitato, pur condividendone molte “battaglie” (come le chiamano). Dunque, per sillogismo, ne condivido la candidatura. Per eventuali, ulteriori spiegazioni rimando alla lettura consigliata e la consultazione de L’89 nei prossimi giorni (immagino che l’argomento si lascerà scrivere).
U’

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