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Contro i "phenomena" della politica, per una visione realistica del fare, oggi

Comunicato (8 gen. 2023) del Collettivo Autogestito de "Le Maleteste" sulla situazione attuale in Italia

Così come è successo per i tanti governi che l'hanno preceduto, e in perfetta continuità con quelli, il governo Meloni ha messo, e metterà, in campo tutto l'armamentario a sua disposizione, ideale e fattivo, per attaccare, da par suo, le condizioni di vita e i diritti delle persone più svantaggiate ed emarginate, distorcendo e piegando ai propri interessi di casta e a quelli dei propri mecenati e protettori di riferimento, le direttive e i princìpi che stanno alla base del contratto sociale previsto nella Costituzione Antifascista nata dalla Resistenza Italiana.

Fino a qui, niente di nuovo. Ma, ora più che mai, diventa urgente non fermarsi, né tantomeno fossilizzarsi, di fronte ai singoli "fattacci", anche se disdicevoli e aberranti, che questo governo (lo ripetiamo, come tutti gli altri precedenti) porrà in essere, in quanto questi si rivelano, e si riveleranno, né più né meno, nel loro apparire, come puri e semplici "phenomena".

Sarà invece quantomeno necessario ed improrogabile arrivare all'essenza primaria, al "noumenon", a comprendere cioè come siamo arrivat* fin qui, ossia a delegare per decenni il nostro futuro di cittadin* a ombre fantasmatiche, epifanie spettrali e illusionistiche, a dire il vero ricorrenti nella cosiddetta sinistra, vieppiù in presenza di scadenze/occasioni di piazza ed elettoralistiche.

È a questo punto che diventa indispensabile ed imprescindibile domandarsi "che fare?".

Secondo noi, oltre alla critica fattiva e alla mobilitazione contro le manovre che l'estrema destra al governo e i suoi padroni metteranno in campo, si dovrà aprire un nuovo campo d'intervento intellettuale/sociale per tallonare, con il fine di denunciarle e di conseguenza sventarle, politiche e tattiche pseudo-o finto-sinistrorse tese a diffondere sfiducia nelle capacità auto-organizzanti delle classi subalterne e più svantaggiate.

Oltre a fare questo, al contempo, e con il sostanziale apporto e contributo di ciascun* e collettivo, si dovrà lavorare per contribuire a far nascere e crescere onde lunghe che nasc(a/o)no da movimenti dal basso in ogni campo, e primariamente/necessariamente quando, in questi, si affermino con forza, per salvaguardarli, princìpi per noi sacrosanti e inalienabili quali la solidarietà, l’internazionalismo, parità e uguaglianza di genere, mutualismo, diritti umani universali e libero pensiero.

 

Non sarà difficile opporsi al buio che avanza, se saremo pront* a creare una, cento, mille, milioni di luci, autogenerantesi e convergenti.

 
 

IL COLLETTIVO AUTOGESTITO "LE MALETESTE"

8 gennaio 2023

Questo articolo è stato pubblicato qui

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