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 Home page > Tribuna Libera > Caro Monti, le ali estreme da tagliare sono altre

Caro Monti, le ali estreme da tagliare sono altre

 

Il segretario confederale della CGIL, ha risposto alle parole del premier sulle ali estreme da tagliare, dall'assemblea dei lavoratori dell'IDI. L'istituto dermatologico, di proprietà di un ente religioso, su cui sta indagando la magistratura per un buco delle sue casse: casse che sarebbero state svuotate dai vertici dell'azienda.

La CGIL è stata loro accanto, non per manifestare vicinanza o solidarietà, ma per dare sostegno a questi lavoratori che pur non prendendo uno stipendio da mesi, continuano a garantire la continuità del servizio, presentandosi tutti i giorni al lavoro.

Oggi sono loro a pagare il prezzo per questa cattiva gestione: per il piano di riorganizzazione della sanità nel Lazio del commissario Bondi, quello che gestirà anche le candidature del premier Monti, quel posto potrebbero anche perderlo.

Perché il modo più semplice per far rientrare i conti non è fare trasparenza sui conti, cacciare i cattivi amministratori e chiedergli di pagare il conto. Rendere efficiente una struttura sanitaria.
I conti si fanno sulla pelle di chi lavora: sui suoi diritti, sugli stipendi, sui posti da tagliare.

Dottor Monti, è la CGIL un'ala estrema da tagliare, o lo è la malagestione della sanità, nel Lazio come in Lombardia? Le esternalizzazioni, la precarietà, le nomine politiche di manager incompetenti, gli sperperi?
Criticando la CGIL e il suo lavoro, lei sta attaccando anche queste persone. Che meritano rispetto. Un rispetto e un aiuto, proprio in questo momento di crisi. Un momento in cui c'è bisogno di più stato e non di meno stato.
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.5) 4 gennaio 2013 19:46

    Pistolotto >

    Monti inorridisce all’idea che venga tolta l’Imu sulla prima casa.
    Un ammanco di quasi 4 miliardi farebbe saltare i conti.
    Tant’è che, avverte, dopo un solo anno chi governerà “dovrà rimettere l’Imu doppia”.
    Doppia, come è ovvio, per recuperare anche un anno di arretrati.
    Nello stesso tempo, tuttavia, Monti promette che con il 2013 saprà ridurre la pressione fiscale di 1 punto percentuale.

    Ancora.
    Monti, da “progressista”, punta il dito contro i “conservatori” (a destra e sinistra) di “un mondo del lavoro cristallizzato ed iperprotetto rispetto ad altri paesi”. Quali paesi?
    In Germania il tasso di disoccupazione è al 61% del nostro.
    Lo stipendio medio di un operatore dell’industria tedesca sfiora il 180% di quello di un italiano. Senza contare la nostra inflazione più alta del 50%.

    Non basta la “flessibilità” per avere produzioni più “competitive” e per creare più posti di lavoro. Di buoni propositi e di spiegazioni “paludate” trabocca anche un Dossier Arroganza

  • Di (---.---.---.90) 7 gennaio 2013 16:28

    se è tanto efficente quella toscana od emiliana dove a prendersi i succosi appalti dei servizi esternalizzati (pagati con soldi pubblici) sono le coop rosse.....evidentemente più etiche e morali

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