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Cina, illegale "l’abbandono" degli anziani da parte dei figli

Si stima che nel 2053 gli ultrasessantenni saranno oltre 487 milioni contro i quasi 200 milioni di oggi. Numeri impressionanti che hanno portato la Cina ad approvare ieri una legge contro l’abbandono degli anziani sanzionabili con multe o anche con il carcere.

La speranza è che la legge venga applicata in modo flessibile anche se a quanto pare la legge per venire incontro alle esigenze lavorative dei figli che lavorano prevede anche la possibilità di accordare 20 giorni di permesso per chi ha genitori anziani e lontani, in modo da garantire visite più o meno regolari.

Il pacchetto di norme prevede inoltre, come se non bastassero la dignità morale e le pene previste dal codice penale, una serie di divieti riguardanti l’abbandono, la violenza e gli insulti.

Su Sina Weibo, il Twitter cinese che conta oltre mezzo miliardo d’iscritti, i giornali hanno aperto una vera e propria discussione per capire quanto la popolazione potesse ritenere giusta e adeguata una legge sull’amore filiale.

Da quanto si legge i dubbi non mancano sia sulla forma legislativa, per alcuni anche esagerata, sia sulla volontà dello Stato di voler intervenire in un ambito così delicato quale può essere il rapporto tra genitore e figlio.

Certo ogni tipo di abuso o violenza deve essere punito onde evitare fenomeni di abbandono in luoghi degradati o incuria, in condizioni quasi disumane, di anziani che in fondo non hanno nessuna colpa.

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