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 Home page > Tribuna Libera > Come ridurre l’evasione fiscale in tre semplici mosse

Come ridurre l’evasione fiscale in tre semplici mosse

Niente galera, ma alcuni piccoli accorgimenti:

- Pagamento, la prima volta, di una somma tripla rispetto alla somma evasa: ad ogni ripetizione del reato, raddoppio della sanzione precedente.

- Preparazione, da parte dell'Agenzia delle entrate, di tutte le dichiarazioni delle tasse: ogni contribuente avrebbe un suo account (con nome, cognome e password) presso la citata agenzia in modo tale da poter segnalare anche errori e chiedere chiarimenti. Nessuno avrà la tentazione di evadere.

- Inibizione perpetua dall'elettorato attivo e passivo degli evasori: in questo modo non solo non governano persone indegne, ma non possono essere determinanti. E quindi anche i governanti avranno tutto l'interesse a perseguirli per portare un benessere collettivo sapendo già di non perdere voti (perché tanto non votano).

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.41) 8 dicembre 2011 11:21

    Caro Sandro il problema non è quello di inasprire le multe ,il problema è quello di beccarli , o meglio la volontà politica di beccarli .
    L’evasore fiscale,specialmente quello in toto ,fa un calcolo delle probabilità del rischio di essere scoperto in funzione dei vantaggi che ne trae . Quando poi anche venisse scoperto ha mille modi per far sparire il malloppo e la nostra legislazione è impotente o quasi.
    L’unico rimedio sarebbe il carcere ,come Monti sembra aver previsto per le dichiarazioni fiscali infedeli in corso di accertamento , ma in questo paese le vie del signore sono infinite e chi ha accumulato soldi se ne impippa anche quando gli applicano un procedimento .Bastano buoni avvocati per cavartela con poco . Questa è l’amara verità .
    L’evasione fiscale è il male dei mali ,droga la vita civile e l’economia nazionale . L’evasore fiscale,oltre a non contribuire alle spese generali dello stato,usufruisce di asili nido gratuiti ,non paga il ticket sanitario,ha i libri scolastici gratuiti , non subisce manovre di sacrifici come quella che sta attuando Monti e via dicendo .Le ricchezze diffuse e imponenti sono sotto gli occhi di tutti ,tranne che per l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza .
    Circa poi la proposta di esentarli dal diritto di voto ,io ci ho scritto sopra un articolo che ,o per miei limiti o perché non condiviso ,non è mai stato pubblicato .Perché a parole sono tutti concordi ma nei fatti è tutta un’altra storia , c’è addirittura chi legittima l’evasione fiscale(vedi l’ex premier bunga bunga) come una forma di autodifesa dall’ingiustizia.
    ciao

    • Di (---.---.---.179) 8 dicembre 2011 19:14

      Comincio subito col dirti che la mancanza di volontà politica è uno degli aspetti del fenomeno, e che verrebbe risolto con l’esenzione dal diritto di voto degli evasori. Posto che questa volontà politica è dovuta alla volontà di non perdere i voti degli evasori, questo problema non si verifica allorché questi voti non ci sono. Vedrai, quindi, che sarà una tentazione in meno.

      In carcere e nelle comunità di recupero, devono andare le persone pericolose socialmente. L’evasore, così attaccato ai soldi, circolasse liberamente, ma deve pagare tutti tutti gli arretrati e anche una sanzione economica non indifferente. Vedrai che sarà molto più efficace lasciarlo in mutande che metterlo in galera.

      Ricordo solo che ci sono 120 miliardi di tasse evase annualmente: un piatto ricco su cui investire se vogliamo far entrare soldi in cassa.

  • Di paolo (---.---.---.253) 8 dicembre 2011 19:59

    Bello a dirsi ,improbabile a farsi . Dirò che ci siamo quando vedrò beccamorti vestiti di nero con la borsa nera (il nero conferisce autorevolezza) suonare ai citofoni delle ville miliardarie sparse ovunque (dove abito io ce ne sono a decine anche con la piazzola per l’elicottero)e chiedere spiegazioni su come mai a fronte di redditi da impiegatuccio ,quando non da fame ,si sono potuti permettere villa (magari con piscina),servitù ,auto di lusso ,viaggi e ammenicoli vari .
    E pensare che il tutto sarebbe di una semplicità disarmante ,mettere a confronto la denuncia dei redditi ( quando c’è) con il tenore di vita ,il patrimonio immobiliare ecc.. Mi giustifichi il tutto con una eredità (su cui hai già pagato le tasse) oppure con una vincita alla lotteria ,OK . Non mi dai spiegazione attendibile ed accertabile dei tuoi proventi ,immediato sequestro dei beni e trasferimento in carcere in attesa di giudizio per direttissima .Trasferimento in carcere anche se ancora in pigiama e senza prima colazione.
    Nel giro di un paio d’ore (a livello nazionale ) verrebbero reperite risorse per coprire l’intero debito pubblico .
    Fine dello spread ,fine della crisi italiana e fine della crisi dell’euro.

    Finché questo non sarà ,nulla cambierà.

    • Di Sandro (---.---.---.219) 8 dicembre 2011 20:53
      Sandro

      Come dicevo nel commento precedente (perdonate ho dimenticato di fare il log in ma è il mio il commento) 120 miliardi di tasse evase ogni anno: se si recuperasse il 90% di questa somma sarebbero 108 miliardi di euro annui in più che entrerebbero senza aumentare un bel niente. Accantonarli per ripianare il debito in circa 18 anni il debito sarebbe totalmente azzerato.

      Dopodichè si potrebbero anche abbassare radicalmente le tasse a partire da chi guadagna meno.

  • Di (---.---.---.247) 8 dicembre 2011 20:51

    chi affoga è chi è capace di annegare, i primi ad evadere sono loro ,ma nessuno li tocca

  • Di Geri Steve (---.---.---.190) 8 dicembre 2011 22:27

    Non c’e’ peggior sordo di chi non vuol sentire...

    Paolo ti ha detto che il primo problema e’ quello di beccarli gli evasori fiscali. Tu pero’ non ci senti e continui a dire che cosa -secondo te- si deve fare dopo averli beccati.

    Non mi sembra un dialogo produttivo.

  • Di Sandro (---.---.---.179) 9 dicembre 2011 00:35
    Sandro

    Insomma, ma avete letto l’articolo? Ho spiegato molto bene che in realtà il sistema per beccarli è abbassare la soglia di tracciabilità e far preparare la dichiarazione dei redditi dall’Agenzia delle entrate. Quindi è totalmente fuori luogo ostinarsi a segnalare che il problema è trovare gli evasori.

  • Di paolo (---.---.---.211) 10 dicembre 2011 16:32

    Sandro , i modi per evadere il fisco sono centinaia . Con la soglia di tracciabilità controlli una parte minima di spesa corrente . Anche gli elenchi fornitori e clienti (soppressi dal grande Silvio ) non sono sufficienti . Non controlli per esempio il nero , l’economia malavitosa, le società off shore , le triangolazioni societarie , oltre ovviamente alle transazioni commerciali e professionali con importi inferiori a mille euro che richiedono scontrini , notule o fatture ecc...... .
    Esempio banale : spesa per barba , capelli e pedicure € 80,00 ,sconto 20 euro all’amico cliente consenziente e quindi scontrino di soli 20 euro (solo capelli) , netto extratasse pari a 40 euro . Se sono un bravo estetista coiffeur e ho 15 clienti al giorno , ci tiro su 600 euro esentasse al giorno pari a (x 20 giorni lavorativi ) a 12.000 euro che in un anno valgono 144.000 euro puliti . Dopo pochi anni di attività mi posso permettere villa , suv e moglie impelliciata . Se nessuno viene a controllare il mio reale tenore di vita e viene a rendermene conto , risulto un contribuente da 36.000 euro di ricavi l’anno che ,detratte le spese generali e lo stipendio alla lavorante , mi forniscono un imponibile netto di poco pù di 12.000 euro sui quali pago regolarmente le imposte . E’ sufficiente che io rimanga nei limiti di accertamento degli studi di settore per farla franca .Al fisco risulto un "poveraccio" , nella vita sono un "riccozzo" .
    E anche se compro auto e villa con regolare rogito , nessuno, finché non vengono ad accertarmi ,può sapere se ho vinto alla lotteria oppure ho avuto una eredità o ho la moglie libertina(che sarebbe comunque evasione) .
    I numeri che ti ho citato sono puramente indicativi . Di questi esempi in Italia ,anche con numeri molto più sostanziosi ,ce ne sono a milioni . Cosi’ come quelli che fanno import che comprano a 1 da una loro società X a Tonga ,rivendono a 2 ad un altra società Y nel Belen sempre sua e infine vendono alla loro società ROSSI a 3 . Se vendono a 4 ricavano 1 sul quale pagano le tasse , ma hanno capitalizzato 1 a Tonga ed 1 nel Belen ,soldi puliti ed in nero .

    Hai capito ? ciao 

    • Di (---.---.---.125) 11 dicembre 2011 14:44

      Il titolo parla chiaro: tre mosse per RIDURRE, non eliminare, l’evasione fiscale. Proprio perché i modi sono centinaia, questi sono rimedi di immediata applicazione che potrebbero dare una stretta iniziale agli evasori. I metodi sarebbero poi i più svariati ma meno immediati. Il che non vuol dire inapplicabili. Quello descrito vuole essere un primo passo di una seria lotta all’evasione.

      Per esempio, abituare tutta la popolazione (anche le persone più anziane) ad utilizzare la carta di credito lascerebbe una tracciabilità enorme che consente di evitare del tutto l’evasione. Ma non puoi pretendere che un cambiamento analogo avvenga in un paio di settimane. Chi parla di polizia tributaria o non capisce o ha da nascondere. Nessuna delle persone oneste si rammarica se ci sono i posti di blocco dei carabinieri in mezzo alla strada, perché mai rammaricarsi se ti controllano se paghi le tasse? Se le paghi, nessuno ti disturba.

      Inoltre, dato che la mia proposta prevede nell’immediato la redazione della dichiarazione dei redditi da parte dell’Agenzia delle entrate e non da parte del contribuente, comprendi bene che incrociare i dati diventa quasi routine. Ma, per esempio, l’archiviazione digitale dei catasti non è una cosa immediata. Ma nel tempo si può fare.

      La cosa che mi spiace è che tutti a criticare l’articolo, ma nessuno che propone altri rimedi. Quasi come se il problema non fosse vostro. Se avete idee, perché non le condividete?

    • Di (---.---.---.125) 11 dicembre 2011 14:45

      Il commento sopra è il mio anche se non è firmato.

      Sandro

  • Di paolo (---.---.---.67) 11 dicembre 2011 23:20

    Sandro , e poi mi arrendo , le tue soluzioni sono un pagliativo che incide minimamente . Anche il far redigere l’Unico dall’Agenzia delle Entrate (già lo fanno) non risolve il problema se l’Agenzia è all’oscuro dei REALI ricavi del contribuente . Tutti i sistemi di monitoraggio incrociato vanno bene per gli evasori marginali ma fanno un baffo a chi evade in maniera massiccia .

    La proposta di soluzione io te lo fatta : Accertamento diretto a tappetto sul tenore di vita previo monitoraggio dei consumi . Potenziamento numerico e riqualificazione degli accertatori ,fuori gli impiegati del Fisco e Finanza dagli uffici e a battere strada per strada ,campanello per campanello ,casa per casa .Chiedere collaborazione ai cittadini per segnalazioni di situazioni eclatanti (non è delazione è dovere civico ),ecc.....
    Impostata in questa maniera l’azione di accertamento diventerebbe la prima fonte di PIL .

    chiudo -ciao

    • Di Sandro (---.---.---.65) 12 dicembre 2011 01:22
      Sandro

      Come ti arrendi facilmente. Dialogo e dibattito servono a far emergere proposte e critiche. Comunque volevano proprio essere un palliativo le soluzioni da me proposte, perché per le riforme strutturali ci vuol tempo e a quanto pare non ce n’è ora. Le tue proposte non sono campate in aria comunque.

  • Di (---.---.---.74) 28 giugno 2013 12:03

    L’unico modo per fermare l’evasione fiscale è trasformare le tasse pagate in un asset, dando un valore spendibile, alle tassa pagate.

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