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Carte revolving all’attacco anche in Italia

 

 Le carte revolving, una delle cause primarie che ha concorso al tracollo dell’economia americana, cercano di sbarcare anche in Italia promettendo comode rate, ma a che prezzo?

Innanzi tutto bisogna fare un distinguo tra le comuni carte di credito a saldo, ovvero carte che consentono di spendere mensilmente una cifra concordata con la banca o la società che emette la carta stessa e di pagare l’importo a saldo senza interessi. Tale tipologia di carta di credito permette di effettuare comodamente acquisti senza la necessità di contanti e di rimborsare l’ammontare speso mensilmente il 15 del mese successivo direttamente con addebito in conto corrente. In tal modo il cliente ha fino a 45 giorni di credito gratuito sulle proprie spese senza interessi e con un polizza assicurativa gratuita su eventuali usi illeciti della carta da parte di malfattori.

Le carte di credito a saldo sono essenzialmente vantaggiose per chi le utilizza poiché permettono al possessore  di avere un predeterminato credito (quello stabilito con la banca) sempre in tasca e pronto all’uso e di rimborsare le spese del mese in corso il 15 del mese successivo. Le carte di credito a saldo hanno un costo annuale che varia da 15  ai 50 euro ma che spesso può essere annullato spendendo una determinata cifra all’anno (ad esempio 10000 euro per la CartaSì Gold). Le società titolari delle carte guadagnano con piccole commissioni pagate dall’esercente sull’importo dell’acquisto effettuato dal cliente con una carta di Credito, ma anche l’esercente ha il vantaggio di velocizzare le operazioni di cassa e minimizzare gli errori sul resto.

Insomma per le carte di credito a saldo non ci sono inganni o trucchi, sono comode, pratiche e poco costose. Ma che cosa cambia,invece, con le carte di credito con opzione revolving? Qui le cose mutano di parecchio poiché chi emette la carta  consente al cliente di pagare a rate mensili i propri acquisti, cosa che di primo acchito potrebbe sembrare vantaggiosa,  ma questo servizio ha un costo in termini di interessi sulla cifra spesa oltre a quello di una piccola quota per la polizza a protezione del debito. In sostanza mediamente le carte revolving hanno un T.A.E.G (Tasso Annuo Effettivo Globale) del 20% ovvero una percentuale di interessi esorbitante che può rendere la carta revolving lo strumento ideale per il tracollo finanziario del malcapitato utilizzatore.

Quindi se tenete ai vostri risparmi state alla larga da ogni sorta di carta revolving e comprate solo ciò che potete permettervi, magari pagandolo con una carta di credito ma a saldo però. 

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