• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Cos’è la legge di stabilità e quando darà le dimissioni Berlusconi?

Cos’è la legge di stabilità e quando darà le dimissioni Berlusconi?

Ma quando lascerà Berlusconi? Quando si voterà il patto di stabilità? E che cos'è precisamente? 

Stando alla ragioneria dello Stato "Il disegno di legge di stabilità viene presentato in Parlamento entro il 15 ottobre (in passato era il 30 settembre), un mese dopo la data di presentazione della Decisione di finanza pubblica", ma in soldoni il ddl di stabilità dovrebbe essere in aula al "Senato il 15 novembre e ricevere il via libera, con fiducia, il giorno successivo", ed entro il 18 dobvrebbe essere approvato stando al relatore di maggioranza Massimo Garavaglia (Lega).

La settimana successiva poi dovrebbero esserci le consultazioni al Quirinale. L'AdnKronos fa un timing probabile e dà per domani l'arrivo del "maxiemendamento del governo al ddl stabilità all'esame della commissione Bilancio del Senato, quindi il provvedimento è atteso nell'Aula di palazzo Madama martedì 15". 

Le opposizioni chidono che ci sia un'accellerata all'approvazione del documento e vorrebbero che entro venerdì prossimo ci sia il passaggio anche alla Camera

Ma cos'è la legge di stabilità?

Qui la spiegazione del sito della Ragioneria dello stato:

La legge di stabilità, insieme alla legge di bilancio, costituisce la manovra di finanza pubblica per il triennio di riferimento e rappresenta lo strumento principale di attuazione degli obiettivi programmatici definiti con la Decisione di finanza pubblica. Essa sostituisce la legge finanziaria e rispetto a quest'ultima prevede novità sia in ordine ai tempi di presentazione sia in merito ai contenuti.

Il disegno di legge di stabilità viene presentato in Parlamento entro il 15 ottobre (in passato era il 30 settembre), un mese dopo la data di presentazione della Decisione di finanza pubblica.

La modifica dei termini di presentazione dei due documenti tende ad avvicinare il momento della programmazione a quello di definizione della manovra di finanza pubblica. Ciò consente di disporre di un quadro macroeconomico e di bilancio più stabile, ma richiede anche che i contenuti della manovra siano maggiormente dettagliati nel corso della definizione del documento di programmazione. Risulta, infatti, più breve lo spazio che intercorre tra la data di approvazione della DFP e quella di presentazione della legge di stabilità, con una compressione del lasso temporale entro il quale definire puntualmente le misure che dovranno far parte della manovra di fine anno.

La legge di stabilità presenta poi un contenuto più snello rispetto a quello della precedente legge finanziaria. Restano escluse dal suo contenuto le norme a carattere ordinamentale o organizzatorio, anche qualora esse si caratterizzino per un rilevante miglioramento dei saldi; le norme di delega nonché quelle relative ad interventi di natura localistica o micro settoriale. Gli interventi di sostegno e sviluppo dell'economia dovranno trovare collocazione in appositi disegni di legge collegati, e pertanto al di fuori della legge di stabilità. (continua qui)

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares