Conflitto d’interessi: ddl dell’ex leader del centrosinistra buono solo alla corsa alla segreteria

Il ddl, che punta a sostituire una legge del 2004 sul conflitto d’interessi elaborata dall’attuale ministro degli Esteri Franco Frattini, riguarda le cariche di presidente e vice presidente del Consiglio, ministro e vice ministro, sottosegretario e commissario straordinario del governo.
Nella proposta di Veltroni e degli altri firmatari, cariche come quella di premier, ministro o sottosegretario possono essere cumulate solo col mandato parlamentare, e si possono conservare solo se si è piccolo imprenditore, come previsto da un articolo specifico del codice civile, o si possiede un patrimonio in beni di non oltre 30 milioni di euro.
Data la composizione attuale del Parlamento, con Pdl e Lega in forte maggioranza, il ddl è più una scelta politica per rafforzare il candidato alla segreteria del PD, sponsorizzato dall’ex leader, che una proposta seria da poter realizzare, visto che in tutti questi anni si è sempre gridato allo scandalo per il conflitto d’interessi, ma nella realtà mai nessuno si è veramente interessato, anche in questo caso il ddl dopo l’elezione del Segretario verrà riposto nel cassetto dimenticatoio come tanti altri ddl importanti per il buon funzionamento del nostro bel Paese.
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