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Cile: mobilitazione contro la cementificazione delle Dune di Concón

Un palazzianaro vuole edificare in uno degli ecosistemi più fragili del Cile, le Dune di Concón. I residenti lottano per bloccare il progetto, e in loro aiuto arrivano i netizen cileni, che avviano su twitter una raccolta firme contro l'ecomostro. Ne hanno già raccolte più di 50mila. La storia raccontata con i tweet.

Da quando l'impresa di costruzioni Reñaca Concón S.A. ha avviato le procedure per l'edificazione di un complesso residenziale nell'area delle Dune di Concón, un ecosistema tanto fragile quanto unico, è iniziata la lotta dei residenti per bloccare il progetto. E il 27 dicembre scorso l'incubo è diventato realtà: l'impresa costruttrice ha dato il via ai lavori con la posa della recinzione intorno all'area protetta.

Ma i 50 residenti che hanno manifestato nei pressi del cantiere questa volta non erano soli: hanno potuto contare sull'appoggio dei netizen cileni, che hanno inondato il ciberspazio di messaggi di protesta contro la delimitazione dell'area e contro il progetto, che prevede l'edificazione di 20 palazzi con appartamenti lussuosi su un territorio di interesse naturalistico.
 
Su Twitter, l'utente @Perro_del_Lucho (il cane di Lucho) annuncia:
Amici, per favore fate in modo che questo diventi un TT: #noalcierredunar (#no alla recinzione delle dune) BAU. In questo momento Rencosa sta recintando il campo dunale. Bau
Più tagliente il commento di Javier Sanfeliú (@sanfeliu)
Non cessa di sbalordirmi la mancanza di principi, di etica e di morale che dimostrano certe aziende. Svecchiatevi, squali.#noalcierredunar
Pablo Andrés Roldán López esprime rammarico in un commento su Facebook:
Oggi è un giorno triste per Concón, la mia bella città, è un giorno triste per il Cile, è un giorno triste per l'anima, è un giorno di realtà dura e pura; il denaro governa tutto, il denaro può tutto, il denaro è la cosa più importante, ciò che fa girare il mondo, ciò che fa battere i cuori… oggi è un giorno triste, vengono recintate le bellissime Dune di concon [sic] per essere sepolte sotto costosi palazzi, edifici di lusso in cui abiterà solamente chi appartiene allo stesso giro di quelli che costruiscono sulle dune… e al popolo, ai bambini toglieranno i tramonti sulle dune [sic] guardando il sole… meno male che la stella è lontana e non si può comprare.
Alcuni netizen rilanciano nomi di uomini politici o di loro familiari legati al progetto. Il profilo Twitter del programma politico Difamadores (@difamadores) denuncia il coinvolgimento di un ex-ministro:
Chi si cela dietro la recinzione delle dune di Concón? Risposta: 1 di loro è Edmundo Pérez Yoma [it] (Partito Democratico Cristiano del Cile) #noalcierredunar
Il blogger @donliebre, invece, rende noto il nesso tra un cugino del presidente Sebastian Piñera e il progetto:
e chi era l'avvocato dell'impresa di costruzioni nonché rappresentante dei soci di RECONSA?: Herman Chadwick http://tiny.cc/q01tc # noalcierredunar
I manifestanti, che durante la protesta hanno divelto parte della recinzione del cantiere, sono riusciti a rallentare temporaneamente i lavori; l'obiettivo di residenti e attivisti è ottenere l'intervento del Presidente della Repubblica per l'espropriazione dei 19 ettari che costituiscono l'oasi naturalistica o l'estensione della tutela a tutto l'ecosistema. Quest'ultima richiesta, tuttavia, potrebbe risultare di difficile attuazione, come spiega Elda Areaga in una nota pubblicata sul sito Nuestro.cl:
Dato che questo [terreno] è di proprietà privata, l'unica soluzione è che l'amministrazione comunale offra in permuta dei terreni con valore equivalente.
In difesa del progetto è intervenuto il direttore generale dell'impresa Reconsa, rilasciando una dichiarazione al quotidiano El Mercurio de Valparaíso:
[…] sarà “circondato da un viale affiancato da un muro e/o una recinzione perimetrale che, da un lato permetterà la contemplazione dell'oasi naturalistica, e dall'altro impedirà il libero accesso alla stessa dal suddetto viale, garantendone la protezione”. […] è stato attentamente studiato dai professionisti ingaggiati dalla società per fare in modo che l'oasi naturalistica diventi un valore aggiunto per il comune e la regione”.
La Red Duna Libre, associazione senza sco un video intitolato “Salviamo le Dune di Concón“: nel breve filmato viene spiegata l'importanza dell'aropo di lucro che punta a frenare lo sviluppo immobiliare e a proteggere questo ecosistema, ha diffusea dal punto di vista ecologico e vengono sintetizzate le manovre usate dalla lobby al potere per far ridurre la superficie sottoposta a tutela naturalistica secondo la legge cilena da 55 a 19,5 ettari. 
 
La Red Duna Libre (@dunalibre) ha già raccolto più di 50.000 firme contro il progetto di sviluppo immobiliare, tramite questa pagina. Per tnersi aggiornati sugli sviluppi della vicenda, si possono seguire gli hashtag #noalcierredunar e #dunaslibres su Twitter.
 

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