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 Home page > Attualità > Cronaca > Che ci faceva li quel peschereccio?

Che ci faceva li quel peschereccio?

La notizia ha bucato, come si dice. Un peschereccio di Mazara è stato mitragliato da una motovedetta libica, donato dal governo italiano (governo Amato) e con a bordo militari italiani. Ora tutti i mass media si sono, giustamente, soffermati sull'aspetto diciamo di sdegno e di ingratitudine della Libia, verso un paese che lo ha accolto come un imperatore, che gli ha donato le navi, e ci ringraziano in questo modo?

L'altro aspetto che è stato sottolineato è la presenza di militari italiani su quella motovedetta. Giustissimo. Ma le genuflessioni verso sistemi dittatoriali e l'ammirazione verso i dittatori della nostra politica estera e del nostro premier è nota. Lo sciagurato accordo di Bengasi con la Libia votata all'unanimità, anche da parte dell'opposizione non va dimenticato e sta li a ricordarcelo.

Ma io mi vorrei soffermarmi su un altro aspetto. Che ci faceva quel motopeschereccio lì visto che non stava pescando? E come mai era in quelle acque dichiarate internazionali, ma che la Libia rivendica da sempre, come territorio libico? Se uno lo sa lo evita, altrimenti rischia. Il trattato del 1982 pone a 220 miglia nautiche il Limite della Zona economica esclusiva entro le quali è consentito abbordare e sequestrare chiunque violi quelle acque. La Libia, con la dichiarazione del 1973, giustificata facendo ricorso ai principi delle baie storiche, ha rivendicato l'intero golfo come territorio nazionale, con una linea
di base della lunghezza di 302 Miglia.


E non è stato il primo né l'unico paese ad apportare eccezioni alla regola. I paesi che si affacciano sul Mare del Nord rivendicano tutti eccezioni in cui hanno i diritti esclusivi di pesca. L'Islanda, p. es, a causa della guerre del merluzzo bianco al largo delle sue coste, ha esteso i suoi confini toccando le acque del Mare del Nord.

Dopo la scoperta delle risorse minerarie la Norvegia ha reclamato i suoi
diritti ai sensi della Convenzione della piattaforma continentale. Gli altri paesi hanno seguito l'esempio. Vedi l'Inghilterra per i giacimenti petroliferi.

Quindi, io penso, che bisogna fare una distinzione. Una questione è la
legittimità della rivendicazione di quelle acque internazionali da parte della Libia e quindi la giustificazione all'abbordaggio e dell'attacco legittimato dall'invasione di chiunque non si fermi in quella zona.

Tutto il resto è solo folclore!

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.2) 15 settembre 2010 08:52

    Mi sembra che l’autore dell’articolo imputi la colpa di essere stati mitragliati all’equipaggio che si trovava in acque internazionali, ovviamente l’imbarcazione era piena di spie e di uomini armati pronti a tutto !
     Mi sembra che " l’articolista " sia qualcuno del Popolo dell’amore che giustifica sia l’incompetenza di Maroni che da avvocato prende le difese di chi " giustamente " ha mitragliato ( magari con armi fornite dall’Italia ) che da quell’inutile Minestra di Frattini che non sa dov’è sta la Libia ! 

     La cosa che più mi ha indignato è comunque . .< IL SILENZIO ASSORDANTE DI NAPOLITANO > a cui viene giustificato di tutto anche la difesa d’un Governo che ha sempre cercato di tutelare . PRESIDENTE la paura fà 90 !

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