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CoViD-19 e conciliabilità delle liti

La L. 70/2020 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 29.06.2020) ha introdotto la mediazione come condizione di procedibilità della domanda giudiziale per le liti riguardanti gli inadempimenti contrattuali dovuti alla pandemia.

La L. 70/2020 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 29.06.2020) ha modificato l'art. 3 del D.L. 6/2020, introducendo il comma 6 ter, secondo cui la mediazione civile assolve alla condizione di procedibilità della domanda giudiziale in materia di inadempimento contrattuale o adempimento tardivo a causa del rispetto delle misure restrittive e di contenimento del CoViD-19 (Corona Virus Disease '19).

In pratica: si deve tentare una mediazione amichevole della controversia, prima di avviare una causa riguardante gli inadempimenti contrattuali o i ritardi degli adempimenti contrattuali, se i ritardi o gli inadempimenti dipendono dal rispetto delle misure di contenimento del CoViD-19.

Tra Gennaio e Giugno 2020, il Governo e il Presidente del Consiglio dei Ministri hanno adottato una serie di provvedimenti per contenere la pandemia; e quei provvedimenti hanno comportato l'interruzione o la limitazione dello svolgimento di molte attività commerciali e professionali, come anche l'erogazione di alcuni servizi, a cui sono conseguiti alcuni effetti economici rilevanti: l'impossibilità di maturare ricavi e, perciò, l'impossibilità di pagare i fornitori delle imprese; l'impossibilità di percepire pagamenti e corrispettivi e, perciò, l'impossibilità di pagare i canoni di locazione di appartamenti, uffici e negozi; l'impossibilità di accedere a crediti finanziari e, perciò, l'impossibilità di sostenere i costi imprenditoriali; eccetera. Tutta una serie di fallimenti microeconomici (riguardanti i isngoli) che, nella loro serialità, comportano fallimenti macroeconomici.

Il legislatore ha dimostrato di comprendere la gravità delle crisi microeconomiche e la portata del loro impatto macroeconomico sin dal 2011, quando con il D.L. 212/2011, poi con la L. 3/2012 e poi col D.M. 202/2014 ha disciplinato l'istituto dell'esdebitazione dei soggetti sovraindebitati, recentemente esteso anche alla crisi d'impresa col D.Lgs. 14/2019. Ma il legislatore ha dimostrato anche un favor nei confronti della mediazione civile e commerciale, che serve innanzitutto a recuperare una relazione sociale e ad abbattere la conflittualità tra le parti in lite, al fine di facilitare una conciliazione. Ciò perché nei momenti di crisi, come quello che stiamo vivendo, le persone tendono a litigare facilmente (già Alessandro Manzoni lo spiegava al cap. 3 dei Promessi Sposi con l'immagine dei "capponi di Renzo"); mentre proprio nelle crisi servirebbe la capacità di comunicare in modo non-violento per costruire risorse collettive.

Perciò il legislatore ha pensato di devolvere la discussione delle controversie innescate dal CoViD-19 alla mediazione: per aiutare i cittadini a riconoscersi come alleati contro un nemico comune; per aiutare cittadini e imprese a (ri)costruire un'alleanza proficua, basata sulla capacità di comprendere gli interessi e i bisogni reciproci.

Marshall Rosenberg (nel libro Comunicazione Non-Violenta) spiegava che le persone non riescono a concentrarsi sui nostri bisogni, se li esprimiamo come accuse e colpevolizzazioni. La mediazione stragiudiziale serve proprio a tradurre le accuse e le colpevolizzazioni in termini di bisogni; serve a passare dal dire "Sei un farabutto" al dire "Ho bisogno di quei soldi per pagare l'affitto" (tanto per fare un esempio banale, ma concreto). E purtroppo è facile colpevolizzare un debitore, soprattutto quando si teme di non riuscire a recuperare un credito, magari perché si sa che il CoViD-19 ha messo in ginocchio il debitore. Ma la mediazione serve proprio a cambiare il modo di comunicare, per rendere più efficiente il confronto e il dialogo.

Chi sta affrontando una crisi, come quella dovuta alla pandemia da CoViD-19, può accedere a strumenti di composizione amichevole

  • La Mediazione Civile e Commerciale.
  • La Gestione della Crisi da Sovraindebitamento.
  • La Gestione della Crisi d'Impresa.
 
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