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 Home page > Tribuna Libera > Caso Moro: chi era il misterioso Edoardo De Filippo di via Fani

Caso Moro: chi era il misterioso Edoardo De Filippo di via Fani

Quello che avvenne realmente durante la tragica mattina del 16 marzo 1978 in via Mario Fani a Roma è ancora oggi oggetto di discussioni e di indagine non solo della magistratura ma anche di una commissione parlamentare di inchiesta.

Quel giorno un nucleo di dieci brigatisti riuscì a rapire l’onorevole Aldo Moro e ad assassinare i suoi cinque agenti di scorta, un crimine che certamente le Brigate Rosse hanno sempre portato sulla propria coscienza e che ha segnato non solo i successivi 54 giorni del “Caso Moro” ma anche tutta la storia contemporanea.

Uno dei tanti dubbi che sulla dinamica dell’agguato di quella sciagurata mattina che è diventato nel tempo un vero e proprio giallo è stata l’identificazione di un misterioso uomo che a detta del testimone Alessandro Marini, ingegnere civile, somigliava molto all’attore Edoardo De Filippo.

Quest’uomo sarebbe stato a bordo di una moto Honda insieme ad un uomo con il volto coperto da passamontagna da cui, sempre secondo Marini, sarebbero state sparate delle raffiche di mitra di contro di lui. Questa versione dei fatti, insieme a tutto il resto che viene raccontato da Marini, è stato ritenuto da molti credibile, nonostante la testimonianza dell’ingegnere presenti molte lacune.

I due uomini che Marini vede erroneamente sulla moto, in realtà, sono Alvaro Lojacono che aveva il volto coperto da un “ sottocasco da motociclista” ed Alessio Casimirri, identico ad Edoardo De Filippo la cui somiglianza non è mai stata notata da nessuno. Le altre persone che vedono la motociletta dicono in maniera chiara che erano a volto scoperto, e si è accertata successivamente la loro identità in Giuseppe Biancucci e Roberta Angelotti.

Casimirri e Lojacono erano invece a bordo di una Fiat 128. Molti equivoci e tante false ricostruzioni su quanto avvenuto durante quella tragica mattina sono state condizionate da una testimonianza che anche in un processo d'appello è stata definita " inaffidabile".

Auguriamoci che sia la volta buona di venire a capo della verità, senza bugie, sull' "Affaire Moro"

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