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Brindisi, i giornalisti e l’attentato: notizie false e ipotesi senza prove

Non riusciamo proprio a dirlo: «Non lo sappiamo». Gli inquirenti brancolano nel buio, appesi a una dinamica inedita di difficile comprensione. Un messaggio della Sacra Corona Unita? Il gesto di un folle? Terrorismo?

Le autorità si sgolano per ribadire che tutte le piste, al momento, sono sul tavolo. Ma la solita cerchia di ‘illuminati’ ha già emesso la sentenza: è una strage di Stato, funzionale a una nuova strategia della tensione. I più si sono limitati a un tweet, a una suggestione velenosa, a un manifesto su Facebook. Come questi:

Altri, invece, non sono riusciti a trattenere la penna. Come Enzo Di Frenna. Che in un post sul sito del Fatto Quotidiano scrive, senza esitazioni: «[...] i mandanti sono da cercare in pezzi deviati dei poteri dello Stato, che da anni hanno stretto un patto con le grandi organizzazioni criminali. Chi ha piazzato le bombe davanti a una scuola lo ha fatto tenendo all’oscuro la Sacra Corona Unita».

L’intento? Fermare il cambiamento, che «in Italia si sta manifestando attraverso i giovani a la Rete». Ecco perché l’omicida ha colpito dei sedicenni: perché «La politica dal basso – che scuote i palazzi del potere – usa Internet».

E «Se tale cambiamento si dovesse propagare sul piano nazionale, l’intreccio politica-mafia sarebbe in pericolo». E allora ecco (ri)spuntare la «Cupola Nera», «composta da massoneria, politica corrotta, pezzi deviati dei servizi segreti e finanza speculativa» e «che da decenni tiene in scacco l’Italia».

Affascinante, per carità. Ma le prove? Nessuna, a parte il fatto che l’attentato si sia compiuto con modalità inedite per la mafia. Che non è una prova. E se avesse cambiato strategia e obiettivi? E se non fosse la mafia, ma nemmeno la «Cupola Nera»? Nessuna risposta.



In compenso, l’ipotesi di Di Frenna trova immediatamente il consenso del candidato sindaco di Milano nelle scorse amministrative, Mattia Calise. Che scrive:

Parole in cui ritorna il mito fondativo del Movimento, cioè quello dei «cittadini informati in Rete» che non si lasciano più ingannare dalla Casta e dai suoi servi, i pennivendoli dei giornali di regime. Peccato che siano proprio alcuni «cittadini informati in Rete» – non ultimi quelli vicini a Grillo – a non avere alcun rispetto per i fatti e parlare a cuor leggero di «strage di Stato». O a concludere: «Oggi è successa una cosa gravissima: è tornata la strategia della tensione».

Sappiamo tutti che la storia d’Italia è piena di depistaggi, stragi senza mandanti o colpevoli, e ipotesi più o meno plausibili sulle deviazioni eversive di parti dello Stato. Ma il passato non dimostra niente su quanto è avvenuto stamane, nemmeno quello recente. E nemmeno se fa ancora male. È una ferita che si riapre a ogni evento inspiegato, ed è l’incapacità endemica di questo Paese di rispettare i fatti e la verità a impedire che, prima o poi, si rimargini.

Così concludiamo un’altra giornata di rabbia e lacrime: con una ragazza data per morta due volte (dalla Gazzetta del Mezzogiorno, prima, e dall’Ansa, poi) che tuttavia a distanza di ore lotta ancora per la vita.

Con il profilo Facebook di una sedicenne uccisa saccheggiato dagli sciacalli delle redazioni online, le foto a comporre grottesche gallerie che mostrano più la nostra incapacità di empatia che un esercizio della professione. E l’ennesima riprova che l’unica strategia che l’Italia non ha mai adottato, e che gli italiani sembrano incapaci di sposare, è quella delle prove.


Ha collaborato Leonardo Bianchi



AUDIOINTERVISTA: Gioacchino Genchi: “Analogie col ’93, ma evitiamo dietrologie. Alle indagini serve pragmatismo”

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.116) 19 maggio 2012 23:33

    "notizie false e ipotesi senza prove"

    Le ipotesi, quando ci sono delle prove, non sono più ipotesi ma FATTI.
    E le notizie false quali sarebbero?
    Ogni giornalista è libero di esporre le sue idee e le sue interpretazioni dei fatti; se si tratta di un giornalista con una certa reputazione verrà ascoltato, in caso contrario non gli verrà dato troppo peso.

    Mi sembra che qui si sia cercato di costruire un articolo "controcorrente" basato sul niente.
    Sarebbe stato meglio se l’autore esponesse le sue idee riguardo l’attentato.

  • Di Sandro kensan (---.---.---.51) 19 maggio 2012 21:43
    Sandro kensan

    Questo il bel articolo di Enzo Di Frenna:

    Brindisi, l’identikit dei mandanti

    Ci sono alcune cose strane che individuo con gli occhi di ex cronista di giudiziaria. Primo: la Sacra Corona Unita non ha interesse che la Puglia sia messa a ferro e fuoco dalle forze dell’ordine, disturbando i traffici di droga, di armi e gli altri interessi criminali del suo business. Quindi non credo sia il mandante. Secondo: l’attentato aveva l’obiettivo di fare notizia nel modo peggiore possibile, facedo una strage di ragazzi nel modo più barbaro. Anche questo, secondo me, non appartiene allo stile della Sacra Corona Unita. La criminalità pugliese ha sempre scelto un basso profilo. Non si hanno notizie di attentati clamorosi – di tale portata – provenienti da tale organizzazione.

    Quindi il mandante va ricercato altrove. Si potrebbe ipotizzare che una tale strage sia nello stile della Mafia. La scuola porta il nome di Falcone, quindi si voleva inviare un messaggio ai vertici dello Stato. Ma anche in questo caso, c’è un’anomalia. Cosa Nostra non ha mai coinvolto i ragazzi in stragi di ampio respiro. L’attentato a Falcone e Borsellino fu eclatante, ma colpì magistrati e poliziotti. Sarebbe quindi una strana novità l’uccisione indiscriminata di ragazzi sedicenni.

    Chi ha colpito sapeva che sarebbero potuti morire decine di studenti. Faceva parte del piano. Ma la Mafia ha obiettivi altrettanto clamorosi per lanciare i suoi messaggi e la sua sfida. Poteva far saltare in aria un tribunale, oppure uccidere un poltico di rilievo nazionale. Avrebbe ottenuto lo stesso risultato di sdegno e altrettanta visibilità. Invece hanno scelto una scuola. I ragazzi. Il cambiamento.

    Oggi il cambiamento in Italia si sta manifestando attraverso i giovani a la Rete. La politica dal basso – che scuote i palazzi del potere – usa Internet. Se tale cambiamento si dovesse propagare sul piano nazionale, l’intreccio politica-mafia sarebbe in pericolo. Quindi i mandanti sono da cercare in pezzi deviati dei poteri dello Stato, che da anni hanno stretto un patto con le grandi organizzazioni criminali. Chi ha piazzato le bombe davanti a una scuola lo ha fatto tenendo all’oscuro la Sacra Corona Unita. È gente spietata che si è infiltrata nel terriorio pugliese. La scelta di usare bombole del gas rende poi difficile rintracciare la provenienza di un eventuale esplosivo. Quindi anonimato assoluto. Tracce zero.

    Ho l’impressione che i mandanti siano i membri di quella Cupola Nera – composta da massoneria, politica corrotta, pezzi deviati dei servizi segreti e finanza speculativa – che da decenni tiene in scacco l’Italia. Il cambiamento sta scuotendo le fondamenta del loro potere. Si sentono minacciati. E quindi loro minacciano. Nel modo più feroce possibile.

    ***

    come non condividere questa opinione? Tra l’altro questo articolo di Di Frenna ha ricevuto molte centinaia di commenti e a parte un manipolo di postatori, quasi tutti i commenti sono positivi.

    Licenza dell’articolo di Enzo CC-by/nc/nd http://www.ilfattoquotidiano.it/201...

  • Di (---.---.---.86) 20 maggio 2012 02:01

    L’unica cosa che è certa è che chi ha scritto l’articolo è contro il movimento 5 stelle e i giornalisti veri, che strano ma vero esistono solo nel Fatto Quotidiano. Continua così. Striscia, forse questo ti porterà in futuro un posto di riguardo nel nuovo PDL che avrà cambiato nome nel frattempo ma che sarà comunque composto da merda.

  • Di (---.---.---.121) 20 maggio 2012 00:30

    un errore dovrebbe rendere l’ipotesi dell’articolo valida? bah!

Commenti all'articolo

  • Di Sandro kensan (---.---.---.51) 19 maggio 2012 21:43
    Sandro kensan

    Questo il bel articolo di Enzo Di Frenna:

    Brindisi, l’identikit dei mandanti

    Ci sono alcune cose strane che individuo con gli occhi di ex cronista di giudiziaria. Primo: la Sacra Corona Unita non ha interesse che la Puglia sia messa a ferro e fuoco dalle forze dell’ordine, disturbando i traffici di droga, di armi e gli altri interessi criminali del suo business. Quindi non credo sia il mandante. Secondo: l’attentato aveva l’obiettivo di fare notizia nel modo peggiore possibile, facedo una strage di ragazzi nel modo più barbaro. Anche questo, secondo me, non appartiene allo stile della Sacra Corona Unita. La criminalità pugliese ha sempre scelto un basso profilo. Non si hanno notizie di attentati clamorosi – di tale portata – provenienti da tale organizzazione.

    Quindi il mandante va ricercato altrove. Si potrebbe ipotizzare che una tale strage sia nello stile della Mafia. La scuola porta il nome di Falcone, quindi si voleva inviare un messaggio ai vertici dello Stato. Ma anche in questo caso, c’è un’anomalia. Cosa Nostra non ha mai coinvolto i ragazzi in stragi di ampio respiro. L’attentato a Falcone e Borsellino fu eclatante, ma colpì magistrati e poliziotti. Sarebbe quindi una strana novità l’uccisione indiscriminata di ragazzi sedicenni.

    Chi ha colpito sapeva che sarebbero potuti morire decine di studenti. Faceva parte del piano. Ma la Mafia ha obiettivi altrettanto clamorosi per lanciare i suoi messaggi e la sua sfida. Poteva far saltare in aria un tribunale, oppure uccidere un poltico di rilievo nazionale. Avrebbe ottenuto lo stesso risultato di sdegno e altrettanta visibilità. Invece hanno scelto una scuola. I ragazzi. Il cambiamento.

    Oggi il cambiamento in Italia si sta manifestando attraverso i giovani a la Rete. La politica dal basso – che scuote i palazzi del potere – usa Internet. Se tale cambiamento si dovesse propagare sul piano nazionale, l’intreccio politica-mafia sarebbe in pericolo. Quindi i mandanti sono da cercare in pezzi deviati dei poteri dello Stato, che da anni hanno stretto un patto con le grandi organizzazioni criminali. Chi ha piazzato le bombe davanti a una scuola lo ha fatto tenendo all’oscuro la Sacra Corona Unita. È gente spietata che si è infiltrata nel terriorio pugliese. La scelta di usare bombole del gas rende poi difficile rintracciare la provenienza di un eventuale esplosivo. Quindi anonimato assoluto. Tracce zero.

    Ho l’impressione che i mandanti siano i membri di quella Cupola Nera – composta da massoneria, politica corrotta, pezzi deviati dei servizi segreti e finanza speculativa – che da decenni tiene in scacco l’Italia. Il cambiamento sta scuotendo le fondamenta del loro potere. Si sentono minacciati. E quindi loro minacciano. Nel modo più feroce possibile.

    ***

    come non condividere questa opinione? Tra l’altro questo articolo di Di Frenna ha ricevuto molte centinaia di commenti e a parte un manipolo di postatori, quasi tutti i commenti sono positivi.

    Licenza dell’articolo di Enzo CC-by/nc/nd http://www.ilfattoquotidiano.it/201...

  • Di (---.---.---.66) 19 maggio 2012 22:52

    a me sembra storia vecchia: in tutta la strategia della tensione, dal gobbo del quarticciolo, portella della ginestra, attentato a aTogliatti, piazza Fontana... sempre gli esecutori erano ben diversi dai mandanti.

    In questo caso è chiaro che gli esecutotri difficilmente sono diversi dalla mafia della sacra corona unita (per una banale questione di controllo del territorio), ma questo non ci dice molto sui mandanti diretti e su quelli lontani.

    Come sempre, ci si capisce qualcosa di più seguendo un’altra pista, sostanzialmente falsa: quella dei depistaggi.

    E’ notevole la prontezza con cui personaggi al di sotto di ogni sospetto hanno cominciato ad inventarsi piste strampalate: ha cominciato D’Alema, che istituzionalmente dovrebbe controllare i ns servizi segreti, ma forse ne è invece il megafono: tutti a negare l’evidenza, e cioè che si tratti di un attentato intimidatorio con un chiarissimo significato simbolico, cioè: guai a chi contrasta la mafia e i poteri oscuri.

    Del resto, la strategia della tensione ha bisogno di essere recepita, almeno a grandi linee: non puo’ permettersi di essere più astrusa che tanto, se no sarebbe inefficace: colpisce una scuola dedicata alla moglie di Falcone, a pochi gg dall’anniversario e dalla marcia di libera contro la mafia. Più chiaro di così!?

    Mentana ha tentato di convincerci che la sacra corona unita usa sempre il tritolo e mai le bombole, che gli islamici sud mediterranei odierebbero le donne e quindi, essendo quella una scuola femminile, e, magari, che le femmine cucinano e che le bombole si usano in cucina...

    I fatti invece sono chiari: la gambizzazione a Genova e la strage di studenti a Brindisi avvengono fra un turno e l’altro di elezioni amministrative che sfiduciano la politica tradizionale. Anche portella della ginestra è avvenuta dopo una vittoria locale della sinistra ma prima e perche’ quella vittoria non venisse confermata a livello di elezioni politiche, anche le prime stragi di stato sono avvenute dopo successi della sinistra e prima di elezioni politiche (che non erano neanche attese. ma sono state anticipate ad hoc)…

    Geristeve

     

  • Di (---.---.---.53) 19 maggio 2012 23:27

    Ciò che ho già scritto corrisponde sempre più a quanto è accaduto.

    Questione politica. I partiti sono affondati e l’unico mezzo per rimetterli in mostra sarebbe qualcosa di eclatante che sposti l’attenzione dalle attuali questioni. Poi un colpevole si troverà, anche se sarà un innocente come già accaduto...

    QUESTA STRAGE PUZZA ...

  • Di (---.---.---.116) 19 maggio 2012 23:33

    "notizie false e ipotesi senza prove"

    Le ipotesi, quando ci sono delle prove, non sono più ipotesi ma FATTI.
    E le notizie false quali sarebbero?
    Ogni giornalista è libero di esporre le sue idee e le sue interpretazioni dei fatti; se si tratta di un giornalista con una certa reputazione verrà ascoltato, in caso contrario non gli verrà dato troppo peso.

    Mi sembra che qui si sia cercato di costruire un articolo "controcorrente" basato sul niente.
    Sarebbe stato meglio se l’autore esponesse le sue idee riguardo l’attentato.

  • Di (---.---.---.126) 19 maggio 2012 23:57

    Non ho elementi per farmi un’idea su Brindisi,so soltanto che da tempo leggo su blog stranieri, di solito ben informati e dentro l’intelligence Usa, che per il 20 maggio ci si poteva aspettare attentati a Londra, Roma, e anche qualcosa di forte in Giappone. Non è stato a Roma, ma comunque in Italia e ben devastante.


    Rosario
  • Di (---.---.---.111) 20 maggio 2012 00:05

    SIAMO TUTTI SCONVOLTI PER CIO CHE E’ SUCCESSO E DA PADRE DI TRE FIGLI L’UNICA COSA CHE MI VIENE DI PENSARE E’ CHE QUELLO CHE E’ SUCCESSO E’ ANCHE UN PO’ COLPA NOSTRA CI SIAMO CROGIOLATI PER ANNI A GUARDARE LA POLITICA INGRASSARE A DISMISURA AFFAMANDOCI E PRIMA O POI SAPEVAMO CHE DOVEVA FINIRE...... MA LA NOSTRA FINE E’ L’INIZIO PER I NOSTRI FIGLI E IL FUTURO CHE GLI ABBIAMO CREATO E’ QUESTO FATTO DI SCUOLE INUTILI SENZA SANITA NO PENSIONI NO LAVORO, DOVRANNO RICONQUISTARSI TUTTO COL SUDORE E COL SANGUE.
    QUANDO ERO PICCOLO RIMASI MOLTO IMPRESSIONATO DA UN FILM DAL TITOLO FRAGOLE E SANGUE E PENSAVO FOSSE UN RICORDO DEL PASSATO ORMAI SCOMPARSO MA ESTATO SOLO INTERROTTO DA UN BREVE SPOT.

  • Di (---.---.---.121) 20 maggio 2012 00:28

    puzza o non puzza.. complotti o non complotti..anche questo articolo spara a destra e a sinistra, nel mucchio..... in italia ancora non abbian capito che è meglio PENSARE prima di parlare....

  • Di (---.---.---.86) 20 maggio 2012 02:01

    L’unica cosa che è certa è che chi ha scritto l’articolo è contro il movimento 5 stelle e i giornalisti veri, che strano ma vero esistono solo nel Fatto Quotidiano. Continua così. Striscia, forse questo ti porterà in futuro un posto di riguardo nel nuovo PDL che avrà cambiato nome nel frattempo ma che sarà comunque composto da merda.

  • Di (---.---.---.198) 20 maggio 2012 02:07

    solo ipotesi dice??

    che motivo avrebbe la sacra corona unita o la mafia a colpire degli innocenti? non penso che siano cosi’ stupidi da volersi attirare l’ira dell’opinione pubblica e ne’ tanto meno gradiranno subire mesi di indagini da parte di forze dell’ordine e inquirenti, a pro di che? la malavita ti elimina se cerchi di metterle i bastoni fra le ruote, vedi falcone e borsellino, non rischierebbe mai e poi mai senza un valido motivo! 
    di terrorismo non si puo’ parlare dal momento che non e’ stato rivendicato niente da parte di nessuno....quindi?? certo il filmato di chi e’ andato fisicamente a preparare le bombe non lo vedremo mai, ma credo che non ci voglia poi tanto a capire come sono andate le cose . 
  • Di (---.---.---.251) 20 maggio 2012 04:48

    SVOLTA NELLE INDAGINI: DUE SOSPETTATI IN QUESTURA. PISTA TERRORISTICA

    La pista imboccata dalla polizia a Brindisi è quella dell’azione terroristica. In queste ore ci sono due persone in questura sottoposte ad interrogatori e verifiche da parte degli investigatori della Digos e della Squadra Mobile. Si tratta di soggetti identificati attraverso le registrazioni di una videocamera di sorveglianza, dei quali si stava approfondendo la posizione. In un caso si tratta di un ex militare di professione, con conoscenze di elettronica, e parenti con rivendita di bombole di Gpl per uso domestico.
    La video camera ha effettuato la registrazione nel cuore della notte, sembra attorno alle 2 del mattino di ieri. Agli interrogatori partecipano i funzionari dello Sco giunti da Roma, ed è troppo presto per dire se i sospettati saranno sottoposti a fermo di polizia giudiziaria. Resta sta stabilire perché sia stato scelto come obiettivo l’Istituto professionale di Stato per i Servizi sociali “Morvillo Falcone”.
    Sempre da fonti ufficiose, si è appreso che il detonatore a timer dell’ordigno fabbricato con bombole di gas propano liquido non era un dispositivo particolarmente sofisticato. La polizia ha effettuato contestualmente all’accompagnamento in questura dei due sospettati estese perquisizioni nei loro domicili e relative pertinenze.
    L’ipotesi dell’attentato di stampo mafioso dunque è venuta completamente a cadere, e nelle prossime ore si saprà di più a proposito delle decisioni del pm della procura di Brindisi che sta seguendo il caso assieme alla Direzione distrettuale antimafia di Lecce, Milto De Nozza.

  • Di (---.---.---.136) 20 maggio 2012 07:20

    Tutto vero, ma anche le tue sono, per il mopmento, ipotesi non suffragate da prove il cui valore quindi è pari a quelle che parlano di stragi di stato.

    A questo punto o tutti stiamo zitti perchè non ci sono prove o a tutti è permesso di dire la propria verità per quanto possa essere ad altri fastidiosa.

  • Di (---.---.---.110) 20 maggio 2012 11:40

    mah! dire che la mafia non ha mai colpito in questa maniera non ha senso. prima del 93 non aveva mai messo una bomba in un museo . è i messaggi lanciati nelle settimane scorse dai provenzano erano piuttosto esplicite .Poi dire che la mafia cerca il consenso sociale e una bufala bella e buona. ho vissuto 30 anni in sicilia , ero a palermo quando ci fu la strage di capaci, e ai funerali ,non è che il consenso a chi compi quelle barbarie fossero al apice del consenso. La mafia intimorisce incute paura ,non cerca approvazioni Poi e giusto essere cauti e che dietro questo vile gesto ci puo essere di tutto anche cose che con la mafia non c’entrano nulla .

  • Di Sabino27 (---.---.---.62) 20 maggio 2012 19:41

    Se ci fossero le prove, non sarebbe più strategia della tensione. La storia insegna, la storia è testimone di tante stragi senza responsabili. Chi come me ha i capelli bianchi trema al solo pensiero che la storia possa ripetersi ancora una volta, chi ha i capelli bianchi vede riaprirsi ferite condannate evidentemente a non rimarginarsi. Rode a chi ha i capelli bianchi come me assistere alla morte e non avere nessun responsabile da sbranare. E’ la perfida logica della strategia della tensione. La voglia di cambiamento evidentemente non è ammessa, non esiste voglia di cambiamento lo dice persino il nostro Presidente della Repubblica, e pertanto lo ribadiscono i media affezionati e dipendenti del potere. Ma quante menzogne dobbiamo ancora sentirci dire prima di renderci conto di quanta mafia è alle leve di comando sostenuta dai poteri finanziari e legittimata dalle istituzioni.
    La parte buona della società non deve aver paura di cambiare, anche perchè peggio di così penso sia difficile si possa stare. Ecco perchè il lavorio della rete diventa fondamentale, l’aggregazione stimolata dalla rete ha l’incredibile capacità di indicare nuovi traguardi e di cominciare finalmente a parlare di legalità e onestà. Melissa è stata ammazzata, i suoi genitori sapranno mai quale perversa idea ha armato la mano del folle assassino?

  • Di paolo (---.---.---.229) 21 maggio 2012 08:31

    Al primo commentatore (xxx.116) . Probbabilmente l’autore intendeva dire "ipotesi senza indizi " .Gli indizi non sono prove ma sono quelli che aprono a delle ipotesi .

    Ma come si fa a criticare un articolo che evidenzia delle esagarazioni mediatiche evidenti e strumentali .
    Anch’io ho subito pensato alla mafia (intesa come criminalità organizzata) ,visto il contesto territoriale ,poi però molte cose non tornano .Aspettiamo e vediamo cosa salta fuori.

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