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Caterpillar raddoppia e ogni 12 ore ci racconta l’attualità in chiave ironica: alle 6 e alle 18

In onda da 17 anni ci hanno raccontato la realtà schiacciando i sassi dell’informazione: tra colpi di coda (con gli ascoltatori fermi in fila in autostrada) e iniziative di sana italianità come i Cateraduni a Senigallia e M’Illumino di Meno, le giornate del risparmio energetico. Adesso raddoppiano: da una parte la sveglia delle 6 con Benedetta Tobagi, Filippo Solibello e Marco Ardemagni (www.caterpillaram.rai.it), dall’altra il rientro a casa delle 18 con Massimo Cirri e il neo-rieletto direttore di Raitre Antonio Di Bella (www.caterpillar.rai.it). Ve lo raccontiamo attraverso la voce di Marco Ardemagni.

Salve Ardemagni, da due settimane su Radio 2 svegliate gli italiani con un’originale lettura della realtà attraverso Caterpillar AM. Il consenso è ampio e lo si nota anche dal boom di download delle puntate e dal traguardo raggiunto al MacchiaNera Blog Awards come miglior Podcast dell'anno, vi aspettavate una partecipazione così ampia in un orario così delicato?

Possiamo dire che ci speravamo e che ci eravamo allenati scrupolosamente già dalla primavera per affrontare al meglio questo appuntamento. Se la memoria non mi inganna, da quando faccio questo lavoro, cioè da oltre venticinque anni, non ho mai preparato un programma con tanta attenzione. Mi fa piacere che i risultati siano buoni: chissà che, oltre all'impegno profuso, non sia stata decisiva l'idea solibelliana di convocare le riunioni di pianificazione quasi sempre all'aperto, in posti verdi e ameni, come il Parco Sempione, zona Triennale, invece che nei carissimi, ma un po' grigi, corridoi della Rai. Sono serviti molto anche due appuntamenti collettivi in luglio a Castiglione della Pescaia e in agosto a Londra. Il tutto con uno stile molto movimentista, documentando sempre ogni cosa su facebook, anche durante le vacanze. Lo spirito di gruppo si è rafforzato così. Da Londra abbiamo messo a punto anche la collaborazione con RaiNews, dopo il minitest di Pontida, dove Solibello e io abbiamo commentato il raduno leghista. Quando abbiamo visto i riscontri del pubblico (in assenza di Audiradio ci basiamo sulle classifiche di iTunes e sui commenti sulla pagina fan di Facebook) ci siamo detti: “Beh, il lavoro paga. E anche l'entusiasmo nel fare le cose”. Ma il campionato è ancora lungo!

Il trucco sta nel ritmo, nell’attualità estrapolata dai titoli dei quotidiani e nella satira che tra lei e Cinzia Poli offre una colazione informata e divertente. 

Sono d'accordo che il ritmo sia decisivo, ma questo elemento, se hai Solibello alla guida, è quasi scontato. Abbiamo dovuto anzi rallentare un attimo, per entrare maggiormente in sintonia con la cadenza più blanda delle sei del mattino: a quell'ora negli ascoltatori la frenesia per la giornata imminente si sta manifestando, ma non si è ancora dispiegata del tutto. Però, e qui rispondo anche a un pezzo della domanda precedente, forse non tutti sanno che alle 6 di mattina c'è già un sacco di gente in giro, oppure sveglia a casa, pronta a seguirci. E il numero aumenta con il passare dei minuti: le 7 di mattina, alla radio, sono prime time. Per quanto riguarda la satira, a Cinzia Poli e a me piace giocare con le parole, ma l'obiettivo finale è quello di non lasciare nulla di impunito. Fino a qualche tempo fa, Cinzia era la buonista del duo e io quello più corrosivo, ma ultimamente lei è diventata una vera murena precisa e implacabile: a volte fa paura anche a me! 

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Com’è strutturata la trasmissione? La vuol presentare a quei lettori che ancora non vi conoscono?

La prima parte è dedicata alla rassegna stampa condotta principalmente da Filippo e Benedetta. La puntata però si apre con un sogno di Benedetta che rilegge in chiave onirica e fantastica soprattutto la politica italiana. Sulle ultime note della sigla, firmata dalla Banda Osiris come tutte le bellissime musiche originali del programma, parte già la carrellata Solibello-Tobagi sui quotidiani. Poco dopo io azzardo una prima previsione sulla giornata che si sta aprendo puntando i riflettori su un microevento, poi suggerisco una chiave di lettura particolare ai titoli dei giornali, infine propongo le nomination dei tre migliori titoli dei quotidiani, tra i quali poi gli ascoltatori, votando su Facebook, scelgono il campione del giorno. Cinzia Poli punteggia la narrazione con i “segnali orari” che diventano battute spiazzanti. Benedetta nel finale lancia il suo “circolino rosso”: l'editoriale da non perdere oggi in edicola. In questa mezzora scarsa riusciamo anche a mettere qualche disco e a sentire due ospiti al telefono e a lanciare il titolo del “dibattito”!

E la seconda parte?

Quella arriva dopo il GR delle 6.30, dura otto minuti circa ed è ripresa anche in TV da Rai3 e RaiNews (www.rainews.rai.it). E’ lo spazio di quello che noi chiamiamo il “dibattito”, in cui prendiamo sei, sette telefonate sul tema del giorno, quello che divide il nostro pubblico, sempre a partire da un fatto di cronaca, ad esempio: Preti sposati sì o no? Ma anche: per Bankitalia meglio Grilli o Saccomanni? Qualche volta chiediamo anche semplici testimonianze come quando è morto Bonelli, il padre di Tex chiedendo: “Qual è il vostro personaggio di Bonelli preferito?”. Nella terza parte, dopo il Meteo, prevale il tema: “Che giorno sarà?”. Qui Filippo e Benedetta traggono altri spunti dai giornali, io lancio previsioni con il magico computer “The predictor” e poi tramite una quartina dettatami nella notte dallo spirito di Nostradamus. Matteo Maserati, il gestore di Peak Performance in collegamento telefonico, dà la giusta carica a un personaggio che in giornata dovrà affrontare una prova dura e, indirettamente, a ogni ascoltatore. Qui riusciamo ad avere al telefono ancora uno o due personaggi protagonisti della giornata. Nel finale Cinzia Poli ci allieta con le No News, i fatti che di certo non accadranno nella giornata. E, ovviamente, tra una cosa e l'altra, ancora musica, il sound di Radio2. Sembra impossibile, ma tutto questo sta in meno di un'ora netta.

Qualche esempio di profezia azzeccata da The Predictor?



The predictor è una macchina sofisticatissima che con soli tre parametri è in grado di predire qualsiasi evento, dall'esonero di Gasperini all'esito del voto alla camera che ha salvato Milanese. Dalla vittoria di Cavendish al mondiale di ciclismo alla bocciatura di Baila da parte del giudice. Finora le sta prendendo quasi tutte. Io avverto sempre gli ascoltatori: non scommettete basandovi sulle profezie di The Predictor: è immorale, perché avreste troppo vantaggio sui bookmakers. È quasi barare.

 (Marco Ardemagni, nella foto dal Festival della Creatività)

Com’è nata l’idea di affiancare alla conduzione di Filippo Solibello un nome forte legato al giornalismo come quello di Benedetta Tobagi?

È stato un insieme di circostanze talmente articolate e, lasciamelo dire, fortunate, che sarebbe impossibile riassumerle in poche parole. Qui ognuno degli attori ha giocato un ruolo diverso: possiamo dire che è stata un'alchimia tra le esigenze di noi autori del programma, le indicazioni della dirigenza e soprattutto la volontà di Benedetta che ha accettato la sfida (e le levatacce!) col sorriso sulla bocca. Tre elementi possiamo ricordarli facilmente: la voglia di avere una voce femminile dopo anni di conduzione maschile a Caterpillar, la fascinazione per la scrittura di Benedetta e anche, perché no, i consigli di qualche amico comune. Con Benedetta Tobagi ci siamo sentiti subito a casa. E visto che parliamo di casa, vorrei citare anche gli altri componenti di questa crew molto molto unita a partire dalla regista Sabrina Tinelli, rapidissima e pronta all'innovazione, il caporedattore Filippo Rossi, compagno di scorribande nerazzurre, efficientissimo e fondamentale nel mantenere alto lo spirito di gruppo e il visionario webmaster Luca Camisasca, l'elemento più cool della redazione. Il tutto sotto l'attenta cura di Renzo Ceresa, il vero guru della radiofonia milanese.

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Un’iniziativa quella della mattina che sta avendo così un notevole successo, alcuni ascoltatori del pomeriggio si lamentano però della scissione e avanzano l’ipotesi che alla base del raddoppio ci sia un litigio tra i conduttori storici Cirri e Solibello, lei che ne pensa?

Chi conosce l'attitudine di Massimo e Filippo sa che con loro è praticamente impossibile litigare. Può essere naturale che dopo tanti assieme abbiano voluto provare a fare qualcosa separatamente. Rimando chi volesse approfondire questo argomento alla articolata e appassionatissima lettera che Filippo ha pubblicato sul blog di Caterpillar in occasione della chiusura della scorsa stagione.

JPEG (la nuova coppia del pomeriggio: Cirri e il direttore di Raitre Di Bella)

L’anima di Caterpillar tra l’altro ha un’altra faccia: quella di Catersport, con un altro storico conduttore di Caterpillar, Sergio Ferrentino. E’ la versione sportiva con cui collabora pure lei, possiamo dire che è uno stakanovista della radio?

Sergio Ferrentino è stato l'inizio di tutto. Energia, tecnica e anche un grande intuito nello scegliere teste pensanti. Teste pensanti, ma anche teste calde: Cirri, Lauro, Solibello e io siamo tutti venuti su alla sua scuola, per poi schizzare in ogni direzione. Riguardo allo stakanovismo, c'è una parte di vero, la verità è che trovo molto stimolante lavorare su progetti diversi, anche se animati da uno spirito originale comune: è il mio modo per tenere la mente sveglia. E lei Barbera ha scaricato i podcast di Catersport e di Caterpillar AM?

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