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 Home page > Tribuna Libera > Crimini di guerra cosa se non altro?

Crimini di guerra cosa se non altro?

Ma una guerra ovvero qualcosa che di tanto era lontano nella mente e respinto anche nel nostro immaginario collettivo può avere un dress code? Ovvero delle regole anche in quell'orrore che ha una guerra stessa? ma chi provoca una stessa guerra puo' ancora guardare a diritti sia pur ratificati e sottoscritti a livello internazionale? Un crimine di guerra è una norma punibile penalmente da quel Tribunale di Norimberga come sappiamo, ovvero la violazione dei trattati internazionali, la violazione di seppur quei deboli diritti di civili nella guerra di militari stessi e prigionieri.

Quelle scene che purtroppo assistiamo nelle Tv, ultima della città di Bucha in Ucraina sono quelle scene che ci scuotono sempre piu nei nostri animi di Europei ed Italiani e nella nostre coscienze che non hanno colpe, ci rendono inquieti per delle colpe che non possono essere addebitate che ad una sola persona. Quelle tante vittime per la strada ai bordi destra e sinistra dei marciapiedi, ancor di più con le mani legate ai polsi, quei segni di tortura, quelle donne violentate ed uccise , quei corpi straziati da un dolore fisico e mentale che mai possiamo immaginare e tanto, tanto altro sono crimini di guerra, cos'altro se non lo fossero.

Stiamo da circa due mesi esortando quella pace con tutta la forza, la diplomazia e la pazienza internazionale, la fine di questo scempio di distruzione di un popolo e di una Nazione che se pur ricostruita in almeno un decennio, ma sembra che le nostre esortazioni di pace benché 'accompagnate da quelle sanzioni economiche che colpiscono la Russsia inorgogliscono quelle menti di sicuro folli ma scaltre che ragionano con quei neuroni ormai abituati alla violenza e a quell' orrore che non spaventa. Allora dovremo ragionare noi anche contro le nostre necessità del ns interesse di quel petrolio e gas Russo di cui abbiamo come hanno bisogno altre Nazioni Europee e di cui già qualcuno ha vietato l'embargo, mettere da parte quegli egoismi di interessi personali anche con quelle dovute difficoltà che ne scaturirebbero ovvero vietare l'esportazione di tali materie energetiche da quel paese ostile ormai a quasi il mondo intero.

Si potrà contestare la necessità energetiche che potremo avere per quella difficoltà di trovare quel 40% di gas e quel circa 30% di petrolio, ma la dignità e l'orgoglio dovremo guardarlo e farlo nostro se non da chi in particolare come quel popolo Ucraino che pur con quelle dotazioni belliche limitate di mezzi e di uomini sta combattendo e resistendo contro un invasore molto piu grande e potente da un punto di vista bellico con grande tenacia. Allora, per quanto mi riguarda sarei disposto a mettere i maglioni in casa in inverno o ad utilizzare altre fonti tipo pellet o similari per il riscaldamento, e pagare anche tre euro al litro la benzina ma non vendere la dignità al nemico per quelle necessità e difficoltà scaturite. C'e' una dignità immensa nella gente ,in quel popolo Ucraino che combatte pur con quei mezzi di fortuna come anche le molotov fatte da loro in casa per respingere gli aggressori, ma combatte senza paura senza barare, senza quegli sporchi ancora di più di questa guerra crimini di guerra, tali comportamenti non possono che essere quelle medaglie alla propria mediocrità.

Antonello Laiso

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