• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Boffo si dimette dall’Avvenire

Boffo si dimette dall’Avvenire

Ci voleva il flame fra Veltri e Boffo per farmi leggere l’Avvenire ed il Giornale...ormai la notizia è ampiamente diffusa Boffo si dimette dall’Avvenire...Feltri dice che "sono affari interni alla Chiesa" però ci sono delle cose che proprio non capisco.

Scrive Boffo, "L’attacco smisurato, capzioso, irritualmente feroce che è stato sferrato contro di me dal quotidiano «Il Giornale» guidato da Feltri e Sallusti, e subito spalleggiato da «Libero» e dal «Tempo», non ha alcuna plausibile, ragionevole, civile motivazione: un opaco blocco di potere laicista si è mosso contro chi il potere, come loro lo intendono, non ce l’ha oggi e non l’avrà domani."

Ma questo "opaco blocco di potere" non è lo stesso al quale i Vescovi danno il voto per essere rappresentati? Mr. B non è l’uomo della Provvidenza? Mah...

La lettera di dimissioni continua con questo passo
"Feltri non si illuda, c’è già dietro di lui chi, fregandosi le mani, si sta preparando ad incamerare il risultato di questa insperata operazione" Chi? Che vuol dire? Boh...



Controcorrente penso che Feltri (che non mi è simpatico) abbia avuto tutto il diritto di pubblicare la notizia che aveva e di condurre la campagna che ha condotto...ci lamentiamo di chi vuol imbavagliare l’informazione e poi prima che il Sole sorga rinneghiamo tre volte...

Perchè Boffo non ha ammesso subito quello che doveva ammettere invece di dire enigmaticamente che la verità verrà a galla a tempo debito?

L’avremmo cristianamente perdonato (chi non ha peccato scagli la prima pietra) e probabilmente la clava in mano a Feltri si sarebbe dissolta...mi auguro che personaggi ben più potenti "confessino" i loro peccati e che termini l’assedio all’informazione: ogni riferimento a fatti o persone è, ovviamente, casuale!

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.44) 4 settembre 2009 12:00
    Damiano Mazzotti

    è il caso di chedersi perchè finora non se ne era saputo nulla...

    è chiaro che in Italia esistono delle categorie protette...

    i "diritti dei potenti delle diverse caste" sono gli unici ad essere garantiti...

  • Di GF (---.---.---.103) 4 settembre 2009 12:36

    "Controcorrente penso che Feltri (che non mi è simpatico) abbia avuto tutto il diritto di pubblicare la notizia che aveva e di condurre la campagna che ha condotto"

    Willy, ti dirò che anche io penso abbia fatto il suo "dovere" ma mi sorgono dei dubbi, forse ragionevoli.
    Perché far passare una nota scritta da chissà chi, per una nota della polizia giudiziaria?
    Perché proprio ora?
    Perché proprio dopo la "sculacciata" a mister B?
    Perché in questo modo?
    Cosa voleva intendere Feltri con "cominciamo da..."?
    Ci sono altre bombe? e verso chi?

    Feltri è solo lo strumento del suo Padrone.
    Feltri è solo l’ennesimo burattino nelle mani di Berlusconi.
    E’ lui infatti che l’ha richiamato al Giornale dopo il fallimentare acquisto di "Orzobimbo" Giordano.

    Il compito di un giornalista è dire la verità ASSOLUTA asettica e analizzarla nei fatti e non nelle interpretazioni.
    Feltri così facendo ha voluto portare i suoi (pochi) lettori a pensare di Boffo certe cose che probabilmente non sono vere ma sono state "travisate" ad arte.
    Non credo infatti che la polizia attenzioni qualcuno perché è omosessuale.
    Non posso e non voglio crederci.

    Occhio a dare ragione a questi loschi figuri.

  • Di (---.---.---.134) 4 settembre 2009 14:05

    Il problema vero è il solito atteggiamento protettivo della Chiesa nei confronti del potere ,in abiti ad hoc per suggestionare la povera gente non tenendo minimamente in conto la verità.

  • Di pv21 (---.---.---.63) 4 settembre 2009 17:59

    Al momento l’unico risultato "visibile" è Bossi che discute con Bagnasco a nome della Lega (ovvio) e del governo (Berlusconi con noi può stare tranquillo). Secondo il teorema Feltri solo i "santi" hanno diritto di parola e di penna. Secondo Ghedini è una questione di principio difendere la "virilità" di un Premier. Secondo certe Voci dentro l’eclissi la politica è tutt’altra cosa e serve a ... segui => http://forum.wineuropa.it

  • Di Willy (---.---.---.101) 4 settembre 2009 18:05

    E’ chiaro che Feltri è stato nominato Direttore il 24 Agosto u.s. con un mandato preciso...è chiaro che è uno strumento dell’Editore...però questo non vuol dire che dobbiamo imbavagliarlo...che parli pure e ci confrontiamo in uno scontro anche duro!

  • Di (---.---.---.149) 4 settembre 2009 20:23

    Io mi sono un pò rotto della dietrologia..non mi interessa chi ci sia dietro Feltri nè chi lo mandi avanti, e al limite mi interessa anche poco quello che pensa, quanto alla simpatia lasciamo perdere..
    Ma quanto a pubblicare, se la notizia l’avessi avuta io, avrei pubblicato tutta la vita..
    Se è vero che c’è stato il patteggiamento, perchè Boffo non lo ammette punto ? Invece di quella lettera nel solito stile accuso senza dire, nego senza smentire ?
    Sarebbe però ora che si trovasse il modo, delle norme, per capire in modo chiaro se un’informazione, un fatto, sia reale o no..
    Così un giornalista potrebbe essere reso responsabile se riporta fatti non correttamente o in modo non compiuto, e delle sue opinioni chi se ne frega..Ognuno si tiene le proprie no ?

  • Di Giò (---.---.---.223) 4 settembre 2009 21:01

    E’ uno scontro fra poteri non c’è dubbio, pensate che la potentissima Santa Sede non sapesse Vita morte e miracoli di un signore che per 15 anni non 15 giorni è stato Direttore dei loro Media????

  • Di dd (---.---.---.34) 4 settembre 2009 21:26

    Feltri non aveva abbastanza prove per innescare un polverone così. E poi sarebbero ben altre le notizie nascoste che il Potere ci nasconde. Altro che qualche stronzata di uno stronzo che è stronzo solo per essere dentro un’istituzione come la Chiesa. 
    Grazie Feltri, ora il mondo è un posto migliore....
    Cerchiamo di fare qualcosa di utile invece di sparare quattro non riflessioni senza fondamento.

  • Di Enrico (---.---.---.10) 4 settembre 2009 22:01

    "Ma quanto a pubblicare, se la notizia l’avessi avuta io, avrei pubblicato tutta la vita."

    Feltri invece, per il suo noto ’rigore professionale’, ha tenuto per 4 anni la notizia nel cassetto, pubblicandola poi insieme a documenti falsi in modo da farla risultare il più devastante possibile per il direttore che aveva osato esprimere dubbi e critiche all’operato del capo del governo.....

    Ormai in questo paese chi non si allinea servile ed ubbidiente al potere deve davvero cominciare ad avere paura.....

  • Di (---.---.---.158) 4 settembre 2009 23:20

    Non voto da tempo. Non vedo chi a sx possa dare un calcio a berlusclown. ma se deve farlo cadere lo stato vaticano mi viene quasi voglia di votarlo. è un controsenso, lo so. ma che lo stato del vatcano comandi la politica italiota proprio non mi và

  • Di virginia (---.---.---.53) 5 settembre 2009 10:00

    Ma quando si vuole correggere il lapsus in prima riga: Veltri al posto di Feltri? Se l’informazione vuole essere corretta, deve partire da qui...

    • Di Willy (---.---.---.172) 5 settembre 2009 13:08

      "Molti son gli animali a cui s’ammoglia,
      e più saranno ancora, infin che ‘l veltro
      verrà, che la farà morir con doglia.
      Questi non ciberà terra né peltro,
      ma sapienza, amore e virtute,
      e sua nazion sarà tra feltro e feltro"

      smiley

      ...l’informazione è poesia...

  • Di (---.---.---.36) 6 settembre 2009 11:12

    Si tratta di una campagna ben orchestrata di cui Feltri è non il Veltro ma la testa d’ariete guardate cosa scrive, fra le altre cose Panorama:

    "È il rovesciamento di tutti i ruoli, il caso Boffo. Vittorio Feltri ha mollato il suo vecchio ormeggio garantista e ha pubblicato una delazione personale in cui si mescolano fatti, documenti e suggestioni diffamatorie, perfino anonime. Lo ha fatto per passione immoralista, d’accordo, e trova riparo dietro l’orrore psicologico e morale dell’arcigna campagna diffamatoria del gruppo Espresso.

    Ma perfino il suo cinismo deve aver segretamente tremato di fronte alla prospettiva di colpire sotto la cintola una persona intellettualmente e civilmente integra, un uomo mite e riservato capace di fare bene, anzi benissimo, il difficile mestiere di giornalista di curia e di movimento nell’incasinato mondo cattolico italiano. E chi se ne importa dell’identità o della differenza sessuale di chiunque, ammesso e non concesso che sia un tema del quale vale la pena di discutere.

    Mi spiace per Ezio Mauro e Michele Serra, per il mio prediletto Franco Cordero, per Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky, ma il loro rovesciamento di ruolo è altrettanto cinico, e per di più tinto di grottesco: in odio partigiano a Silvio Berlusconi, che è un babà insicuro e non un feroce caudillo, sono diventati armatissimi e crudelissimi scudieri del Papa, di Bertone, di Bagnasco e dello stesso Dino Boffo, che fino a ieri smerdavano in tutte le battaglie che contano sui rapporti fra religione e politica, tra Chiesa e Stato, fra etica e vita pubblica (perché non ci sono mica solo storie di puttane in Italia, nevvero?). Ora si raccontano e ci raccontano la grande epica della libertà di stampa minacciata, perché gli avvocati del Cav. hanno promosso una sconsiderata azione giudiziaria in sede civile nei loro confronti, chiedendo soldi contro le diffamazioni (e mettendo il vincitore della politica sullo stesso piano dei perdenti dell’editoria e della finanza).

    Si sono di nuovo incattiviti contro chi li ha sconfitti nella caccia al consenso, questa è la verità, e l’unico modo che trovo per continuare a stimarli, persona per persona (e con qualche eccezione), è di pensare che non credono a quello che scrivono.
    «Come Putin» proclama il direttore della Repubblica «Berlusconi è come Putin». Ma ve lo immaginate Vladimir Putin a Casoria, fotografato alla festa della debuttante Noemi in quella folla di simpatici scugnizzi e scugnizze? Vi risultano foto nel bagno del Cremlino, con deliziose ragazze invitate a cena che si pettinano e si ammirano tra i marmi lussuosi, come è avvenuto a Palazzo Grazioli? Pensate sia così facile fotografare e registrare in audio la vita privata del capo della Russia? Cerchiamo di non perdere il senso delle proporzioni, in questa ondata di giornalismo da psicoanalisi immerso in uno sregolamento di tutti i sensi.

    Berlusconi ha condotto vita licenziosa, punto. Ha litigato definitivamente (pare) e disastrosamente con sua moglie, punto. Si è difeso in tv come un baro preso con l’asso nella manica, facendo pessima figura, punto. Ma non ha aggredito nessuno, è lui l’aggredito. Non ha intristito le regole del discorso pubblico e del conflitto politico, come stanno facendo gli estensori anche più raffinati dei mattinali di questura in voga, i mastini del nuovo perbenismo sessuale che ricorrono a tutte le risorse per alzare il livello del fango, e poi si lamentano compunti, chiesastici e perbenino quando la marea, per attrazione, sale.

    Il gruppo Espresso rimane credibile come insieme di giornali laici, di battaglia civile, come organi spesso conformisti e talvolta arroganti della più sgangherata sinistra d’Europa, ma viene da ridere quando fanno i moralizzatori o le guardie svizzere."

  • Di (---.---.---.34) 6 settembre 2009 11:35

    Signori ma il nucleo delle notizie pubblicate da Feltri era note da tempo,

    http://marioadinolfi.ilcannocchiale.it/2005/09/20/pare_che.html

  • Di Complottista (---.---.---.45) 6 settembre 2009 12:01

    E se l’avesse fatto fuori il Vaticano?

  • Di Giò (---.---.---.185) 6 settembre 2009 12:29

    Smettiamola con questa dietrologia!

    L’analisi di Marco Travaglio sul blog di Beppe Grillo mi sembra la più lucida


    "Devo dire: l’unico che, secondo me personalmente, non merita la solidarietà che sta ricevendo in questi giorni è proprio il direttore di Avvenire perché il fatto che abbia patteggiato una pena per aver molestato una tizia che era la compagna di un tizio col quale lui stava – questa è la vicenda come pare sia stata ricostruita dai giudici di Terni – è vero. Questa circostanza è vera, quindi il Giornale ha scritto una cosa vera. Perché, secondo me, il fatto che il Giornale abbia scritto una cosa vera è anche un fatto molto preoccupante e che giustamente ha fatto insorgere molti giornalisti italiani, molti politici italiani, me compreso? Boffo patteggia questa pena pecuniaria, stiamo parlando di un reato bagatellare, adesso forse sarebbe incappato nel reato di stalking con delle pene più alte ma all’epoca se l’è cavata con una multa, credo, di 500 euro perché diceva delle cosacce nel tentativo – questo mi pare di aver capito dalla ricostruzione – di allontanare questa donna da un tipo che interessava a lui. Il fatto preoccupante di questa campagna di Feltri non è il fatto che abbiano scritto la verità o la menzogna, perché hanno scritto il vero, questa sentenza esiste, girava voce che esistesse da diversi mesi, nelle redazioni dei giornali, perché erano arrivate molte lettere anonime. Soprattutto, se quando viene emessa una sentenza i giornali la raccontassero, a quel punto nessuno avrebbe nulla da obiettare: “ieri è stata emessa una sentenza, il Dott. Boffo ha patteggiato”, naturalmente le si da l’importanza che ha. Quando uno patteggia una multa per avere fatto delle telefonate e non è il Presidente della Repubblica è ovvio che la notizia va a finire in una pagina interna di un giornale, non va a finire in prima pagina.
    Perché se poi dovesse succedere al Presidente della Repubblica dove la metti la notizia? Se poi dovesse succedere al Presidente del Consiglio? Ah no giusto, essendo il Giornale se dovesse succedere al Presidente del Consiglio non la metterebbero.
    In ogni caso è chiaro che lo spazio dato alla notizia con il bis a pagina 3, e i tempi cioè anni e anni dopo che questa notizia era uscita dal Tribunale di Terni significa che c’è una gestione della notizia, significa: “io so questa notizia, me la tengo, vediamo come si comporta Boffo. Se Boffo si comporta bene col mio padrone io la notizia non la do, se invece dovesse scrivere anche un solo aggettivo critico nei confronti del mio padrone allora io lo sputtano”. Questa non è informazione, questo è O.P., pecorellismo della peggior specie. Peraltro il povero Pecorelli poi è stato ammazzato perché comunque qualche notizia la pubblicava, e che notizie, ed è morto povero tra l’altro, rispetto a certi figuri che abbiamo oggi in circolazione nel nostro mestiere andrebbe anche un po’ riabilitato."

  • Di Fabio (---.---.---.110) 6 settembre 2009 14:58

    Non mi piace Feltri, né la triade che ruota attorno al Giornale (Feltri-Giordano-Beplpietro), però stavolta mi pare abbia fatto una cosa giusta, mettendo in luce l’ambigua incoerenza dell’italica chiesa e dei suoi discutibili rappresentanti che predicano in un modo e razzolano in un altro.

    • Di Willy (---.---.---.248) 6 settembre 2009 15:02

      L’unica cosa che contesto a Feltri è quella di essere intervenuto fuori tempo...la notizia era nota da tempo ed è stata tenuta nel cassetto per farla saltare fuori al momento giusto...curioso no?

  • Di (---.---.---.86) 6 settembre 2009 18:46

    Ma qualcuno ha pensato che potrebbe essere vera l’ipotesi di Cossiga ovvero che Boffo è un "Santo un po’ sprovveduto?".
    Se questo fosse vero Feltri avrebbe sulla coscienza un galantuomo!

  • Di (---.---.---.181) 6 settembre 2009 21:14

    Notevole DAGOSPIA:

    "MESSORI: "È INDUBBIO CHE LE DIMISSIONI DI BOFFO SIANO ARRIVATE SU INPUT DEL PAPA" - "TUTTA - DICESI TUTTA - L’INFORMAZIONE DELLA CHIESA ITALIANA ERA GESTITA E - CONTROLLATA DA QUESTO SUO UOMO-IMMAGINE, ESPOSTO A OGNI RISCHIO DI RICATTO, - CHE SU DI SÉ AVEVA UN ALTRO UOMO SOLO: IL CARDINALE PRESIDENTE DELLA CEI, RUINI" - LA CENSURA SUL PROCESSO - LA MANCATA QUERELA A FELTRI - IL “BLOCCO LAICISTA” - ("NON È IN ATTO UN REGOLAMENTO DI CONTI TRA CARDINALI: È SOLO LA STRATEGIA DI - LUNGO RESPIRO DI BENEDETTO XVI PER CONTRASTARE IL "FEDERALISMO CLERICALE")"

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares