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Bossi: "Sono ancora il capo". E non esclude il ritorno con Berlusconi

L'era del Senatur è terminata davvero? Bossi in un'intervista risponde che è ancora lui l'anima del partito, intanto tra le tante intercettazioni spunta fuori una conversazione tra la moglie del capo del Carroccio e l'ex tesoriere del partito.

In un'intervista al Fatto Quotidiano, Umberto Bossi cerca di spiegare il futuro della Lega Nord, tra le tante domande fatte, i punti cruciali sono la sua posizione all'interno del partito, lo scandalo che ha colpito i conti e l'ex tesoriere Belsito, infine la possibilità di riscendere in campo vicino a Silvio Berlusconi.

Il Senatur ci tiene a precisare che tutte le decisioni politiche del partito vengono prese con il suo consenso ("Sono ancora il capo") e la sua approvazione, attraverso riunioni che mettono lui e Roberto Maroni (nuovo segretario) sullo stesso piano di potere, ma a dire la verità, da statuto il presidente potrebbe incidere solo sui reclami contro le espulsioni. Parlando di Maroni è diplomatico, ma evidentemente infastidito, gli scappa anche qualche velata allusione allo scandalo che ha colpito la contabilità del partito, potrebbe, suggerisce Bossi, essere una macchinazione dei suoi nemici, che infastiditi dalla sua opposizione a Monti, non avevano altro modo per colpirlo e si chiede perchè se i servizi sapevano tutto, nessuno lo abbia avvertito sui guai che stava combinando Belsito. Poi parla di Berlusconi, dicendo che è stato un valido alleato e che loro due insieme avrebbero fatto sicuramente meglio di Monti, evitando l'Imu ed altre tasse onerose per gli italiani.

Intanto però spuntano fuori, grazie al Sole 24 Ore, alcune intercettazioni di telefonate fatte proprio da Belsito alla moglie di Umberto, Manuela. In una di queste in particolare, l'ex tesoriere del partito, allora sottosegretario al Ministero della semplificazione normativa, spara a zero su tutti i collaboratori di Bossi, definendoli una massa di asini ignoranti, che non riescono a fare nulla di quello che dovrebbero e lamenta che con un team così sia impossibile realizzare le riforme che erano state promesse agli elettori. Non risparmia neanche l'ex Ministro, Calderoli, chiedendosi come sia possibile che una persona del genere sia arrivata così in alto ("Se quello è diventato ministro, io un giorno posso pensare di fare il presidente.").

Non certo una bella figura per un partito che sta cercando di risalire dai suoi minimi storici e che rischia di essere cancellato dal panaroma dellla politica italiana, resta ancora da capire se veramente verrà tenuta, ancora, la tradizionale cerimonia di Pontida e da quale "sponda del fiume" la Lega cercherà appoggio nelle prossime elezioni per risalire gli argini. 

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.56) 11 luglio 2012 10:31

    Bossi si coniuga alla voce"delirio" ,la Lega a quella di "cotti e mangiati" .
    Se in questo paese è rimasto un briciolo di saggezza (ma ho grossi dubbi) ,questa fattispecie di "politici " dovrebbe essere espulsa come si fa con un virus dal computer ,riforrmattando tutto e reinstallando un "sistema politico" ex novo e possibilmente migliore (altri grossi dubbi).

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