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Casapound e le scatole cinesi: tutte le sigle legate al gruppo di estrema destra

Una “mappa”, redatta da Gruppo di lavoro “Patria” dell’ANPI, ricca di informazioni, ovviamente debole sul piano politico. Uno studio sulle tante sigle che ruotano intorno al variegato mondo delle tartarughe frecciate. Dall’editoria all’universo studentesco, dalla musica fino allo sport e agli scout. 

Foto: Jose Antonio/Wikipedia

INDICE

  1. Politica

  2. Assistenza, solidarietà ed ecologia

  3. Solidarietà internazionale

  4. Cultura

  5. Comunicazione e attività editoriali

  6. Altre attività commerciali e autofinanziamento

  7. Sport, tifo ed escursionismo

  8. Musica

  9. Relazioni con l’estero

  10. Conclusioni

  11. Bibliografia

Il fenomeno CasaPound Italia è stato analizzato nel dettaglio da vari autori, raramente però ci si è soffermati con completezza su cosa significasse nella pratica l’originale presenza sul territorio e sul web che questa organizzazione è in grado di esprimere, ovvero quella famiglia di realtà satelliti che compendiano e allargano le capacità del nucleo politico. Lo stesso fondatore Gianluca Iannone chiama questa formicolante attività “metapolitica”. L’idea di metapolitica non è certo un’invenzione di CasaPound, né tanto meno della destra, sebbene già dalla fine degli anni 60 in maniera articolata e feconda le riflessioni della Nouvelle Droite francese indicassero questa strada come via preferenziale al rilancio della presenza nella società di idee, seppur modificate per adeguarle ai tempi, uscite sconfitte dalla Seconda Guerra Mondiale.
Una declinazione del genere, che almeno in parte tende all’obiettivo dell’egemonia culturale, è nel panorama politico italiano degli ultimi anni quanto meno inconsueta.

L’intenzione è quella di rappresentare il variegato mondo di CasaPound per come essi stessi lo propongono, proseguendo nello studio degli ambienti dell’estremismo di destra e del neofascismo italiano attraverso la loro autorappresentazione, arricchendo l’insieme degli articoli de La Galassia Nera.

Crediamo che sia indispensabile continuare a guardare con disincanto e precisione ad una realtà come quella dell’estrema destra italiana, soprattutto da quando con la fine del secolo scorso alcuni gruppi hanno mutato radicalmente di indirizzo. Abbandonando cioè le posizioni isolazioniste del dopoguerra mutuate da uno sprezzante Julius Evola e preferendo immergersi nei processi democratici, senza però emanciparsi da quelle radici ideali — anzi proprio grazie a questo cambio di strategia potendosi permettere di presentarle sia in maniera esplicita che accettabile — connotate da obiettivi che puntano all’indebolimento o alla sovversione della democrazia stessa.

Per la sigla principale e la sua storia rimandiamo alla bibliografia riportata in chiusura, qui presentiamo invece una panoramica delle organizzazioni che compongono il suo ecosistema, ovvero quell’insieme di progetti ed iniziative che esplodono successivamente al 2008, quando l’occupazione non conforme chiamata semplicemente CasaPound diventa una realtà con ambizioni nazionali: CasaPound Italia. Un ecosistema in senso ampio, non solo politico ma anche culturale, sociale ed estetico, composto da una miriade di progetti, inclusi quelli del passato, che testimonia la pratica di alcuni aspetti della visione politica e strategica della più importante formazione fascista italiana di questi anni.

Politica

Blocco Studentesco

Associazione studentesca e giovanile di CasaPound, fondata nel 2006. Il suo simbolo, la folgore nel cerchio, riprende quello del British Union of Fascists, ovvero il partito fascista inglese di Oswald Mosley.

In quegli anni CasaPound era entrata nel Movimento Sociale Fiamma Tricolore e il Blocco divenne naturalmente il gruppo giovanile dell’intero partito, con Francesco Polacchi come responsabile nazionale. All’espulsione di Gianluca Iannone dal MSFT nel 2008, il Blocco segue il destino del suo fondatore trasformandosi nella componente giovanile di una CasaPound nuovamente indipendente.
Inizialmente presente solo a Roma adesso è radicata in varie città italiane e ci sono tentativi di esportare l’esperienza anche a livello universitario, per il momento con scarsi risultati. È stato attivo dal 2008 un gruppo universitario denominato AVGVSTO che però ha avuto come unica attività un blog, spentosi nel 2014.

Elettoralmente il Blocco è riuscito ad eleggere propri rappresentanti in vari istituti superiori e ad ottenere buoni — e occasionalmente ottimi — risultati nelle consulte provinciali, per quanto le consulte provinciali siano organi di minore importanza nel complesso delle rappresentanze studentesche e per questo meno presidiate dai rivali.

Se dal punto di vista pratico delle politiche scolastiche non paiono incidere molto, il Blocco Studentesco è invece il vivaio dove CasaPound forma e sceglie i propri dirigenti e dove vengono anche sperimentate aggressive forme di comunicazione.

Sovranità

Nel 2014 ci sono le elezioni europee e Matteo Salvini è il primo nome in tutte le circoscrizioni italiane per la Lega Nord. Nella circoscrizione Italia centrale è candidato, terzo nome, anche Mario Borghezio. Da sempre vicino agli ambienti dell’estrema destra, Borghezio trova in CasaPound il riferimento territoriale che allora nessun altro esponente della Lega poteva vantare fuori dalle regioni settentrionali.

La cosa funziona: Salvini risulta naturalmente il più votato ma sceglie di essere eletto altrove e Borghezio scavalca per numero di preferenze il secondo in lista riuscendo così a rinnovare il mandato da parlamentare europeo. Questo successo fa da trampolino per l’alleanza alle seguenti elezioni amministrative e CasaPound costituisce la lista Sovranità (definendolo “contenitore deideologizzato“) in appoggio alla Lega Nord.

L’alleanza con la Lega ha però vita breve, dopo le elezioni il progetto perde forza e le contingenze della politica nazionale spingono la Lega a guardare altrove. D’altro canto CasaPound, dopo due anni di cavalcata elettorale, è oramai riuscita a conquistarsi un posto stabile nelle cronache politiche ed ha convenienza ad essere ben riconoscibile, usando un solo simbolo, quello della tartaruga frecciata. Sovranità svanisce.

DeA — Donne e Azione

Organizzazione femminile di CasaPound, nasce nel 2008 per iniziativa di Maria Bambina Crognale, ricercatrice in scienze politiche e, allora, compagna e moglie di Gianluca Iannone.

All’interno della sede di CPI era presente uno spazio dedicato da DeA a Valentine de Saint-Point, un’artista francese che produsse due manifesti futuristi.

DeA riesce essenzialmente a produrre una proposta di legge per le lavoratrici madri, ma oltre a questo non risultano altre attività di rilievo e, sebbene ancora formalmente accreditata come associazione di promozione sociale a Roma, di fatto si dissolve in poco tempo. Adesso CPI non ha una specifica sotto-organizzazione femminile, anche se può vantare un numero maggiore di donne nel proprio organico rispetto alla generalizzata esigua presenza tipica dell’estrema destra. Persistono in CasaPound, al di là delle dichiarazioni pubbliche, ampie sacche della peggior misoginia.

BLU — Blocco Lavoratori Unitario

Un sindacato guidato da Maria Bambina Crognale che nasce nel 2012.

Anche questa struttura ha vita breve, si fa notare per un provocatorio manifesto il 1° Maggio dello stesso anno e poi si spegne rapidamente. L’ultimo segno di attività che siamo riusciti a rintracciare è del 2013.

Comitati cittadini e di quartiere

La creazione o l’infiltrazione di comitati cittadini e di quartiere è una pratica comune di CasaPound e di altre forze dell’estrema destra.
Di fronte ad emergenze di qualunque tipo, o anche se non vi sono emergenze particolari, la tattica del comitato cittadino è un modo di avvicinarsi alle esigenze locali e colonizzarle politicamente.

Non sempre è facile capire quali comitati sono egemonizzati da questa o quella organizzazione, ma in alcuni casi l’appartenenza è segnalata dallo schema riconoscibile dei nomi, ad esempio i vari Difendi Ischia, Difendi Follonica, Difendere Donna Olimpia e Defend Brusciano sono tutti riconducibili a CasaPound, sebbene il modello “Difendi X” sia adottato anche da altri gruppi della destra radicale, in tutta Europa e non solo.

Lo stesso dicasi per Riprendiamoci Grottaferrata, Riprendiamoci Lucca, Riprendiamoci Oltrisarco, Riprendiamoci la Valpolcevera e molti altri che invece si rifanno al motto di CasaPound “riprendersi tutto“. Spesso non sono neppure veri e propri comitati, ma solo delle pagine sui social network.

In tutti questi casi il legame con CasaPound, per quanto non ufficiale, è palese e pubblicizzato. Sfogliando Facebook si trovano circa una trentina di comitati inequivocabilmente diretti da CPI, mentre per molti altri il collegamento è di meno immediato riconoscimento.

In alcune occasioni invece la presenza è reale, con l’organizzazione di manifestazioni e presidi, come ad esempio con il Comitato Fenix 13, il Comitato “La tendopoli di Via Ramazzini deve chiudere”, l’Area Verde Di Largo Preneste, oppure il Comitato di quartiere La Giustiniana e Case e Campi, tutti a Roma.

La strategia è duplice e in una certa misura perseguita anche da altre forze. O CasaPound crea un comitato locale da zero oppure si introduce in un conflitto già presente sul territorio.

Nel primo caso difficilmente si riesce ad andare oltre la presenza virtuale segnata da pagine Facebook, sebbene servano comunque a scopi propagandistici per millantare una vicinanza alle istanze locali. Se e quando si arriva a manifestazioni fisiche allora i cortei sono principalmente composti da militanti che arrivano dai dintorni.

Nel secondo caso invece, vedi i casi recenti di Torre Maura e Casal Bruciato a Roma, i gruppi dell’estrema destra si innestano in reali emergenze sociali con lo scopo di esasperarle e dirigerle. Soprattutto la vicenda di Casal Bruciato è esemplificativa della vera e propria corsa alla colonizzazione politica verso queste istanze. Qui CasaPound ha vissuto una concorrenza conflittuale con Forza Nuova e Fratelli d’Italia arrivando ad uno scontro per l’egemonia che dà il senso dell’interesse elettorale e di strategia politica che rivestono tali occasioni.

L’elevato numero di comitati cittadini e di quartiere è indizio non tanto di presenza territoriale, perché come è facile verificare si tratta quasi sempre di una presenza esclusivamente mediatica e anche nei casi di presenza fisica questa si risolve in azioni sporadiche a favore di telecamera, ma di una autorappresentazione che rientra a buon diritto più negli aspetti comunicativi di CasaPound che in quelli prettamente politici.

Ideodromo

Nato nel 2009 è stato un blog collettivo, chiuso ad inizio 2014. Nelle parole di Iannone si è trattato di “un laboratorio ad alta velocità. Un percorso dinamico all’insegna dell’arrembaggio“.

Sull’Ideodromo scriveva Gianluca Casseri, autore della strage di Firenze: i suoi contributi vennero immediatamente cancellati quando si diffuse la notizia dei delitti in un improbabile tentativo di negarne l’appartenenza a CasaPound.

È stato attivo dal 2007 al 2014 anche un web forum aperto a tutti, Viva Mafarka!, luogo di discussione per “destra radicale e dintorni”. Il nome viene dal protagonista del romanzo Mafarka il futurista, prima opera futurista di F. T. Marinetti.

In generale la presenza web di CasaPound è stata notevole ma discontinua, con siti numerosi ma di breve vita effettiva, incluso il blog di Iannone, attivo dal 2008 al 2010. Negli ultimi anni c’è una diffusa ritirata dal web, in linea con l’avanzato decadimento della blogosfera, in favore un trasferimento delle energie verso i social network.

Infine sono da ricordare alcune campagne politiche incentrate su proposte di legge: Mutuo Sociale(2005, di fatto la prima proposta politica articolata da CasaPound), Tempo di Essere Madri (2008, di cui abbiamo già parlato in una panoramica su donne e questioni di genere nell’estrema destra), Difendi la tua sete (2009, mai realmente decollata), Ferma Equitalia (2011, anche questa divenuta in breve obsoleta per il cambiamento della legislazione) e Reddito Nazionale di Natalità (2017, di cui abbiamo già parlato quando abbiamo analizzato il fenomeno del razzismo differenzialista come fattore unificante dell’estrema destra).


Assistenza, solidarietà ed ecologia

La Salamandra

L’animale che tradizionalmente è capace di attraversare indenne la distruzione del fuoco e che soprattutto svolge un ruolo simbolico centrale in Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, romanzo acquisito dall’immaginario di CPI fin dalle sue origini, rappresenta una delle associazioni di CasaPound di maggior successo mediatico.

Effettuano interventi di protezione civile e nascono ufficialmente a Roma nel 2011 con alcune filiali in altre città italiane. Ottengono grande visibilità nel 2017 quando, nei giorni del terremoto ad Amatrice, diffondono un video di un anziano soccorso fra le macerie del paese.

La Salamandra è stata riconosciuta ufficialmente come organismo di protezione civile da varie regioni italiane, come ad esempio Emilia-Romagna e Campania.

La Foresta che Avanza

Movimento ecologista di CasaPound, soprattutto in sporadiche iniziative di riqualificazione di aree a verde cittadino, dichiara anche contrarietà alle pratiche di vivisezione e all’uso di animali nei circhi. In alcune occasioni ha realizzato operazioni più consistenti come la ricostituzione della scritta DUX sul monte Giano danneggiata da un incendio o la recente riqualificazione di un sentiero a Grottaferrata (RM) da parte del comune, ma con la collaborazione de La Foresta che Avanza.

Ogni anno fra il 20 ed il 21 novembre celebrano la “Festa dell’albero” ispirandosi alla figura di Arnaldo Mussolini, fratello minore di Benito, che la istituì da presidente del Comitato Nazionale Forestale. La piantumazione simbolica di un albero avviene durante la notte, a volte in maniera clandestina e determinandone così la successiva rimozione. In realtà l’istituzione di una tale festa in Italia è del 1899 e l’operazione svolta dal regime fascista è, in questo caso come in molti altri, di mera appropriazione di realtà già esistenti. Alla morte prematura di Arnaldo Mussolini la presidenza del Comitato venne presa da Achille Starace.

Il legame con Arnaldo Mussolini, che fu costante e importante supporto al fratello, viene ribadito in più occasioni dichiarando esplicitamente che “noi siamo gli eredi diretti di coloro che piantarono quegli alberi 90 anni fa” in riferimento agli alberi piantati dal regime fascista nel comune di Roma e adottando il motto “per un REGIME della natura” (il maiuscolo è loro).

GrIMeS — Gruppo Intervento Medicina Sociale

Presso le sedi o con banchini nelle piazze i militanti di CasaPound propongono gratuitamente semplici controlli medici, tipicamente misurazione di pressione arteriosa, ed organizzano incontri a carattere informativo. A volte si offrono come donatori di sangue all’AVIS.

Sono in massima parte attività sporadiche ma in alcuni casi, con la collaborazione di professionisti, invece riescono a presentare controlli e consulenze più articolate, come nel caso dello sportello cardiologico ad Ostia. È interessante notare che nell’annuncio che dà GrIMeS di quest’ultima iniziativa sembrano presentarsi come esterni a CasaPound, quando nel sito web di CPI vengono esplicitamente nominati come “Gr.I.Me.S, il gruppo intervento medicina sociale di CasaPound Italia“.

Braccia Tese

Associazione di sostegno e solidarietà verso situazioni di difficoltà o disagio sociale. La denominazione ovviamente gioca sull’equivoco fra solidarismo e saluto romano.
Ha effettuato azioni a Torino e Viterbo, ad esempio consegnando giocattoli negli ospedali pediatrici, ma solo con singole iniziative che non hanno poi avuto alcun seguito nel tempo.

Dopo anni di silenzio il progetto Braccia Tese sembra aver ripreso vitalità, aprendo ad inizio 2019 una nuova cooperativa a Noto (SR) e annunciando nuove attività. La partecipazione al loro primo bando di gara è però fallita.

Impavidi Destini

Associazione che si occupa di disabilità e invalidità.
Promuovono una campagna nazionale di recupero e riuso di ausili per disabili e anziani che però, a vedere quel che loro stessi propagandano, ha raggiunto risultati molto limitati.

La promozione del libro “Il vento sulle braccia” di Claudio Palmulli, atleta disabile e militante di CasaPound, ha impegnato l’associazione e lo stesso Palmulli in varie presentazioni in Italia.

Sportello Sociale Filippo Corridoni

Inaugurato da Simone Di Stefano in piena campagna elettorale durante la corsa a sindaco, ad aprile 2016.
Svolge a Roma attività di “CAF, patronato, sportello legale e comitato elettorale di CasaPound Italia“.
Occasionalmente anche la sede di CasaPound a Roma Ovest offre un servizio simile.

Filippo Corridoni, sindacalista rivoluzionario, lasciò il partito socialista e seguì le orme dell’amico Benito Mussolini verso l’interventismo. Cadde durante la Prima Guerra Mondiale, il regime fascista cambiò in suo onore il nome del paese natale da Pausula a Corridonia, appropriandosi della sua figura ed erigendolo a precursore del fascismo.

Dillo a CasaPound

Sportello di “consulenza gratuita per italiani in difficoltà” su temi fiscali, legali, lavorativi ed abitativi che è stato annunciato nel tempo in varie città italiane. Di fatto si tratta semplicemente del numero telefonico della sede locale di CasaPound o di un suo responsabile.
L’idea iniziale viene lanciata nel 2013 ma in vista delle elezioni europee e amministrative del 2019 ha conosciuto un rilancio.

Nemica Banca

Un servizio ai cittadini per “verificare la legittimità dei mutui, fidi e finanziamenti erogati e/o concessi dagli Istituti di credito, delle cartelle dell’Agenzia delle Entrate“. Risulta essere funzionante dal 2014, ma ad oggi i risultati effettivi sembrano essere poco più che nulli. Riprende il titolo di una canzone degli ZetaZeroAlfa.

Indicativa la citazione da Ezra Pound che campeggia in testa al sito web: «Oggi il nome “democrazia” è rimasto alle usurocrazie, o alle daneistocrazie, se preferite una parola accademicamente corretta, ma forse meno comprensibile, che significa dominio dei prestatori di denaro.»

Società degli Scudi

La Società degli Scudi è stata la milizia ultranazionalista fondata dal poeta giapponese Yukio Mishima, con i cui membri occupò uno dei comandi dell’esercito in un tentativo di ispirare un colpo di stato. L’associazione che si dedica alla raccolta di fondi per sostenere i militanti di CasaPound che incappano in guai con la giustizia prende lo stesso nome.

Le attività sono rese particolarmente necessarie dall’altissimo numero di denunce ed arresti, spesso per episodi di violenza, a cui effettivamente vanno incontro. Il Viminale ha reso noto che fra il 2011 ed il 2015 a carico dei militanti di CasaPound ci sono stati 20 arresti e 359 denunce, numeri molto rilevanti per un’organizzazione che in quegli anni poteva contare su circa 1500-2000 militanti.

Non esistono altre informazioni da parte delle istituzioni ma le aggressioni dei neofascisti vengono monitorate da un gruppo di volontari attraverso le segnalazioni che compaiono sulla stampa nazionale e locale: successivamente al 2015 non c’è stata un’inversione di tendenza e continuano a registrarsi denunce e arresti per CasaPound.


Solidarietà internazionale

Sol.Id. — Solidarité – Identités

Associazione di solidarismo internazionale. Concentra la propria attività sulla questione della popolazione karen, ovvero una minoranza di stanza soprattutto nel territorio della Birmania che da lungo tempo chiede indipendenza e riconoscimento, anche attraverso guerriglia armata.

Spesso Sol.Id. lavora di concerto con l’associazione L’Uomo Libero Onlus e con l’associazione Comunità Solidarista Popoli Onlus. Quest’ultima è nota per un processo per terrorismo internazionale in cui uno dei due fondatori ha patteggiato un anno di reclusione per un traffico di armi e mercenari da collegare alla stessa associazione. I guai giudiziari però riguardano anche direttamente CasaPound, attraverso il vicepresidente Andrea Antonini e Pietro Casasanta, responsabile nazionale de La Salamandra.

Da alcuni anni, attraverso Sol.Id., CasaPound realizza attività e viaggi in favore delle comunità serbe in Kosovo e allaccia rapporti anche con realtà del medio oriente.
L’approccio solidaristico consente a Sol.Id. di venire invitata nelle scuole e nelle istituzioni, permettendo a dirigenti di CasaPound di presentarsi nella veste di volontari.

Fronte Europeo per la Siria (European Solidarity Front for Syria – ESFS)

Associazione europea a sostegno del regime siriano di Bashar al-Assad.
Numerosi gruppi di estrema destra e neonazisti di tutta Europa vedono in al-Assad un baluardo contro l’islamizzazione e hanno costruito relazioni con il governo della Siria, anche attraverso viaggi.

La branca italiana è di fatto egemonizzata da CasaPound, che in più occasioni ha esibito le bandiere del Fronte accanto alle proprie e ha inviato in Siria i propri dirigenti per incontri con esponenti del regime siriano.

Fronte Europeo per lo Yemen

Con un’attività fatta essenzialmente di informazione sui social network, cercando di replicare le modalità del Fronte Europeo per la Siria, CasaPound esprime attenzione per la guerra in Yemen in chiave anti-saudita.

 

 


Cultura

Circolo Futurista

Attivo a Roma dal 23 marzo 2007, anniversario della fondazione dei Fasci di Combattimento, ha sede in via degli Orti di Malabarba e si occupa di realizzare eventi culturali. I promotori si definiscono “eredi del Legionario Romano… Degli Arditi di Fiume… Dei Futuristi Fascisti… Di Tyler Durden…“, dove Tyler Durden è il protagonista del romanzo Fight Club di Chuck Palahniuk.

Curava una rubrica culturale, Il Ballo di Malabarba, su Radio Bandiera Nera, interrottasi nel 2018.
Nel 2009 venne annunciato da Iannone un Festival cinematografico curato dal gruppo Akira, di cui però non si è saputo nient’altro.

È stato sede anche di Artisti per CasaPound, un gruppo di performer di cui però non si hanno più notizie dal 2012.

Akira” è un riferimento al fumetto e ai cartoni animati giapponesi. La cultura dei manga e degli anime compare più volte nei nomi e nei loghi scelti da CasaPound per i propri progetti, in particolare quei prodotti che, arrivati negli anni 80 e 90 in Italia, hanno segnato l’immaginario dei bambini e dei ragazzi di quel periodo, divenendo trasversalmente riconoscibili.

Il Circolo Futurista “aderisce in maniera organica” a CPI e risulta fra le sedi ufficiali di CasaPound Italia.

Teatro Non Conforme Filippo Tommaso Marinetti

Un gruppo di teatro, con sede al Circolo Futurista, ha operato fra il 2008 ed il 2012 proponendo testi di Marinetti, in particolare “8 anime in una bomba“, ed altri.

Gli spettacoli si sono tenuti nello spazio Area 19 — Postazione Nemica, ma anche in teatri esterni a CasaPound e, in almeno un caso, con il patrocinio della Regione Lazio.

IT — Scelte d’Identità

Cultura culinaria, tipicità, filiera corta e promozione di prodotti agroalimentari italiani.
Viene creata a fine 2016 ma non riesce ad avviare effettivamente alcuna attività, probabilmente perché Jacopo Polidori, il responsabile e fondatore, viene arrestato a marzo 2017 per un violento pestaggio.

La sigla IT — Scelte d’Identità è riapparsa quest’anno nell’organizzazione di un evento con stand gastronomici a Roma, è però presto per determinare se questo sia un segno di reale ripresa.

15-18 — Italiani in trincea

Memoria ed eventi culturali sulla Grande Guerra. La Prima Guerra Mondiale fu un asse portante della propaganda con cui il fascismo scalò le istituzioni e CasaPound da sempre dedica particolare attenzione a questo periodo storico. Nel 2015, all’inizio delle celebrazioni del centenario dell’ingresso in guerra da parte dell’Italia, viene pubblicato il libro “Italia risorgi, combatti, vinci! Italiani in trincea” dove viene appunto ripercorso l’impegno di CPI su questo versante.

Per tutto il periodo 2015-2018 si sono susseguite iniziative, in particolar modo nel nord-est, nei luoghi dei principali combattimenti. Le celebrazioni sono iniziate con una manifestazione a Gorizia nel 2015 e si sono concluse a Trieste nel 2018 con una nuova manifestazione nazionale che ha originato contrarietà da parte di istituzioni e società civile.


Comunicazione e attività editoriali

Altaforte edizioni

Altaforte è stato il castello di Bertran de Born, posto da Dante nella bolgia dei seminatori di discordia con gli ultimi versi del canto XXVIII dell’Inferno. Nobile e poeta noto per i componimenti che esaltano la guerra e la battaglia, è stato poi cantato da Ezra Pound nella “Sestina Altaforte”.

Le forti polemiche conclusesi con l’espulsione di Altaforte dal Salone del Libro di Torino hanno portato sotto i riflettori il passato di guai giudiziari di Francesco Polacchi che includono denunce e condanne per fatti di sangue, oltre alla composizione societaria che sorregge la casa editrice.

Oltre a Polacchi vi sono numerosi nomi di dirigenti e militanti di CasaPound nella redazione di Altaforte, come Andrea Antonini, vicepresidente di CasaPound e direttore editoriale della casa editrice. Altri nomi di militanti di CPI coinvolti in Altaforte sono quelli di Marco Clemente, Marco Casasanta e Ludovica Minoli. Il primo libro pubblicato è stato quello di Adriano Scianca, responsabile nazionale cultura di CPI e direttore del Primato Nazionale.

Da più parti, soprattutto da voci vicine all’estrema destra, è stata definita una “piccola casa editrice indipendente”.
Piccola” però cozza fortemente con il fatto che Altaforte abbia già aperto, a neppure un anno e mezzo dalla fondazione, due librerie — a Piacenza e a Bolzano — ed altre sono state annunciate. Inoltre l’aggettivo “indipendente” sorprende che venga usato per una casa editrice in cui sia la proprietà che la redazione sono così vicine ad un partito politico.

Altaforte commercializza anche prodotti editoriali di altre case editrici: AGA, Eclettica, Ferrogallico (pubblica fumetti, fondata e diretta da militanti di Forza Nuova), Idrovolante, Novantico e Passaggio al Bosco (casa editric di Casaggì, comunità militante dell’estrema destra fiorentina, collegata a Fratelli d’Italia).

Si tratta dunque per CasaPound di mostrarsi di nuovo — dopo la prova di forza delle celebrazioni di Acca Larentia del 2018 — e in maniera diversa come formazione egemone dell’area del neofascismo e dell’estrema destra, capace di essere riferimento e traino.

Survival&Reporter

L’ultimo progetto di Polacchi è la rivista di survivalismo Survival&Reporter, che adesso è edita dalla società Sca 2080 srl, la stessa che pubblica Il Primato Nazionale.

Alberto Palladino, fotoreporter e vicepresidente di Sol.Id., è il nuovo responsabile editoriale mentre la social manager è Marta Galimberti, candidata per la Camera dei Deputati con CasaPound alle elezioni del 2018. Direttrice responsabile è Annamaria Gravino, giornalista de Il Secolo d’Italia e socia di Gianluca Iannone per l’Osteria Angelino.

Precedenti attività imprenditoriali ormai concluse di Polacchi hanno a che vedere con tecnologie multimediali ed informatica ed avevano la sede allo stesso indirizzo del Primato Nazionale. Citiamo solo Tech-Media, nella quale era coinvolto direttamente anche Adriano Scianca.

Radio Bandiera Nera

Radio web attiva dal 2007, di fatto il primo strumento comunicativo di CasaPound in grado di raggiungere chiunque.
La programmazione è composta essenzialmente da musica di area, senza però disdegnare anche autori di tutt’altra collocazione politica, intervallata da rassegne stampa, trasmissioni che seguono le attività del partito o da altri approfondimenti.

La realizzazione di contenuti originali viene in parte assegnata alle varie sedi di CPI che curano così vere e proprie rubriche, in alcuni casi hanno conservato notevole continuità nel tempo. Per anni è stato uno strumento molto importante soprattutto dal punto di vista interno, che ha creato coesione, comunicazione fra sedi distanti ed in alcuni casi ha fatto da aggregatore per i primi nuclei di militanti.

In passato c’è stato anche un tentativo di web-tv, chiamata Tortuga TV, aperta nel 2008 e con una vita effettiva brevissima.

Inoltre nel febbraio 2013 c’è stato un vero e proprio endorsement pubblico con tanto di dichiarazione di voto per CasaPound da parte di Fabio Petti, ovvero Dj Toky di Virgin Radio. Insieme al collega Dj Ringo della stessa emittente aveva partecipato ad uno speciale “CasaPound e le elezioni” su Radio Bandiera Nera. Nel 2016 Dj Toky interviene alla festa di CasaPound Bolzano. Simone Di Stefano cita Petti l’anno dopo ma in realtà, oltre a quanto appena scritto, non si hanno notizie di un qualsiasi altro impegno in favore di CPI.

Zentropa

Zentropa è un collettivo che ha prodotto soprattutto grafica, con contributi da tutta Europa e non solo. Ha creato molto materiale (manifesti per eventi, loghi e simboli — incluse molte delle immagini presenti in questo articolo) per CasaPound ed altre realtà dell’estrema destra di varie nazioni. Autori di immagini ironiche e molto distanti dai cliché del neofascismo, hanno dato un contributo importante nella costruzione della comunicazione delle nuove formazioni dell’estrema destra europea.

Zentropa.info era il blog che ne costituiva la facciata pubblica e veniva realizzato in francese, italiano, con qualche intervento anche in inglese e russo, ha vissuto dal 2006 al 2011 su Splinder. Dal 2012 riapre con uno spazio su Tumblr, ad aprile scorso anche questo chiude. L’ultima attività fisica che abbiamo potuto rintracciare è un intervento presso la sede di CasaPound Italia di Isernia da parte dei due membri più attivi, Sébastien Magnificat e Chiara Magnificat, nel marzo di questo anno.

I due Magnificat sono in realtà Sébastien de Boëldieu (fondatore di Zentropa e attualmente responsabile delle relazioni internazionali per CPI) e Chiara Del Fiacco (che commercializza prodotti ispirati da Zentropa).

Zentropa è ispirato al nome della compagnia ferroviaria fittizia che compare nel film Europa di Lars von Trier, che dopo le distruzioni della Seconda Guerra Mondiale riparte con molte difficoltà nel ripristino di una rete transcontinentale e i cui proprietari sono legati ad un’organizzazione nazista clandestina.

Il Primato Nazionale

Testata online dal 2013, “quotidiano sovranista” diretto da Adriano Scianca, responsabile cultura di CasaPound.
Da ottobre 2017 compie il salto verso il cartaceo e compare nelle edicole a cadenza mensile.

Produce vari articoli al giorno e si avvale della collaborazione di alcuni nomi noti, non necessariamente collegati a CasaPound, come il filosofo e personaggio televisivo Diego Fusaro e il giornalista sportivo Paolo Bargiggia.

In passato CasaPound aveva tentato altre strade per la comunicazione cartacea, con lo svecchiamento del mensile L’Occidentale (rilevato da Iannone nel 2004 e ufficialmente attivo fino al 2013, ma il cui sito già si era fermato nel 2010) o la rivista trimestrale Fare Quadrato (dalle alterne vicende, ne abbiamo trovata traccia fino al 2006).

NoReporter

Il blog di Gabriele Adinolfi, ascoltatissima voce in CPI e fondatore del gruppo eversivo Terza Posizione, è fonte di notizie e riflessioni.

Ospita materiale di CasaPound e diffonde la diretta di Radio Bandiera Nera. Oltre all’evidente rapporto privilegiato con la tartaruga frecciata fa da collegamento anche verso altre esperienze variamente riferibili all’ultradestra, ad esempio con l’Uomo Libero Onlus (già vista in relazione a Sol.Id.), l’associazione 2punto11, il sito di informazione francese NovoPress, alla rivista e libreria Orion Libri, l’abbigliamento di marca R.S.I. – Radicato Stile Italico o il Centro Studi Polaris (diretto dallo stesso Adinolfi).

Nessun dolore. Una storia di CasaPound.

Il romanzo di CasaPound, scritto da Domenico Di Tullio e pubblicato da Rizzoli nel 2010.
Narra le vicende di due militanti del Blocco Studentesco e attinge alla diretta esperienza dell’autore, che è avvocato difensore in alcuni dei molti processi in cui sono coinvolti esponenti di CPI.

In passato aveva scritto Centri Sociali di Destra, Occupazioni e Culture Non Conformi (Castelvecchi, 2006), un saggio sulle nuove pratiche dell’estremismo di destra.

Infine vale la pena menzionare l’associazione Restauro Arte Novecento, basata a Brescia e attiva dal 2018. Si occupa di restauro conservativo di opere del ventennio, come lapidi o scritte propagandistiche del regime che occasionalmente riemergono da sotto molte mani di vernice. Per quanto al momento non abbiamo raccolto indicazioni sufficienti per associarla in maniera univoca a CasaPound, il suo promotore è stato candidato alle elezioni del 2018 proprio con CPI.
È da segnalare almeno un’iniziativa congiunta con l’omologa associazione Memento, appartenente al circuito di Lealtà – Azione.


Altre attività commerciali e autofinanziamento

Pivert

Pivert è un marchio di abbigliamento di proprietà di Francesco Polacchi, che fu il primo responsabile nazionale del Blocco Studentesco. Esordiscono ad inizio 2015 con la prima collezione: semiDio, in riferimento al fatto che il picchio (pivert, in francese) sarebbe animale caro agli dei. L’estetica ricercata è per un uomo che “[…] si sporca le mani ma non sopporta la massa, gli standard, le cose di tutti e per tutti. L’uomo Pivert combatte, sul ring o sulla vita non fa differenza.”

CasaPound organizza vendite di prodotti Pivert nelle proprie sedi e con il ricavato finanzia alcune attività, come quelle della Società degli Scudi. Polacchi ha sostenuto che Pivert non ha niente a che vedere con CasaPound ma che vi sia solamente un interesse di carattere estetico dei militanti di CPI nei confronti dei suoi prodotti. La questione è discutibile, visto l’insieme delle attività del patron di Pivert, ma rimane il fatto che Pivert sia una sigla imprescindibile per l’ecosistema della tartaruga frecciata, almeno in senso estetico e quindi comunicativo.

Dal 2018 le linee di abbigliamento vengono affiancate da una linea di calzature, Stolen, formalmente commercializzate dall’azienda appositamente creata Stolen Dreams.

È da sottolineare che Pivert è il più grande partner pubblicitario del Primato Nazionale.

Inoltre nel tempo molti esponenti di CasaPound hanno posato come modelli per i capi Pivert, da ultima Carlotta Chiaraluce, per la festa della mamma 2019.

Pivert possiede 14 punti vendita in Italia, ma i suoi capi si trovano anche in altri negozi. All’estero al momento viene segnalato un solo negozio a Madrid, ma in passato i prodotti Pivert erano disponibili anche presso la boutique di Lione Made in England, collegata all’estrema destra locale.

Da ottobre 2018 Pivert è primo sponsor della squadra maschile di pallanuoto della società Varese Olona Nuoto, che gioca in terza divisione. La squadra è stata ribattezzata Pivert Varese Olona Nuoto, o più semplicemente Pivert VON.

Badabing Shop

Negozio a Roma che vende abbigliamento fortemente connotato dal punto di vista politico, di proprietà di Chiara Del Fiacco, militante storica di CasaPound. Il Badabing Shop risulta fra le sedi ufficiali di CasaPound Italia.

Oltre a prodotti ideati attraverso Zentropa vengono venduti i classici marchi di abbigliamento di riferimento per l’estrema destra europea, come Thor Steinar.

“Badabing” probabilmente deriva da un’espressione italoamericana resa famosa da Il Padrino: “Credi forse di essere nell’esercito, dove gli spari da un miglio? Devi avvicinarti così e — badabing! — gli fai schizzare il cervello sul tuo bel vestito della Ivy League“.

Associazione Culturale I Patrioti Onlus

Cura la campagna di autofinanziamento Io sono un Patriota, che mira a raccogliere fondi per attività culturali. In particolare è stato finanziato in parte il rinnovamento del sito de Il Primato Nazionale e promosso una mostra di disegni.

Inaugurata nel 2017, nonostante le dichiarazioni di progetti ambiziosi pare essersi arenata lo stesso anno.

Isola delle Tartarughe Onlus

Associazione di cui non si conoscono attività pubbliche, ma che in passato è stata usata per raccogliere il 5×1000, sebbene la legislazione italiana vieti questa pratica per partiti e movimenti politici.

La cosa era piuttosto palese: si diffondeva sul loro sito web l’invito a dare il 5×1000 a CasaPound, associando il codice fiscale dell’Isola delle Tartarughe. Dopo che la cosa è stata riportata sulla stampa nazionale, nel 2013, la pratica sembrava essere cessata ma ancora nel 2015 si parla di oltre 41.000 euro incassati all’anno.

Non si ha notizia del fatto che CasaPound abbia risarcito i contribuenti.

Pub

A metà anni 90 Gianluca Iannone apre un pub a Roma, il Cutty Sark. È qui che nel 1997 nascono gli ZetaZeroAlfa e la Comunità Organica di Destino Fahrenheit 451, o F451, ovvero l’organizzazione antesignana di CasaPound. Un pub col nome di un velocissimo veliero, l’ultimo prima dell’epoca delle navi a vapore, e come simbolo Capitan Harlock, il pirata spaziale.

Capitan Harlock, ancora un protagonista di fumetti e cartoni animati, rientra fra gli 88 personaggi che compongono il variegato “pantheon” di riferimento di CPI, i cui nomi sono dipinti a caratteri cubitali nell’ingresso della sede di via Napoleone III.

A seguito di un attentato incendiario si pubblicizza come “il pub più odiato d’Italia”.

Vista l’esperienza del leader di CasaPound i pub divengono naturalmente uno dei primi modi di generare qualche introito per il partito, sebbene quasi sempre si tratti di autofinanziamento, perché di fatto sono nella gran maggioranza dei casi un bancone all’interno delle sedi.

Negli ultimi anni l’attività dei pub, soprattutto se interni alle sedi, è scemata. Fra quelli ancora aperti vi sono un secondo Cutty Sark (Pescara), l’Agarthi (Latina, dal nome del leggendario regno sotterraneo descritto in particolare da René Guenon, anche questo autore figura fra i numi tutelari di CPI) e l’Opicia Pub (Napoli, dall’antico nome della Campania, sulla maglietta autoprodotta dal locale si legge “il pub più odiato di Napoli — The fascist’s choice”).

Librerie

Altra fonte di introito per CasaPound sono le librerie, per quanto anche per le librerie in alcuni casi valga quanto detto per i pub: si tratta di spazi, a volte temporanei, ricavati dentro le sedi.

Fra le esperienze più durevoli ci sono: La Testa di Ferro (Roma, dal nome di un giornale dei legionari fiumani, nel simbolo è rappresentata la scultura in ferro “Dux”, del futurista Thayaht), Uscocchia (Torino, gli uscocchi erano pirati nell’Adriatico del XVI secolo, la denominazione viene ripresa ai tempi dell’occupazione di Fiume da parte di D’Annunzio per indicare un gruppo di legionari che saccheggiavano mercantili allo scopo di finanziare la spedizione), Altaforte (Massa, dal nome della roccaforte francese cantata da Ezra Pound), Il Bargello (Firenze, dal nome del palazzo della milizia cittadina, ma anche una rivista fondata da Alessandro Pavolini), Libreria non conforme Mario Castellacci (Todi, intitolata all’autore di spettacoli del teatro di cabaret “Il Bagaglino”, che in gioventù era stato un milite della Repubblica Sociale Italiana e autore della famosa canzone fascista “Le donne non ci vogliono più bene”) e lo Spazio Librario Antenore (Padova, dal personaggio dell’Iliade, padre di alcuni eroi troiani e mitico fondatore della città di Padova).

Osteria Angelino dal 1899

Si tratta di un ristorante di cui Gianluca Iannone è coproprietario assieme ad un altro estremista di destra, Pierre Simoneau, e che da singola trattoria è divenuta nel tempo una catena di ristoranti internazionale. Tra l’altro Simoneau a sua volta possiede in comproprietà con Sébastien de Boëldieu i due ristoranti Le Carré, nei quartieri Prati e Monti di Roma, gestiti assieme alla compagna di de Boëldieu, quella Chiara Del Fiacco già incontrata come proprietaria del Badabing Shop e protagonista di Zentropa.

Osteria Angelino conta al momento quattro sedi: oltre a quella storica di Roma anche quelle di Malaga, Milano e Lima.

Si tratta di ristoranti con un menu ispirato alla classica cucina romanesca ma di fatto le due sedi italiane sono notoriamente usate da Iannone come luoghi di trattativa politica, con incontri di particolare rilevanza. Si vedano ad esempio quello con Matteo Salvini del 2015, che porterà all’alleanza Lega – CPI per le amministrative di quell’anno, l’inizio della breve collaborazione con Nina Moric del 2017 o le trattative con i responsabili di Lealtà-Azione, sempre del 2017.


Sport, tifo ed escursionismo

La Muvra

Gruppo di escursionismo montano di CasaPound, nasce nel 2009 ad Avezzano (AQ).
Attivo sia in Appennino che sulle Alpi, si dedica anche ad attività di arrampicata e, in maniera molto più saltuaria, alla speleologia.

“Muvra” è il muflone corso. Da notare che in Corsica fra il 1920 ed il 1939 esisteva un giornale chiamato “A Muvra” che sposò l’irredentismo italiano. Il direttore fu arrestato e condannato per collaborazionismo con il regime fascista.

Negli ultimi anni hanno agito in sinergia con “15-18 — Italiani in trincea” per la riscoperta dei luoghi del fronte della Prima Guerra Mondiale, hanno effettuato anche spedizioni all’estero (ad esempio in Albania nel 2016, per onorare Niccolò Giani) e organizzato escursioni assieme ai Lupi delle Vette, gli omologhi di Lealtà – Azione.

A.G.I.R.E.

Scoutismo per bambini e ludoteca, organizzati dalla sede di CasaPound chiamata Fons Perennis, a Roma. Acronimo per “Azione Giovanile d’Integrazione al Ruolo Educativo”. Sul loro logo compare una civetta, animale sacro a Minerva e simbolo di lealtà e saggezza. “Civette” sono anche chiamati i giovani scout di AGIRE e “il canto della civetta” è il nome della trasmissione che Fons Perennis curava su Radio Bandiera Nera.

Hanno recentemente organizzato “Vivi l’Italia” insieme a Fons Perennis e a IT — Scelte d’Identità: uno spazio con stand gastronomici a Maccarese, fuori Roma, presso lo Spazio Libero Agro Romano che ospita anche la nuova sede di Fons Perennis, prima situata nel quartiere Flaminio.

Fiumana Rugby

La squadra di rugby di CasaPound, di stanza a Roma, ha giocato nel campionato nazionale in serie C2 durante le stagioni 2015/2016 e 2016/2017.

Prima di allora aveva giocato essenzialmente durante eventi interni a CasaPound o commemorazioni dell’esodo giuliano dalmata e dei massacri delle foibe, spesso assieme alla squadra sorella, la Dalmata Rugby di Gaeta.

Il logo della Fiumana Rugby include il serpente e le sette stelle simbolo della Reggenza Italiana del Carnaro, ovvero l’effimero stato fondato da Gabriele D’Annunzio nella Dalmazia settentrionale. Anche il motto “Qui contra nos?” ha la medesima origine.

Nel 2017, con un disastroso risultato di classifica, la Fiumana Rugby ha chiuso l’esperienza del campionato nazionale e ha inaugurato la stagione successiva di nuovo a livello amatoriale.

Nel 2009 aveva fatto la sua comparsa una prima squadra di rugby interna a CasaPound, la S.P.Q.R. Rugby Klan, ma ha avuto vita brevissima. Infine, per una singola occasione, nel gennaio 2015, si era formata un’ulteriore squadra di rugby di CPI, la Barbarians CasaPound.

 

Associazione sportiva dilettantistica Pro Appio

Squadra di calcio, di base a Roma, creata nel 2009. Gioca in seconda categoria e vanta una buona integrazione con il tessuto sociale del quartiere, sebbene le parole del presidente invece lascino capire che siamo ben lontani dalla classica idea di calcio popolare.

Il gruppo dei supporter si chiama Viarium Crew (l’Appia antica era detta anche “regina viarium”).

Padroni di casa

Visto il poco spazio di manovra fra gli ultras della Lazio nel 2008 CasaPound ha aggregato i propri militanti e simpatizzanti che seguono la Roma in un gruppo denominato “Padroni di casa“. Anche su quegli spalti però non hanno vita facile.

Nel tempo CasaPound ha stretto contatti forti con altri gruppi del tifo calcistico, a mero titolo di esempio si segnalano: la Banda Thevenot (Lucchese, ufficialmente autoscioltasi nel 2017; il “thevenot” era una bomba a mano di produzione francese usata durante la Prima Guerra Mondiale, arma d’elezione degli Arditi), Santa Pirateria (Tivoli; di nuovo un riferimento agli uscocchi di D’Annunzio) e Io e i miei amici (Arezzo, di cui non siamo riusciti a trovare notizie successive al 2013; dal titolo di una canzone degli ZetaZeroAlfa).

Hockey Club Bolzano Wild

Nel 2009 CasaPound lancia una propria squadra di hockey su ghiaccio a Bolzano. L’annuncio pubblicato dalla pagina Facebook nazionale di CPI non lascia molto all’immaginazione: “Venti amici. Venti gladiatori. Una maschia gioventù dai diciott’anni ai quaranta. Romana volontà, nordico spirito guerriero e animo goliardico e gioioso.
Partecipano al campionato amatoriale regionale con buoni risultati.

Figli di Bolzano — HCB 1933

La squadra di hockey su ghiaccio di Bolzano, fra le più blasonate del panorama italiano — che però dal 2013 gioca nel campionato austriaco — ha fra i suoi gruppi ultras i “Figli di Bolzano”, che ha legami importanti con CasaPound: il leader del gruppo è Andrea Bonazza, il “Capitano”, consigliere comunale e che ultimamente partecipa ad incontri internazionali rappresentando CPI.

Il rapporto con la società però non è idilliaco: all’inizio di quest’anno, fotografandosi accanto ad una raffigurazione di Adolf Hitler, ricordava l’anno di nascita della squadra bolzanina, quel 1933 che sancì la definitiva salita al potere del nazismo in Germania.

Anche fra gli ultras della squadra milanese di hockey su ghiaccio sono documentate vicinanze a CasaPound.

Black Sharks Capitolini

Gli “squali neri” sono stati la squadra di pallanuoto di CasaPound. Attivi dal 2008 raccolgono risultati sportivi di rilievo.

Era attivo anche un gruppo di supporter, la Black Sharks Crew.

Negli ultimi anni il legame con CasaPound si è interrotto.

Il Circuito — Circolo Combattenti CasaPound

Un coordinamento di atleti, anche di caratura internazionale, che praticano sport di combattimento e varie arti marziali.
Oltre ad allenamenti aperti di gruppo organizzano corsi di autodifesa, stage e dimostrazioni sportive in varie parti d’Italia.
Il gruppo dei supporter è L’Angolo Nero.

Negli anni CasaPound ha affisso striscioni di commemorazione nell’anniversario della morte di Primo Carnera, che tipicamente recitano: “29/06/1967 Onore a Primo Carnera campione del mondo in camicia nera“.
Va anche menzionato il tentativo di contribuire ad una rete europea di arti marziali miste con il sito web MMA Europa, attivo dal 2015 al 2017.

Le attività di CasaPound Italia in questo campo hanno come centro nevralgico la palestra Hung Mun di Roma, riferimento sportivo di primo piano a livello nazionale per questo insieme di sport.

Gli eventi che coinvolgono Il Circuito e La Tana delle Tigri hanno spesso avuto la sponsorizzazione di White Rex, un marchio di abbigliamento sportivo strettamente legato alle arti marziali, con un proprio circuito di atleti. Dal loro sito: “White Rex è un’azienda russa di promozione delle arti marziali miste (MMA), abbigliamento aggressivo ed attrezzatura per lo sport che sostiene l’orgoglio pan-europeo e i valori tradizionali. White Rex incoraggia tutti gli europei ad abbracciare lo spirito guerriero dei loro avi e a combattere contro il mondo moderno.” E su Facebook promuove i suoi capi con slogan tipo “Abbigliamento russo di qualità per bianchi“.

White Rex è di proprietà di Denis Nikitin, attivo nelle arti marziali, negli ultras e in generale figura molto conosciuta del mondo neonazista europeo. White Rex, che sponsorizza numerosi eventi che collegano estrema destra e sport di combattimento, aggira i problemi commerciali per le spedizioni in Europa e nel mondo con un magazzino situato in Svizzera, a Lotzwil, fra Berna e Basilea.
Simbolo dell’organizzazione è il “piccolo sole”, antico simbolo slavo analogo alla svastica.

Lo stesso Nikitin in un’intervista al Primato Nazionale chiarisce quale sia l’obiettivo dell’organizzare tornei di MMA in tutta Europa: “durante questi eventi emergono conversazioni su tutti gli argomenti possibili, le persone si avvicinano tra loro e fanno domande sulle situazioni locali e si scambiano opinioni“. Non tanto il torneo in sé, comunque amatoriale, ma la possibilità di scambio e di aggregazione offerti da un evento internazionale del genere; la stessa funzione politica e sociale degli eventi musicali di area.

Palestra sociale La Disperata

Tre piccole palestre che ospitano sport di combattimento in Friuli-Venezia Giulia (Udine, Gorizia e Pordenone).
“La Disperata” era il gruppo di guardie personali di Gabriele D’Annunzio, fondato da Guido Keller, durante l’esperienza dell’Impresa di Fiume. Varie squadre d’azione presero successivamente la stessa denominazione.

Istinto Rapace

Pietro Taricone, ex-concorrente della prima edizione della trasmissione televisiva Il Grande Fratello, si avvicina a CasaPound nel dicembre 2009 e da questo incontro nasce l’idea di Istinto Rapace, ovvero un gruppo di paracadutismo sportivo sotto le insegne della tartaruga frecciata con l’obiettivo di arrivare ad una squadra acrobatica. La collaborazione è però molto breve: Istinto Rapace viene inaugurato il 28 febbraio 2010 a Terni, ma già nel giugno di quell’anno Taricone, per quanto esperto paracadutista, commette un errore fatale durante un lancio.
Questa tragica scomparsa e gli elevati costi, inizialmente ammortizzati da una rateizzazione di cui CasaPound si faceva garante, portano il gruppo ad una rapida chiusura.

Il paracadutismo porta un’altra tragedia a CasaPound: nel 2015 muore durante un’esercitazione militare un militante ascolano, particolarmente attivo ne La Muvra, all’aeroporto di Tassignano (LU).

Diavoli di mare

Nasce nel 2010 a Roma il gruppo immersioni subacquee di CasaPound, ha sede sia a Roma Nord che a Pomezia (RM).
Attivi soprattutto sulla costa tirrenica fra Napoli ed il Monte Argentario, hanno di recente inaugurato un corso sub a Grosseto.

Motoclub Scuderie 7punto1 ASD

Gruppo di motociclismo turistico “eroico”, ufficialmente riconosciuto dalla Federazione Motociclistica Italiana, a sua volta affiliata al CONI.
Dichiarano numerose sezioni in tutta Italia di cui però non siamo riusciti a rintracciare alcuna attività reale recente. Il simbolo riprende dettagli di quello di CasaPound.
Da notare che la Federazione Motociclistica Italiana è entrata ufficialmente nelle Organizzazioni di volontariato della Protezione Civile, eventualmente permettendo un’interessante convergenza fra Scuderie 7punto1 e La Salamandra.

“7punto1” è un riferimento ai centauri, metafora dei motociclisti. Dante Alighieri incontra queste creature metà uomo e metà cavallo nel dodicesimo canto dell’Inferno: settimo cerchio, primo girone.

SportFest

Ogni estate CasaPound organizza una giornata di gare sportive che coinvolgono militanti di tutta Italia in tornei di rugby, calcetto, calcio balilla, sport di combattimento e altre attività. L’edizione del 2018 è stata la nona.


Musica

ZetaZeroAlfa

Un mondo che è finito e un altro che attende di cominciare, nel mezzo un punto zero, il presente in cui agire: è questo, grosso modo, il significato del nome del gruppo di CasaPound. Anzi, è la musica degli ZetaZeroAlfa (o ZZA) che è stata motore aggregativo su cui poi si è costruita CasaPound. Un ruolo di “prima pietra” che è ben presente nella comunità dei militanti.

Se la voce di Gianluca Iannone è poco incisiva, lui stesso canta con lo pseudonimo di Sinevox, questo non toglie nulla alla ritualità con cui si partecipa ai concerti del gruppo. Per i testi ed i temi trattati nelle canzoni rimandiamo alla bibliografia in chiusura, così come per gli aspetti rituali collegati, ad esempio la oramai notissima “cinghiamattanza” (sempre presente al momento giusto, ma decisamente meno mediatizzata negli ultimi anni).

La discografia conta sette album, incluso il live Tantebotte (2005). Inoltre è stato realizzato un DVD di concerti e altro materiale, Ecchetelodicoafare (2007), testimonianza dei concerti all’estero, utili a tessere relazioni anche in chiave politica. Forse vale la pena riportare la spiegazione dei titoli di alcuni album.

Morimondo (2017), esiste un omonimo comune del milanese, il cui nome viene dal francese e sta per “monte che si eleva sopra una palude”, indicando un parallelismo con la visione che gli ZZA hanno di CasaPound.

La Ballata dello Stoccafisso (2007), all’interno dell’album viene riportato un aneddoto in cui si racconta che negli anni antecedenti al regime fascista ad Italo Balbo e ai suoi squadristi venne ingiunto dal prefetto di non portare manganelli in pubblico. La moglie di Balbo allora avrebbe esclamato “meno male, così mi ammorbidite lo stoccafisso sotto sale…“, allungando al marito del pesce duro come pietra, lungo più di un metro e mezzo, con cui continuare la sua fortunata carriera di picchiatore. Quindi “stoccafisso” come sinonimo di “manganello”, che viene ripreso anche per il nome della sede cremonese di CPI.

Il rock degli ZetaZeroAlfa, per quanto fondamentale nella storia e nel presente di CasaPound, non ha di fatto alcun riscontro di pubblico fuori dal giro dei militanti della tartaruga frecciata e dell’estrema destra in generale.

La produzione del materiale degli ZetaZeroAlfa è a cura della Rupe Tarpea Produzioni / Perimetro, che è uno storico punto di riferimento per la musica di area.

Bronson

La seconda band interna a CasaPound inizia a suonare nel 2013 e si sposta sul genere hardcore punk e, al contrario degli ZZA, riesce a far uscire la propria musica dal piccolo mondo dell’estrema destra. Il video del loro pezzo più famoso, Sei solo tu (e la tua crew), ha da poco passato i due milioni di visualizzazioni su YouTube. Sono numeri che, per quanto certamente molto spinti dalla cerchia dei militanti, significano che si è senza dubbio toccato anche un pubblico che va oltre.

Il video, con Davide di Stefano alla regia, è saturo dei simboli e dei luoghi di CPI. L’azione rappresentata nel filmato (attacchinaggio di manifesti, scontri di piazza) e lo stesso testo (“La vita di trincea, soldati di un’idea“) sono un’estetizzazione della militanza all’interno di quella specifica organizzazione: un’evidente operazione di promozione politica attraverso la musica.
La voce dei Bronson è stata per i primi due album Simone Montagna, che è il principale animatore del Comitato FENIX 13.

Il nome è ispirato a Charles Bronson, definito dalla stampa “il più violento prigioniero britannico vivente“.

Drittarcore Crew

L’operazione effettuata con i Bronson è replicata in salsa rap (per l’esattezza, a loro dire, “rap nazionalista”) con la Drittarcore Crew (“fascist rap crew”, da una loro maglietta ufficiale). Non ha di certo gli stessi riscontri, ma comunque Difendi Roma passa le 200 mila visualizzazioni su YouTube con un video, anche questo, ingombro di riferimenti a CPI.

Vi sono numerosi altri gruppi minori che nascono dentro CasaPound o che comunque hanno in CasaPound un riferimento privilegiato. Fra questi vi sono Mai morti (hardcore, Torino; dal nome di una compagnia della Xª MAS), Ribelli d’Indastria (rap, Torino; ancora un riferimento agli anime, il loro nome è anche il titolo di una canzone degli ZZA), Bayonet Assault (hardcore, Novara), No Prisoner (hardcore, Bolzano), Green Arrows (hardcore, Bolzano; le “Frecce Verdi” sono stato un corpo militare italospagnolo che ha combattuto a fianco delle truppe di Francisco Franco), KMVII (rac, Udine, non più in attività), Ultima Frontiera (rac, Trieste, poi Udine; ex KMVII), Bellator (trash metal, Pordenone), Wild Alley (punk, Pordenone), Still Burnin’ Youth(hardcore, Genova, non più in attività), Weekender Offender (rac, Arezzo, non più in attività; autori di una fortunata cover di “Battaglion Toscano”, inno di guerra fascista), Gang Calavera (hardcore, Pistoia, non più in attività), Drizzatorti (hardcore, Viterbo, non più in attività; “drizzatorti” sta per vendicatore, ma forse è da notare come sia stato anche un gruppo di fuoco della Banda della Magliana), Hate For Breakfast (hardcore, Viterbo; ex Drizzatorti), Blind Justice (hardcore, Roma, non più in attività), Horrible Night (rap, Roma, non più in attività), SPQR (hardcore, Roma), Fantasmi Del Passato(hardcore, Lecce) e Taurus RAP (rap, Lecce).
I gruppi citati sono prodotti, oltre che dalla già menzionata Rupe Tarpea Produzioni, anche dalla Black Shirts Records.

Inoltre è da ricordare che CasaPound Bolzano ha gestito dal 2012 al 2013 uno spazio concerti chiamato MAS 250 in località San Giacomo e, almeno fino al 2015, una sala prove chiamata U-Boot 37.

Se la scena musicale dell’estrema destra pullula di piccoli gruppi che quasi mai hanno visibilità al di fuori di quel mondo, questo non ne diminuisce l’importanza in chiave politica. Infatti, se a causa del ridottissimo pubblico che ognuna di esse singolarmente riesce a richiamare ai propri concerti si organizzano sempre eventi in cui partecipano più band, la conseguenza è che esse assolvono anche al ruolo di ambasciatrici in Italia e soprattutto in Europa e permettono di prendere contatti utili in chiave politica. E naturalmente hanno una funzione irrinunciabile nella definizione dell’identità e come elemento aggregativo.

HARD BASS Contro la crisi

Nel 2011 CasaPound cerca di portare anche in Italia il fenomeno delle marce hard bass realizzando, in occasione di una protesta contro la Riforma Gelmini, una manifestazione non autorizzata a Roma.

L’hard bass è un genere musicale che allora conosceva un certo seguito anche nell’Europa occidentale sebbene fosse tipica di ambienti giovanili russi. Fatta propria da vari gruppi neonazisti viene suonata ad alto volume in strada, ballando con maschere sul volto. L’esperimento del 2011 non ha avuto seguito.

Tana delle Tigri

La musica, fondamentale nel mondo dell’estrema destra nella definizione delle identità, nell’aggregazione e per la riconoscibilità, è un altro campo dove nel tempo CasaPound sta cercando di costruire un’egemonia accogliente, così come abbiamo visto per la casa editrice Altaforte.

La Tana delle Tigri è l’evento musicale annuale di CPI, a volte accompagnato da attività sportive e tornei di arti marziali, il cui cartellone è popolato dai gruppi visti poco sopra ma anche da altri gruppi d’area, non necessariamente interni a CasaPound. È diventato, sul livello nazionale, il più grande evento di musica dell’estrema destra. Il motto è “la paura appartiene alle prede”.
Quest’anno va in scena l’11° edizione a Roma. In passato era stata organizzata all’Area 19 — Postazione Nemica ma anche altrove, in genere sempre a Roma.

Il nome “Tana delle Tigri” è di nuovo un riferimento pop preso dal mondo dei fumetti e dei cartoni animati giapponesi, in questo caso l’Uomo Tigre.

Area 19 — Postazione Nemica

Nell’ex stazione ferroviaria di Farneto a Roma, costruita per i mondiali dei calcio di Italia 90 e abbandonata a se stessa dopo un mese di utilizzo. Nell’aprile 2008 CasaPound la occupa per farne una zona concerti e la rende luogo di elezione per molte attività, incluse le feste nazionali e iniziative sportive.

Viene sgomberata nel 2015, ma la Tana delle Tigri di quell’anno trova comunque un altro spazio, pubblico e di fronte al Colosseo, nel Parco di Colle Oppio: una vera e propria rivincita.


Relazioni con l’estero

Nordiska Motståndsrörelsen, Scandinavia

Il Movimento di Resistenza Nordica è un movimento panscandinavo di ispirazione neonazista e nato da ambienti del suprematismo bianco svedese. Henrik Pihlström e Pär Sjögren, figure di spicco del movimento, sono stati in visita quest’anno a CasaPound in occasione delle commemorazioni di Acca Larenzia.

Nordisk Ungdom, Svezia

Il gruppo neonazista “Gioventù Nordica”, fondato nel 2010, importa da CasaPound la dottrina del fascismo sociale. Si sta espandendo anche in altre nazioni scandinave.

Ha aperto un primo centro sociale nei sobborghi di Stoccolma, lo Stacken (“Il formicaio”), dove nel breve periodo della sua esistenza è stato organizzato un pub, conferenze, riunioni politiche, serate di poker e visioni collettive di trasmissioni sportive e musicali.
Allo Stacken sono poi succeduti altri due centri sociali, il Kronan (“La corona”, termine che però colloquialmente indica anche l’esercito svedese) ed infine nel 2016 il Lejonhallen (“La sala dei leoni”), definito “zona per svedesi”, con una biblioteca per i militanti.

Hanno un inno, Tänk (“Pensa”, “Immagina”), dal testo palesemente differenzialista, in stile reggae.

The Vortex Londinium, Regno Unito

Espressione diretta di CasaPound a Londra è un’organizzazione che si rifà nel nome ad un movimento artistico parallelo al futurismo e che nel simbolo ha il volto di Ezra Pound.

Attiva dal 2018 si fa notare nello stesso anno alla processione religiosa più partecipata della comunità italiana del Regno Unito, quella di Nostra Signora del Monte Carmelo, distribuendo materiale propagandistico.
Mentre è recentemente venuta alla luce la loro presenza sempre nel 2018 a commemorazioni ufficiali al cimitero di guerra di Brookwood dove, alla presenza del nostro ambasciatore, i militanti di The Vortex sono stati ufficialmente invitati. La faccenda ha provocato scandalo e una presa di distanza da parte della Commonwealth War Graves Commission. Da notare che i 300 soldati italiani che riposano lì hanno combattuto a fianco degli Alleati e contro il regime mussoliniano.

Zentropa Orient Express, Russia

Un tentativo di aggregazione nato esplicitamente sull’esempio di Zentropa e con l’obiettivo di portare in Russia alcuni aspetti del fascismo italiano. È fortemente ispirata a CasaPound ma rimane un’organizzazione marginale, più un’operazione culturale che di pratica politica sul territorio.

Haus Montag, Germania

A Pirna, poco lontano da Dresda nella regione della Svizzera Sassone, nell’ottobre 2013 nasce Haus Montag, un’esperienza ispirata a CasaPound (CasaMontag è il nome della prima occupazione del gruppo che successivamente sarebbe divenuto CPI, Guy Montag è il protagonista del romanzo Fahrenheit 451; CasaMontag è tuttora occupata, nel tempo il riferimento politico, pur rimanendo nell’ambito dell’estrema destra, è mutato). A differenza di CasaPound non è però un’organizzazione indipendente, ma si inserisce nel partito di estrema destra tedesco NPD (Nationaldemokratische Partei Deutschlands, Partito Nazionaldemocratico di Germania) .

In varie occasioni appartenenti a Haus Montag hanno visitato sedi di CasaPound in Italia e in linea generale riprendono dalla compagine italiana molto dell’immaginario delle modalità autorappresentative, senza però copiarne il modello organizzativo né gli obiettivi, che rimangono interni al NPD.

Der Dritte Weg, Germania

Importanti contatti con Der Dritte Weg (“La Terza Via”, piccolo partito di ispirazione neonazista basato a Bad Dürkheim) sono testimoniati dall’ospitalità ricevuta da uno dei suoi dirigenti, Julian Bender, alle commemorazioni di Acca Larenzia di quest’anno e da una conferenza unitaria tenutasi a Bruxelles lo scorso 30 marzo fra CasaPound, The Vortex, Hogar Social, Bastion Social e appunto Der Dritte Weg.

Bastion Social, Francia

A Lione nel 2017 viene creato da ex appartenenti al GUD (gruppo studentesco attivo soprattutto negli anni 70, che si scioglie appunto per trasformarsi nel Bastion Social) un centro sociale ispirato a CasaPound.

Nel 2018 organizza un campo estivo in Borgogna e si espande rapidamente aprendo sedi in varie città francesi replicando anche occupazioni, come da ultimo il caso dell’Arcadia a Strasburgo. Ad aprile 2019 viene sciolto dal Consiglio dei Ministri per incitamento all’odio, alla discriminazione razziale e alla violenza. Lo scioglimento da parte del governo non arriva inatteso, viste le accuse già a livello locale di antisemitismo e le denunce per aggressioni su base razziale.

La vicinanza a CasaPound si ritrova nelle azioni locali, come pasti caldi per gli indigenti purché siano di “stirpe francese” e soprattutto con il negozio Made in England, già menzionato per essere stato rivenditore di prodotti Pivert e di proprietà del leader del Bastion Social. Seppur non in via diretta si può dire la stessa cosa, sempre nell’ambito dell’abbigliamento, con l’Atelier Parigot a Parigi, anche se il Parigot ha oramai lasciato le sede fisica per vendere esclusivamente online.

Altre iniziative lionesi parallele a quelle di CPI sono l’apertura di un pub, il Pavillon Noir (“Bandiera Nera”, chiuso su pressione dell’opinione pubblica e delle istituzioni a gennaio 2019), e di un’associazione culturale, Atepomaros (fondatore mitico della città di Lione). In particolare Atepomaros continua le proprie attività (escursionismo, sport) anche dopo lo scioglimento del Bastion Social.

Quando Bastion Social diviene la prima occupazione a scopo abitativo di Francia, CasaPound affigge striscioni celebrativi in varie città italiane con su scritto “Alcuni europei non si arrendono“, rendendo fin da subito evidente la loro contiguità, rivendicata con forza: “Lione come Roma e Madrid. Dopo Hogar Social in Spagna, con Bastion Social anche a Lione nasce un’occupazione a scopo abitativo: è la prima in Francia, un’iniziativa che fino a pochi anni fa Oltralpe sarebbe stata inimmaginabile. Ancora una volta la forza dell’esempio ha dimostrato la sua potenza rivoluzionaria: la battaglia ideale che iniziammo nella Capitale quasi 15 anni fa con l’occupazione di via Napoleone III è viva e vegeta e si espande in tutta Europa, e, come sempre, CasaPound è al fianco di chi non si arrende“.
Una dichiarazione che esplicita quanto le relazioni francesi di CasaPound siano particolarmente intense e radicate, alle quali vanno aggiunte le frequentazioni di Gabriele Adinolfi, che ha trascorso appunto in Francia la sua latitanza.

Dissidence Française, Francia

Piccolo gruppo basato a Parigi, il cui riferimento principale nella strategia e nelle idee è CasaPound. Il motto è “Les nôtres avant les autres!” (“I nostri prima degli altri”), che riecheggia il “prima gli italiani”.

Attivi dal 2011 e dall’estetica particolarmente aggressiva in alcune delle foto che hanno diffuso durante i primi anni della loro esistenza hanno più l’aspetto di una squadra di paramilitari. Alle elezioni europee appena trascorse si sono presentati con una Liste de la Reconquête (“Lista della Riconquista”) ottenendo lo 0.02%.

Hogar Social, Spagna

Hogar Social (ovvero “casa sociale”) Madrid è un’occupazione a scopo abitativo ispirata a CasaPound. La prima sede viene occupata a Madrid nel 2014 ed è intitolata a Ramiro Ledesma, personaggio-simbolo del primo fascismo spagnolo.

La leader, Melisa Domínguez Ruiz, ha un breve passato nel raggruppamento giovanile del Movimiento Social Republicano (nel frattempo autoscioltosi nel 2018), la Liga Joven. Giovane e carismatica, contrasta fortemente con gli stereotipi dell’estrema destra, nonostante la svastica tatuata su una gamba.

Hogar Social Madrid è sopravvissuta ad un paio di sgomberi e si distingue nelle attività tipiche già viste in altre formazioni della moderna estrema destra, come le azioni di solidarietà riservate ai soli spagnoli, e, come CasaPound, è caratterizzata da una notevole capacità espansiva: negli anni hanno effettuato occupazioni anche a Saragozza, Granada, Toledo e Barcellona.

Mantengono attiva HS TV, una web-tv (in effetti un canale YouTube), e raccolgono fondi per iniziative solidali tramite crowdfunding. Inoltre condividono con CasaPound una fascinazione per il futurismo.

Nel 2015 CasaPound, in occasione di uno sgombero di HSM, ha affisso in tutta Italia striscioni di solidarietà, poi, nel 2017 ha inviato una rappresentanza ufficiale per una conferenza congiunta.

Casal Tramuntana, Spagna

Centro sociale di estrema destra a Barcellona, inizia le proprie attività a fine 2011 e fin da subito subisce contestazioni da parte del vicinato e di organizzazioni antifasciste. Dopo una vita abbastanza travagliata e un cambio di sede chiude definitivamente nel 2015.

Casal Tramuntana vede in CasaPound Italia un esempio da seguire. Nel 2013, in occasione del decennale per il Foro 753 (altra occupazione di destra a Roma), incontrano i loro omologhi italiani e l’anno dopo Gianluca Iannone ricambia la visita.

Questa trasferta spagnola è anche l’occasione per incontrare, oltre ai sodali di Hogar Social, anche esponenti del Frente Nacional (disciolto nel 1993), Plataforma per Catalunya (nazionalisti spagnoli in Catalogna) e Agropound (un progetto rurale identitario sui Pirenei).

El Galeón, Spagna

Le nuove pratiche dell’estrema destra di cui CasaPound è antesignana sono oramai di ispirazione a svariati gruppi europei. A titolo di esempio riportiamo solamente uno degli ultimi nati: Espacio no Conforme El Galeón, nei pressi di Alicante, attivo da dicembre 2018.

Collegato ad Hogar Social Madrid espone bandiere e manifesti di CasaPound e Blocco Studentesco dentro la propria sede.

Alba Dorata, Grecia

Il partito Lega Popolare – Alba Dorata, l’aggressivo partito di estrema destra greco su posizioni espressamente neonaziste, è stato capace di un eclatante successo elettorale conquistando 18 seggi in parlamento alle elezioni nazionali del 2012. Il successo di Alba Dorata viene fatto dipendere anche da quelle pratiche di sostegno assistenziale “per soli greci” che, fra i primi in Europa, avevano portato avanti.

Nel settembre 2013 la dirigenza di Alba Dorata viene arrestata con accuse gravissime, che includono l’omicidio e l’organizzazione di bande paramilitari con l’obiettivo di un colpo di stato.
Nonostante questo nemmeno due mesi dopo CasaPound e Alba Dorata siglano un gemellaggio nella sede romana di CPI.

Negli anni ci sono stati almeno due tentativi di aprire una branca di Alba Dorata in Italia, da parte di realtà diverse da CasaPound, ma sono state esperienze effimere.

Esiste un’emanazione cipriota di Alba Dorata: ELAM (Ethnikó Laikó Métopo, Fronte Popolare Nazionale).

Ad ulteriore testimonianza della piena integrazione e dei riconoscimenti ricevuti nel network dell’estrema destra europea, va citato il dialogo che CasaPound ha intrapreso con Partido Nacional Renovador, Portugueses Primeiro e Escudo Identitário in Portogallo e con Alternativ Europa in Ungheria.
Infine da sempre più lontano sembra che si guardi all’esperienza di CasaPound se in Ucraina il Battaglione Azov ha aperto una “Casa dei Cosacchi” dove si effettuano lezioni di arti marziali, proiezioni di film ed un laboratorio di tatuaggi. I contatti con ambienti militari e paramilitari ucraini sono stati coltivati nel tempo.

Questa dimensione europea, in posizioni spesso di guida o ispirazione, ha valso l’attenzione anche di grandi quotidiani come Le Monde , El País, o The Guardian.


Conclusioni

Una nota sulla metodologia

Il modello della Galassia Nera è l’oggetto di partenza per buona parte delle ricerche portate avanti in questi anni su Patria Indipendente.

In particolare si nota come con metriche che permettono un’interpretazione gerarchica globale (come ad esempio PageRank) per le formazioni come Forza Nuova e CasaPound, ma soprattutto quest’ultima, le associazioni collaterali siano di gran lunga più importanti delle presenze territoriali ufficiali. Ovvero sembrano emergere naturalmente le priorità strategiche con cui CasaPound si organizza e viene progettata.

Per questa rassegna di organizzazioni, come del resto per tutta la nostra attività, abbiamo utilizzato come fonte primaria l’autorappresentazione pubblica che le formazioni dell’estrema destra fanno di sé. Tutte le affermazioni fatte fin qui possono essere verificate tramite risorse liberamente consultabili e sono state raccolte nel rispetto delle policy delle piattaforme da dove sono state estratte.

Come abbiamo indicato nell’introduzione ci siamo interessati alle interazioni di CasaPound con il proprio ecosistema censendo relazioni non per forza simmetriche, poco importa ad esempio che Pivert abbia nei primi tempi della propria esistenza negato coinvolgimenti diretti con CasaPound, anche minacciando azioni legali: CasaPound ha un evidente e documentabile interesse privilegiato verso Pivert e questo, per il nostro intento rappresentativo, è proprio quello che interessa.

Infine, pur tendendo alla completezza, è inevitabile che vi siano mancanze, soprattutto per quanto riguarda le relazioni con l’estero o quei settori dove i cambiamenti sono più veloci o più difficilmente decifrabili dall’esterno. Per non dire di quelle realtà minori che al momento non abbiamo neppure sfiorato, come gli ambienti delle rievocazioni storiche e quelle del softair.

Se in quanto incluso doveste riscontrare imprecisioni o incompletezze ci sarà di grande aiuto una segnalazione a [email protected]

Un’analisi sintetica

Non è nei nostri intenti andare molto oltre un’esposizione pressoché orizzontale, enciclopedica. Questa ricerca vuole radunare in un solo luogo le associazioni e le esperienze metapolitiche di CasaPound che sono in gran parte documentate anche altrove, ma in maniera frammentaria o selettiva. Sebbene qui, a nostra conoscenza, vengono pubblicate per la prima volta numerose informazioni, anche di rilievo. Fornire di senso e mettere ordine in un insieme di informazioni altrimenti di difficile lettura rimane, più che quella di un’analisi di alto livello, la necessità che puntiamo a soddisfare.

Quando a giugno 2009, ad un anno dall’avvio del progetto indipendente CasaPound Italia, Gianluca Iannone faceva il punto dei traguardi raggiunti parlava di “15 librerie e 20 pub, 8 associazioni sportive, una web radio con 25 redazioni in Italia e 10 all’estero. E poi una web tv, Tortuga tv, che trasmette 24 ore su 24, 10 siti web ufficiali, un mensile, ‘L’Occidentale’, e un trimestrale, ‘Fare quadrato’. […] 150 conferenze organizzate in tutta Italia, la nascita dell’ideodromo, il laboratorio di idee ad alta velocità di Cpi, l’elaborazione del manifesto dell’estremocentroalto e la fondazione di una corrente artistica, il turbodinamismo. A Casapound Italia inoltre fanno riferimento 10 gruppi musicali, una compagnia teatrale, una galleria d’arte e un circolo di cultura cinematografica, ‘Akira’ […]. Sul fronte della scuola, invece, il Blocco studentesco ha conquistato 120 rappresentanti alle superiori e 37mila voti solo a Roma, con una media del 18% dei consensi, mentre in molti atenei è nato il Blocco Universitario.

Pur, come abbiamo visto, con alcune esagerazioni il leader di CasaPound mostrava un orgoglio pienamente giustificato non solo per i numeri, ma soprattutto per la vastità qualitativa — metapolitica — della creatura che aveva pensato e creato con l’aiuto di un ristretto gruppo di dirigenti nazionali ed il lavoro di pochi ma motivati militanti sparsi in tutta Italia.
La strategia di lungo periodo (a partire dal simbolo, la tartaruga: animale senza fretta, corazzato e longevo), la costruzione pervicace di una comunità di cui si sbandierano i numeri ma dove si cerca di curare in primo luogo la formazione e i legami interni, il rinnovamento dei linguaggi senza però mutare radici e obiettivi, la presenza capillare sui territori e soprattutto l’eterogenea attività progettuale fanno di CasaPound una realtà singolare.

CasaPound ha nel tempo collezionato anche fallimenti ed errori, oltre a risultati elettorali nazionali di scarsissima rilevanza e in quei pochi casi in cui è riuscita ad ottenere rappresentanti nelle istituzioni locali i suoi eletti hanno spesso dato prova di impreparazione e irrilevanza. Inoltre la fitta rete di esperienze estere che guardano a CasaPound non ha portato fino ad adesso a una replica del modello originale che sia duratura o minimamente confrontabile per ampiezza. Questo però non deve portare ad una sottovalutazione complessiva del progetto.

D’altro canto la tolleranza che gode buona parte delle organizzazioni dell’estrema destra, incluso situazioni a nostro avviso incomprensibili dal punto di vista della legalità, come la resurrezione di quella Avanguardia Nazionale già sciolta nel 1976, è una vittoria di per sé, che si è prodotta sì grazie all’evoluzione della politica italiana ed europea nel suo complesso, ma soprattutto per il cambio di strategia e linguaggio dei gruppi di questo nuovo neofascismo. In fondo basti pensare che l’ultima delle tre formazioni (Ordine NuovoAvanguardia Nazionale e Fronte Nazionale) di cui lo stato italiano ha imposto lo scioglimento grazie alle leggi Scelba e Mancino ha cessato di esistere non molti anni fa, nel 2000. Ovvero quando Forza Nuova esisteva già da tre anni mentre l’occupazione non conforme romana chiamata CasaMontag sarebbe nata solo due anni dopo. Ancora un anno e gli allora occupanti di CasaMontag avrebbero forzato il portone di un edificio in via Napoleone III, dando inizio alla storia di CasaPound.
Quindi, nonostante la continuità di pratiche politiche che hanno fruttato a dirigenti e militanti centinaia fra denunce, arresti e processi, l’essere riusciti a non incorrere nello scioglimento forzoso è un risultato rilevante, un successo certamente figlio dei tempi, ma a priori non scontato.

La dimensione e la complessità della lista che abbiamo riportato suggerisce la pochezza di un’analisi esclusivamente elettorale della forza di CasaPound. Nonostante sia chiarissimo l’obiettivo di entrare nelle istituzioni dalla porta principale come definitivo mezzo di radicamento e legittimazione, in questi anni recenti è altro che va ascritto fra i suoi risultati: spostando verso terreni politici sempre più estremi la soglia di ciò che è tollerabile in democrazia, apre ad altre forze spazi di manovra e tematiche un tempo inaccettabili.
Anche quelle iniziative politiche locali di matrice nazista e fascista, per quanto puerili e sebbene non abbiano alcun impatto reale immediato, contribuiscono un passo alla volta alla normalizzazione di temi e simboli, sottraendoli allo stigma e rendendoli, anche se estremi e provocatori, comunque fruibili in democrazia. È un’operazione di livello politico superiore rispetto a quella già indagata sul nostalgismo da social network, ma in buona parte analoga.

In Italia questa funzione di contrassegno di confine, di pietra miliare politica (potremmo dire “avanguardia” se nella sostanza ideale non vi fosse invece un continuo volgersi all’indietro) ha anche altri attori, che cercano e realizzano interazioni con partiti ben più grandi e influenti.
Lo slogan della CasaPound dei tempi di Sovranità, a dire il vero rivendicato anche da Borghezio ma velleitariamente registrato da CPI, era proprio quel “prima gli italiani” che è stato ed è uno dei perni della propaganda della Lega di Salvini. Se assessore allo sport di una città delle dimensioni di Monza è un eletto nelle liste di Fratelli d’Italia che all’indomani del successo si premura di precisare che la sua “comunità umana e politica è Lealtà – Azione” (ovvero il gruppo neonazista che si ispira a criminali di guerra e feroci antisemiti), allora è evidente che qualcosa è cambiato. Per non parlare degli ex-naziskin di Progetto Nazionale in posizioni istituzionali a Verona durante l’amministrazione Tosi.

Se c’è un cambio di strategia e linguaggio dai risultati evidenti non si può dire altrettanto degli obiettivi politici, che rimangono inalterati, incluse quelle campagne del tipo “sangue e suolo” care al nazismo storico che trovano adesso libero spazio nel dibattito elettorale.
Lo stesso Iannone afferma “Una delle nostre prime qualità (ritengo) sia stata la capacità di rivoluzionare modelli e simboli della comunicazione […] fermo restando che il patrimonio storico/politico del Ventennio rappresenta per noi un enorme ed attualissimo pozzo da cui attingere.” Se dal punto di vista della comunicazione questo nel 2007, quando viene pubblicato l’intervista da cui è tratto il brano, era ancora un qualcosa che stava accadendo adesso si può dire che le intenzioni si siano pienamente concretizzate.

C’è un’ulteriore nota da fare a proposito di questo ecosistema: di tutte le centinaia di pagine Facebook monitorate appartenenti a CasaPound, una volta suddivise per provincia di appartenenza, si vede come solo in un terzo dei casi la prima fra queste pagine ad inaugurare la presenza territoriale sia la effettiva declinazione locale di CPI. Cioè solo una volta su tre la prima pagina creata su Facebook per una determinata provincia è un qualcosa come “CasaPound Italia Milano”, “CasaPound Italia Napoli”, etc. Quello che accade nella grande maggioranza dei casi è che la prima presenza territoriale mostrata su Facebook è qualcosa di diverso: può essere una libreria, una sezione della Muvra, un primo nucleo del Blocco Studentesco. La pagina con la tartaruga frecciata arriva, ma dopo.

Sia chiaro, non è un modo di nascondersi: appare più come un modo di arrivare su un particolare territorio nella maniera più opportuna, oppure con il tipo di risorse militanti che lì possono essere messe in campo. Naturalmente, pur non essendo un travisamento attivo, una certa utile ambiguità si crea comunque.

Va chiarito inoltre che questa pletora di associazioni non moltiplica il numero di militanti. Di fatto associazioni come La Salamandra e La Muvra o i vari gruppi musicali sono composti dalle stesse persone che cambiano casacca a seconda del tipo di attività che portano avanti in una determinata circostanza.

Crediamo che sia necessario indagare le motivazioni che inducono le formazioni del nuovo neofascismo a praticare questo tipo di organizzazione interna e soprattutto crediamo sia importante indagarne la funzionalità.
Ovviamente c’è, come indicato in apertura una tentata pratica di egemonia culturale, ma ha anche risvolti pratici più immediati. Ad esempio può essere un modo di entrare in relazione con realtà associative non politicizzate altrimenti difficilmente raggiungibili (le organizzazioni di protezione civile con La Salamandra oppure l’AVIS con GrIMeS), può essere un modo più “soft” per interagire con le istituzioni locali, può essere un modo per entrare in contatto con alcune fasce di cittadini senza instaurare fin da subito un dialogo di tipo politico.
Naturalmente funziona anche per avvicinare potenziali nuovi militanti, ma ancor di più è un modo per fare comunità. Un militante può vivere tutte le proprie passioni, anche non politiche, dentro CasaPound: dalla montagna alla motocicletta, dalla birra con gli amici ai più vari interessi culturali e sportivi. Un’appartenenza totalizzante.
Ci pare di intravedere, infine, un “farsi stato”. Ovvero un proporsi come alternativa più o meno completa alle istituzioni repubblicane, in una forma totale e con un carattere assistenziale, cioè con l’approccio del fascismo storico.

In conclusione, se speriamo che queste ricerche siano interessanti e fruibili per qualunque cittadino, il nostro intento è anche quello di offrire una base per ulteriori passi in avanti per chiunque voglia indagare la natura, la storia e le strategie di quelle organizzazioni che costituiscono un pericolo per la salute democratica del nostro Paese.
I molti dettagli qui raccolti indicano alcune direzioni di ricerca e tutti insieme pongono domande sulla sostenibilità futura di un’organizzazione così declinata, se sia compatibile con un’espansione nei numeri e se questa espansione sia poi funzionale all’efficacia di CasaPound Italia.


Bibliografia

Dentro e fuori Casapound. Capire il fascismo del Terzo Millennio
Daniele Di Nunzio, Emanuele Toscano
Armando Editore, 2011, 160p.

Casa Pound Italia: Mussolinis Erben (“CasaPound Italia: gli eredi di Mussolini”, solo in tedesco)
Heiko Koch
Unrast Verlag, 2013, 152p.

Fascisti di un altro millennio? Crisi e partecipazione in CasaPound Italia
Matteo Albanese, Giorgia Bulli, Pietro Castelli Gattinara, Caterina Froio
Bonanno, 2015, 152 p.

Fascisti del terzo millennio. Per un’antropologia di CasaPound (anche in francese, con il titolo “Fascistes du troisième millénaire: Un phénomène italien?”)
Maddalena Gretel Cammelli
Ombre Corte, 2015, 126p.

CasaPound Italia. Fascisti del terzo millennio (qui una nostra recensione)
Elia Rosati
Mimesis, 2018, 238p.

CasaPound. La destra proletaria e la «comunità di lotta»
Francesco Germinario
Asterios, 2018, 157p.

CasaPound Italia: Contemporary extreme right politics (“CasaPound Italia: le politiche dell’estrema destra contemporanea”, solo in inglese, aggiornamento del testo del 2015 degli stessi autori)
Matteo Albanese, Giorgia Bulli, Pietro Castelli Gattinara, Caterina Froio
Routledge, 2019 — di prossima uscita

(*) ripreso da www.patriaindipendente.it; “PATRIA INDIPENDENTE” è lo storico quindicinale dell’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

ALTRE INFO

– In “bottega” abbiamo parlato più volte di Casa Pound (e dintorni); per vedere i nostri post basta andare in «cerca»,

– Segnaliamo che sull’ultimo numero del mensile «Millennium» – in edicola con «Il fatto quotidiano» – c’ è un bel reportage di Andrea Palladino [fra i giornalisti italiani più seri] intitolato «Nelle borgate romane neofascisti in parata (a uso dei media)»

da La Bottega del Barbieri

 
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