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 Home page > Attualità > Società > Cara Destra, Berlusconi è Belzebù.

Cara Destra, Berlusconi è Belzebù.

Non è più ammissibile che la destra abbia come programma politico la santificazione del pluriPresidente del Consiglio.

E’ forse giunto il momento che la destra cresca, cambi registro, diventi propositiva.
Definire le elezioni libere significa peccare di inguaribile e sospetto ottimismo.

Episodi come l’ipermediatizzazione della spazzatura a Napoli, utilizzata prima per far cadere un governo, poi scomparsa solo dai tg, ma non dalle strade, impone di pesare attentamente le parole.



La disaffezione dei cittadini alla casta è frutto anche di anni di veleni e atteggiamenti impropri esibiti per la maggiore da quel teatrino di serventi del pluriPresidente del Consiglio.

La politica è arte del compromesso, è quindi essenziale che la destra si emancipi da leader che governano a colpi di decreti legge, svilendo il Parlamento.

L’errore di Veltroni è stato esattamente quello, come molti prima di lui, di credere di poter trattare con Berlusconi.

Commenti all'articolo

  • Di ellis (---.---.---.227) 25 febbraio 2009 21:07

    Chi si ricorda di Indro Montanelli?

    Fondatore de “Il Giornale”, anticomunista sfegatato ma coerente nelle sue idee?

    Ha dovuto abbandonare la sua creatura, nel frattempo passata nelle mani del plurinquisito, che voleva trasformare la testata nel suo ufficio stampa.

    All’epoca, con Montanelli, abbandonarono la redazione Marco Travaglio, Peter Gomez ed altri liberi pensatori che avevano compreso anzitempo la deriva qualunquista che si stava concretizzando.

    Già Mussolini lo aveva epurato quando, giovanissimo, dirigeva il rotocalco “Omnibus”.

    Cambiano i personaggi ma non i comportamenti: la censura di stato ha sempre caratterizzato i governi di destra del nostro paese e le cose non cambieranno a breve scadenza.

    Indro Montanelli, uomo di destra, è stato il primo antiberlusconiano.

    Pur non condividendo le idee politiche di Montanelli, lo rimpiangiamo per la sua coerenza e la sua lungimiranza.

    Un saluto

    Elena

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