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 Home page > Tribuna Libera > Confindustria e centrodestra gettano le mascherine

Confindustria e centrodestra gettano le mascherine

No, non è stata una coincidenza casuale. Prima la relazione di Bonomi, il suo auspicio di una rivoluzione di sistema, la sua offensiva contro la politica del governo nella gestione dell’epidemia, contro le misure di sicurezza sanitaria.

 

Poi la manifestazione della destra, assembramenti,calca, insulti contro chi portava la mascherina, il Presidente della Repubblica e le parole degli industriali sono diventate fatti.

Confindustria e centrodestra hanno gettato le maschere, o meglio le "mascherine" e si sono rivelate per quelli che sono. Forze che vivono alla giornata impegnate a fare profitti e voti, incapaci di guardare oltre il proprio naso, ad un orizzonte temporale e spaziale più ampio,di superare il nazionalismo, di capire che un problema globale come il covid, non può essere affrontato con criteri nazionalistici, con ritardi e debolezze dei metodi di ricerca, sui i fattori che hanno prodotto il virus e aggravato i suoi effetti deleteri, senza una programmazione nella gestione dell’epidemia.

Ma queste forze così nazionaliste, così sovraniste, che sono scese in campo, se ne sono fottute della nazione di difendere il paese dell'epidemia, hanno pensato solo a sferrare un attacco alla democrazia alle sue regole, ad aumentare il rischio di un autoritarismo fascistoide, che si esprime con il dominio della finanza sulla politica, con il ricatto della prima verso la seconda e quindi verso i diritti politici e diritti sociali.

Il tutto sotto gli occhi di voi giornalisti, intellettuali, classe dirigente “sedicente democratica”, che tacete, ignorate, sottovalutate, restate inerti. Non capite o non volete capire che le manifestazioni della destra e la rivoluzione di sistema auspicata dagli industriali sono una miscela esplosiva che mette in gioco la nostra libertà, la nostra democrazia.

Ma se volete che finiscano le manifestazioni, che diventano assembramenti, senza distanze, senza regole, con poche “mascherine”, della destra nelle piazze italiane. Se volete evitare che il conflitto sociale diventi un conflitto tra chi ritiene necessarie le misure di sicurezza e chi le ritiene superflue, tra chi le rispetta e chi non vuole siano rispettate. Se volete la fine della caccia a chi è a volto coperto, e dei proclami che negano la pandemia. Se volete che finiscano le minacce dei forconi arancioni contro un "Giornalista parassita, perché si levi la mascherina".

 Non basta un esposto dei Verdi alla procura, le solite parole senza fatti delle forze democratiche. L'unico modo per risolvere questa situazione è uscirne definitivamente e per uscirne definitivamente, non a parole, ma con i fatti, occorre coraggio e volontà di lotta. Occorre che abbiate il coraggio e la forza di far valere la centralità della persona e dei suoi diritti rispetto al capitale, la priorità della sanità rispetto ad altri settori, di denunciare e chiedere l'arresto di chi non rispetta le misure anti contagio di sicurezza sanitarie.

 Se non lo fate, create le condizioni non perché cessino i disordini ma perché si sviluppino. Se temete di chiedere l'intervento dello Stato nell'economia, per adeguare la capitalizzazione delle imprese, avviare competizione sistemica che coinvolge politica economia, lavoratori, lasciate il Paese ai margini del sistema economico internazionale. 

Se avete paura di chiedere a Confindustria e alla destra di assumersi la responsabilità delle loro scelte, di giustificarle, di corredare ogni richiesta con una previsione dei contagi e dei morti che produce .

 

Allora sarà difficile se non impossibile per voi,affrontare l'inevitabile crisi nelle imprese nelle banche nei redditi delle famiglie, conseguente all'epidemia ,l’incremento della disuguaglianza .

 

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