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Complotti nell’antica Roma. Un giallo di Gianni Santarpino

Complotti nell'antica Roma. Un giallo di Gianni Santarpino

Ahmed è sulla scogliera, pescando polpi. Forse ha fatto la pesca più grande della sua vita: un polipo gigante, una piovra, vede un tentacolo, troppo grande per un polpo normale, “è pesante, ma non oppone resistenza”, lo tira su e piano piano ne scorge l’immagine distorta dall’acqua, ne vede i lineamenti. Il ribrezzo si impossessa del suo piccolo corpo: è un braccio!
 
È furto un anello rubato a un braccio ormai staccato dal suo corpo e ritrovato in fondo al mare? Se lo chiede Ahmed nel primo capitolo di “Un giallo ai tempi di Tiberio” il secondo libro di Gianni Santarpino edito per Valtrend Editore (il precedente era “Quattro novelle neapolitane”.
 
Come si intuisce dal titolo, il libro è ambientato nel primo secolo avanti Cristo, in una Pozzuoli che come tutto il sud era una delle perle dell’impero Romano, un posto di vacanza, diremmo oggi. Il protagonista è Nestore, un precettore alessandrino, detective per passione e padre dell’Ahmed incontrato poche righe più sopra, ma assieme a lui, in questa storia di congiure, tradimenti e complotti (non a caso è un giallo), lo stesso Ahmed e Idris, una giovane africana.
 
Dopo la scoperta del braccio, il ragazzino si troverà pienamente coinvolto in questa storia in cui a farla da padrone è Elio Seiano, il prefetto del Pretorio, che dopo Tiberio è la personalità più importante e influente dell’Impero Romano. Santarpino ci immerge, oltre che in un periodo ritratto con la cognizione e la consapevolezza di chi ha studiato e di chi, soprattutto, ama quel periodo, in un intrigo che rimanda, consapevolmente, crediamo ai nostri tempi; consapevoli che gli intrighi sono soprattutto nella stanza dei bottoni, lì dove il potere agisce.
 
Indispensabile, per chi non è ben addentro ai fatti di epoca romana, le note con cui l’autore aiuta a capire parole, luoghi e fatti che definiscono, come detto in precedenza, questa storia. Una storia che vi terrà attaccati e vi accompagnerà per mano in luoghi di cui probabilmente non avete letto che sui libri di scuola. Santarpino ha scritto un giallo impeccabile e appassionante.
 
Quello che possiamo dirvi (ma che immaginerete) è che Nestore scioglierà il dilemma e salverà suo figlio, a voi scoprire come.

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