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Civitavecchia: successo di Che Aria Tira 2013. Il 29 giugno Greenpeace contro il carbone nelle centrali

Sembrava non essere partita bene, il 25 maggio scorso, la manifestazione Che Aria Tira 2013 - Una giornata per la salute e per l’ambiente. Una bufera di vento, levatasi in tardi mattinata, aveva costretto il comitato Nessun Dorma, il Forum Ambientalista e il Comitato Senza Paura, membri del Coordinamento delle Associazioni ambientaliste, a rinviare al 15 giugno le attività programmate.

Il 25 maggio era stato comunque possibile portare a termine la conferenza stampa, a cui avevano partecipato i consiglieri regionali Gino De Paolis e David Porrello. A loro erano state consegnate le oltre mille firme dei cittadini che avevano sottoscritto una petizione al Presidente del Consiglio regionale del Lazio sulla necessità di applicare controlli più stringenti sulle emissioni delle navi in fase di accosto ed ormeggio alle banchine del porto. Era stata data inoltre notizia, da parte del comitato Nessun Dorma, dell’avvio di una nuova petizione al Parlamento europeo, promossa su Avaaz, che chiede di all’Europa di farsi portavoce presso l’IMO (International Maritime Organization) perché si adottino carburanti a basso tenore di zolfo anche nel Mediterraneo, sull’esempio delle aree SECA (Sulphur Emission Control Area) già operative nel Mare del Nord, Baltico e Canale della Manica.

Nella stessa conferenza stampa era stata chiesto che fine avessero fatto le famose “banchine elettrificate” promesse dall'Autorità Portuale, quelle di cui Gian Antonio Stella, sul Corriere della Sera, aveva parlato addirittura in termini di miracolo, dandole per già inaugurate (ma ancora non ci sono e se ne parla almeno dal 2008). A questa conferenza stampa aveva partecipato anche l'Associazione MARA (Malattie Ambientali Reciproco Aiuto) che raggruppa i malati delle malattie emergenti, quali fibromialgia, sensibilità chimica multipla, sindrome da fatica cronica ed altre, tutte patologie in crescita, dipendenti anche dall'inquinamento dell'ambiente in cui si vive. 

Che Aria Tira, il 25 maggio, finiva praticamente qui. Il vento molto forte aveva interrotto anche un'altra parte importante di questo evento, giunto alla seconda edizione: l’esposizione di oltre 180 disegni partecipanti al I° concorso riservato agli alunni delle quarte e quinte elementari sul tema "Che aria tira? Sogno e disegno una Civitavecchia più ecologica" e delle fotografie dei partecipanti al I° concorso fotografico "Ombre sulla città - Storture ambientali della Città d’incanto”.

Così il 15 giugno, giornata finalmente bella di un giugno non proprio esaltante, è stato riproposto Che Aria Tira 2013 “RESTART”, dove i visitatori, tra i quali molti turisti delle navi da crociera, hanno potuto votare i disegni più espressivi e osservare le foto più critiche sul degrado ambientale e sui rischi connessi con la salute delle persone. Un tema, questo, a cui aveva dedicato tutto il suo tempo libero Angelo Vittori, un dipendente dell’Enel, morto poco più di un anno fa per un male “incurabile”, che non aveva esitato a marciare con il Movimento No Coke contro la conversione a carbone della centrale TVN di Civitavecchia, denunciando con le sue foto, di cui alcune esposte nella mostra, la violenza sul territorio di discariche, abusivismi, inquinamento. Alla moglie di Angelo Vittori, alla cui memoria verrà intitolato il concorso fotografico del prossimo anno, è stata consegnata una targa ricordo da parte di due esponenti del movimento, Marzia Marzoli e Simona Ricotti.

Le premiazioni dei due concorsi hanno chiuso Che Aria Tira 2013. Per il disegno, con tanti lavori sicuramente espressivi e originali, la vittoria è andata a Filippo Castriota della classe quinta C della scuola elementare Alessandro Cialdi. Angelo Bonarelli con "Deflorazione", che ha sottolineato l'indiscriminato e ancora non punito taglio di qualche migliaio di alberi nella pineta della Frasca con sullo sfondo la grande ciminiera della centrale a carbone, si è aggiudicato il concorso fotografico "Ombre sulla città - Storture ambientali della città d'incanto".

In chiusura di Che Aria Tira 2013, è stata data notizia della manifestazione del 29 giugno prossimo, sempre a Civitavecchia, questa volta organizzata da Greenpeace Italia, contro l’uso del carbone nelle centrali elettriche. È di pochi giorni fa la presentazione del rapporto "Killer Silenziosi", esito di una ricerca commissionata da Greenpeace all'Università di Stoccarda che "analizza le ricadute sanitarie del funzionamento delle circa 300 centrali a carbone operanti in Europa, così come gli impatti che verrebbero dalla realizzazione delle 50 nuove centrali attualmente in fase di costruzione o di autorizzazione". Dallo studio emerge che "per rendere un termine di paragone che chiarisca l’entità di questi impatti possiamo dire che nei Paesi dove il ricorso al carbone è maggiore, la mortalità indotta dal consumo di questa fonte energetica supera persino quella dovuta agli incidenti stradali".

Non sembra una bella prospettiva per Civitavecchia che ospita una sommatoria davvero unica di sorgenti inquinanti che vanno dalla centrale a carbone TVN di Enel a quella turbogas di Tirreno Power, da un porto tra i primi in Europa per traffico passeggeri a un numero considerevole di depositi costieri, fino all'ex centrale elettronucleare di Montalto di Castro pochi chilometri più a nord. C’è poi il traffico, che pure gioca la sua parte.

Su questo scenario domina un dato ormai ufficiale, non sufficientemente noto alla popolazione poco informata: la mortalità per tumore in quest’area registra un +10% rispetto al resto del territorio regionale di riferimento. Eppure le tante Centraline di monitoraggio della qualità dell'aria di ARPA Lazio raccontano che tutto è nei limiti. Ma se si muore di più non è certo per una tragica fatalità.

 

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