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Crisi: il governo della vergogna

Crisi: il governo della vergogna

Ci siamo, è arrivato il nostro turno. Fino ad oggi il Governo ha negato con forza questa crisi, anzi, in alcuni casi ha affermato non essere mai esistita.

Vi ricordate i vecchi tempi? Era il periodo in cui Tremonti si vantava di essere stato uno dei primi ad accorgersi dell’arrivo di questa crisi. Sti cavoli, e meno male che l’ha vista prima...

Adesso siamo sotto i riflettori, le agenzie di rating e gli economisti ci stanno mettendo ai raggi x, certo non siamo ai livelli della Grecia ma ci stiamo avvicinando, senza dimenticarci che abbiamo il primo debito pubblico d’Europa e il terzo a livello globale se non erro, quindi se chi deve investire sul nostro paese non crede più alla nostra forza e alla nostra economia, siamo fritti.

In questi giorni Tremonti, e lo stesso Berlusconi, stanno cercando di nascondere lo sporco nello sporco, e la tensione comincia a salire. Berlusconi è costretto a fronteggiare la crisi senza aumentare le tasse e senza sacrifici (ahimè, inevitabili) pur di non perdere la sua credibilità e di non perdere il suo consenso popolare, preferendo arrancare per un paio di mesi, piuttosto che risolvere il problema alla radice.

Pensiamo alla Germania, che non sta malissimo, però per fronteggiare la crisi ha fatto un manovra da 10 miliardi di euro aumentando le tasse, e ovviamente per mettere le mani avanti. E noi?

 Ad oggi non sappiamo quasi nulla, anzi ci troviamo di fronte ad una manovra che forse non riuscirà neanche a reperire i 24 miliardi prefissati: pensioni sì pensioni no, politici sì, politici no, tasse sì, tasse no, e così via. Bisogna parlare chiaro! Comunque, nei prossimi giorni vedremo se l’Europa crederà in noi oppure no.

Una cosa è certa, il parlamento sta lavorando a pieno regime persino di notte, ma per il bavaglio sulle intercettazioni, perché per il Governo è più importante vietare le intercettazioni che impedire il disastro economico dell’Italia.

Prepariamoci a tempi duri...

Commenti all'articolo

  • Di sergio faglia (---.---.---.83) 26 maggio 2010 20:56

    Trovo estremamente demagogica un’affermazione, spesso sulla bocca di politici e giornalisti, come:"Fino ad oggi il Governo ha negato con forza questa crisi".Quando mai! Proprio Tremonti a fine anno ha detto che avrebbe aperto i cordoni della borsa solo se si fossero presentati problemi al fondo per la Cassa Integrazione. Certo e’ che, proprio grazie alla schiena dritta di Tremonti, stiamo meglio di altri e il Tesoro riesce a rimborsare alle scadenze i Titoli senza chiedere aiuto ad altri come ha dovuto fare la Grecia e rischiato Portogallo e Spagna. Stiamo meglio di altri ma lo scenario e’ pessimo per tutti. Questo e’ molto lontano dal negare una crisi mondiale che si ripete a cadenza di 60-80 anni (1873-1929-2009) sulle economie occidentali.

  • Di Dario Campolo (---.---.---.3) 27 maggio 2010 12:00
    Dario Campolo

    Sergio rispetto il tuo commento ma non lo condivido. Tremonti più volte in tv ha negato la necessità di una manovra e adesso ne fa una dalle dimensioni enormi (l’utlima risale al lontano 1992).

    L’evasione fiscale va combattuta, da destra a sinistra, la tracciabilità messa da Visco e tolta da Tremonti era necessaria, finalmente l’anno capito e l’hanno reintrodotta, certo a 5000 euro ma è un passo avanti, evviva....

    Siamo il dbito + alto, il pil + basso e siamo i primi in europa sulla crescita nella disoccupazione....se la matematica non è un opinione!!

    Certo in questo momento stanno tutti male, ma vogliamo rapportare la Germania, la Francia, la Svezia, l’Inghilterra al nostro paese? Oppure ci basta l’esempio della Grecia??

    Secondo me i 26 miliardi di questa manovra (a patto che si riescano a produrre..mhhhh) non bastano, vedremo nei prossimi mesi che saranno utili a farci capire che ne servirà una dalle dimensioni doppie.

    Presumo che Tremonti lo sappia ma Berlusconi lo freni....... Buona giornata.

  • Di Mr. Hubbert (---.---.---.61) 30 maggio 2010 16:22

    nei prossimi mesi occhio ai conti correnti....

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