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 Home page > Attualità > Politica > Boffo, Gesù e la Maddalena

Boffo, Gesù e la Maddalena

Non facciamo nomi ! Limitiamoci ai cognomi, ma per essere sicuri di capirci diciamo che Boffo è l’ex direttore del quotidiano Avvenire, Gesù è il figlio di Dio e la Maddalena si potrebbe con una battuta contestuale definire " la escort dell’anno 0".

E’ curioso pensare che un sottile ragionamento collega questi tre personaggi: siamo nel campo teologico, politico, "gossipparo" ed io, premetto, non ho competenza in nessuno di questi, ma rivendico solo il diritto di esprime una idea che forse sta passando in questi giorni per la testa dei più.

Boffo, per la nota vicenda a sfondo sessuale, del tutto personale, è stato di fatto costretto a dare le dimissioni dal proprio giornale, ma il datore di lavoro è la CEI (Conferenza Episcopale Italiana ) che di fatto, le ha accettate.

In un simile consesso uno si aspetterebbe solidarietà concreta (non solo di facciata) e caso mai, accertate eventuali e reali responsabilità, anche un salutifero e cristiano perdono. Niente di tutto questo …e la storia si ripete.

Vi ricordate la spinosa vicenda di Gesù accusato dai Farisei di avere passato la notte con la Maddalena?

Stessa storia, che si ripete da secoli, i buoni sentimenti scritti solo nei testi teologici, ma le applicazioni sono spesso latitanti e poco spontanee.

Commenti all'articolo

  • Di ELDOMO (---.---.---.151) 18 settembre 2009 12:12
    ELDOMO
    Non esiste in nessun Vangelo sia ufficiale che apocrifo questa asserzione da lei citata:
    "Gesù accusato dai Farisei di avere passato la notte con la Maddalena?"
    Pertanto per evitare conusione nei credenti e non lei Signor Mauro Guidi è pregato a citate
    questa fantomatica fonte.
    Le ricordo che sono uno studioso biblista.
    Eldomo
  • Di ELDOMO (---.---.---.151) 18 settembre 2009 12:16
    ELDOMO
    Non esiste in nessun Vangelo sia ufficiale che apocrifo questa asserzione da lei citata:
    "Gesù accusato dai Farisei di avere passato la notte con la Maddalena?"
    Pertanto per evitare conusione nei credenti e non lei Signor Mauro Guidi è pregato a citate
    questa fantomatica fonte.
    Le ricordo che sono uno studioso biblista.
    Eldomo

    Oggi la chiesa ricorda il ruolo delle pie donne:

    VANGELO (Lc 8,1-3)
    C’erano con lui alcune donne che lo assistevano con i loro beni.
    + Dal Vangelo secondo Luca
    In quel tempo, Gesù se ne andava per le città e i villaggi, predicando e
    annunziando la buona novella del regno di Dio.
    C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti
    cattivi e da infermità: Maria di Magdala, dalla quale erano usciti sette
    demoni, Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte
    altre, che li assistevano con i loro beni.
    Parola del Signore.
    OMELIA
    "Il cristiano, testimone della risurrezione": ecco il titolo che potremmo
    dare a questo breve brano di Luca. La risurrezione è infatti la vita di
    Dio nel cuore dell’uomo, che lo deve portare alla sua completa
    trasformazione, fino al giorno in cui i nostri corpi diverranno simili al
    suo, come dice san Paolo. Ma questo passaggio alla vita di Dio nell’uomo
    è già operante in noi. Gesù per le strade di paesi e città annuncia il
    lieto messaggio del regno di Dio nel cuore dell’uomo. E, rischiando di
    provocare sorpresa, non esita a farsi accompagnare da donne, e
    precisamente da donne che erano state guarite dal peccato. Le avevano
    viste possedute da spiriti malvagi; ecco che Cristo le ha ormai liberate.
    Così partecipano ora alla vita di libertà e di gioia in Cristo, vita che
    Cristo può estendere a chiunque si unisca a lui nella fede e nell’amore.
    Queste donne sono già testimoni della risurrezione, della vita nuova.
    Testimoniano che la parola di Gesù è una realtà, che il regno è già
    presente, che è possibile all’uomo.
    Io le vedo risplendere della gioia che Dio pone nel cuore dell’uomo quando
    lo fa vivere della sua vita. Accompagnare Gesù Cristo, testimoniare la sua
    parola di vita, grazie alla gioia dell’uomo liberato, che ognuno di noi
    è.


    http://www.verbumweb.net/it/sml/processmail.php
     
     
    Meditazione del giorno

    Giovanni Paolo II
    Mulieris Dignitatem, § 16

    « C’erano con lui i Dodici e alcune donne »

    Sin dall’inizio della missione di Cristo la donna mostra verso di Lui
    e verso il suo mistero una speciale sensibilità che corrisponde ad una
    caratteristica della sua femminilità. Occorre dire, inoltre, che ciò trova
    particolare conferma in relazione al mistero pasquale, non solo al momento
    della croce, ma anche all’alba della risurrezione. Le donne sono le prime
    presso la tomba. Sono le prime a trovarla vuota. Sono le prime ad udire :
    «Non è qui. È risorto, come aveva detto» (Mt 28,6). Sono le prime a
    stringergli i piedi (Mt 28,9). Sono anche chiamate per prime ad annunciare
    questa verità agli apostoli (Mt 28,1-10 ; Lc 24,8-11).

    Il Vangelo di Giovanni (vedi anche Mc 16,9) mette in rilievo il ruolo
    particolare di Maria di Magdala. E’ la prima ad incontrare il Cristo
    risorto... Per questo essa venne anche chiamata «la apostola degli
    apostoli». Maria di Magdala fu la testimone oculare del Cristo risorto
    prima degli apostoli e, per tale ragione, fu anche la prima a rendergli
    testimonianza davanti agli apostoli.

    Questo evento, in un certo senso, corona tutto ciò che è stato detto
    in precedenza sull’affidamento delle verità divine da parte di Cristo alle
    donne, al pari degli uomini. Si può dire che in questo modo si sono
    compiute le parole del Profeta : «Io effonderò il mio spirito sopra ogni
    uomo, e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie» (Gl 3,1). Nel
    cinquantesimo giorno dopo la risurrezione di Cristo, queste parole trovano
    ancora una volta conferma nel cenacolo di Gerusalemme, durante la discesa
    dello Spirito Santo, il Paraclito (At 2,17).

    Quanto è stato detto finora circa l’atteggiamento di Cristo nei
    riguardi delle donne conferma e chiarisce nello Spirito Santo la verità
    sulla eguaglianza dei due – uomo e donna.



    VANGELO DEL GIORNO / EAQ
    4, Quai Koch
    F-67000 STRASBOURG

    Perché mettere fango dove c’è virtù e santità ?
  • Di ELDOMO (---.---.---.120) 19 settembre 2009 11:02
    ELDOMO

    In questi ultimi anni circolano molte notizie false su Gesù e Maria Maddalena,
    in rete però ci sono anche le notizie vere e storiche, ecco un ottimo silto scientifico:

     

    Maria Maddalena e il codice da Vinci

     

    http://www.christianismus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=91


    Ed ecco anche qualche chiarimento.


     

    Storia di Maria Maddalena Tratto da Diva e donna n.21, diretto da Silvana Giacobini - Cairo Editore, pp.62-66 30 maggio 2006

    Meretrice pentita e redenta, seguace di Gesù e poi Santa secondo la tradizione cristiana e recentemente, secondo le controverse teorie di Dan Brown che tanto clamore hanno provocato in ambito cristiano e tra le gerarchie ecclesiastiche, sposa di Cristo col quale avrebbe generato una figlia (Sarah) di Sang Real - sangue reale in lingua francese, vero significato di "Sacro Graal" - e infine capostipite della stirpe dei Merovingi: chi era in realtà Maria Maddalena?

    I Vangeli ne parlano in maniera sfuggente. Purtroppo una buona dose di confusione su di lei e sul suo vero ruolo pare sia stata introdotta non dalla Chiesa delle origini ma bensì più tardi, quando, intorno al 590 d.C., Papa Gregorio Magno dichiarò: "Crediamo che questa donna che Luca chiama peccatrice e che Giovanni chiama Maria, sia quella Maria dalla quale - afferma Marco - furono cacciati sette demoni". Si trattava di un’ipotesi personale, non di una certezza, la quale offriva alla Chiesa una forte motivazione per esaltare il gesto di una donna che, resasi conto del proprio peccato, ottenne dal misericordioso figlio di Dio il perdono.

    Quanto contenuto nei Vangeli rinvenuti nel I secolo e narrato separatamente da Luca, Marco, Matteo e Giovanni, menziona la Maddalena come pia seguace di Gesù, dal quale era stata liberata da sette demoni; la ripropone sul Calvario e alla sepoltura, testimone della sparizione del corpo fisico di Gesù e privilegiata dall’incontro del Risorto, il quale le affida il compito dell’annuncio del Suo ritorno ai discepoli. Gli evangelisti la citano come facente parte del gruppo di donne che seguiva il Maestro; ma i ruoli che le sono stati attribuiti dalla tradizione successiva sarebbero in realtà riconducibili a due o tre donne diverse, in un’epoca e in un contesto geografico nel quale molte donne portavano il nome di Maria (come la stessa madre di Gesù) e venivano distinte tramite la menzione della provenienza o della parentela. Nel suo caso si tratta di Maria della città di Magdala. A posteriori sbrigativamente identificata con una meretrice probabilmente anche a causa del fatto che era stata liberata da sette demoni, non sarebbe nemmeno stata protagonista dei due episodi evangelici di unzione dei piedi del Signore: il primo compiuto dalla vera meretrice, che ottiene la remissione dei peccati bagnandoli con le proprie lacrime, ungendoli di olio profumato e poi asciugandoli coi lunghi capelli; il secondo invece compiuto da Maria di Betania, sorella di Marta e di Lazzaro.

    Dopo aver recato l’annuncio "Ho visto il Signore", Maria di Magdala svanisce dal quarto Vangelo e dal Nuovo Testamento.

    Secondo gli studiosi non vi fu mai, nei primi secoli, l’intenzione di screditare la figura della Maddalena e della sua santità; anche la tardiva ipotesi di accostamento alla meretrice compiuta da Papa Gregorio Magno serviva più che altro ad esaltare lo stato di grazia derivato dal pentimento che le consentì il privilegio di essere la prima testimone alla Resurrezione.

    Si deve all’insigne umanista e filosofo francese Jacques Lefèvres d’Étaples (meglio conosciuto come Faber Stapulensis, circa 1450-1536), uomo dal temperamento profondamente religioso, il primo organico tentativo di rimettere in discussione il problema dell’identità di Maddalena, di Maria di Betania e della peccatrice come figure distinte, innescando la polemica tra studiosi nota come "questione delle tre Marie".

    La "leggenda" dello sbarco nella Francia meridionale della Maddalena e di altre due Marie, episodio che avrebbe dato il nome al piccolo villaggio provenzale Les Saintes Maries de la Mer, cominciò invece a circolare nel IX secolo. Per motivi più prosaici che spirituali, i benedettini dell’Abbazia di Vézelay in Borgona iniziarono ad asserire di custodire il corpo della Santa, allo scopo di ravvivarne il culto e di promuovere così i pellegrinaggi. Nel 1265-67 i monaci nella basilica ormai ribattezzata col nome della Santa organizzarono l’ostensione e la traslazione dei presunti resti della Maddalena, facendo fiorire tutta una letteratura agiografica relativa alla Maddalena e al lancio del suo culto religioso in Francia e in Italia. Ma di lei come sposa di Gesù nessun accenno venne mai fatto se non dalla fine dell’ottocento.

    Approfittando della recentissima uscita del volume curato da Mariano Tomatis Dietro il Codice Da Vinci - Antologia critica nella collana "I quaderni del Cicap" n.7, abbiamo intervistato Andrea Nicolotti, il quale nel libro ha trattato la figura della Maddalena in maniera esaustiva. Andrea Nicolotti, laureato in letteratura cristiana antica e dottore di ricerca in storia, è anche curatore del sito www.christianismus.it.

    Professor Nicolotti, oltre ai vari svarioni storici compiuti da Dan Brown, pare che, come da lei indicato, il rapporto tra Gesù e la Maddalena ricavato dal Vangelo di Filippo sia in realtà poco conciliabile con la sua autentica dottrina.

    "La lettura di qualche isolato passo, estrapolato dal contesto, non permette al lettore di farsi un’idea adeguata delle caratteristiche di quel testo. Si tratta di un’antologia di passi tratti da sermoni, catechesi, o scritti dei seguaci di Valentino, uno gnostico nato in Egitto attorno all’anno 100 d.C. Una prima stesura del testo avvenne probabilmente in Siria, tra il II ed il III secolo, in greco; ma del Vangelo di Filippo ci rimane solo una traduzione in copto che risale al IV secolo. Lo gnosticismo di Valentino si caratterizzava tra l’altro per un infinito disprezzo del mondo creato, elemento che generalmente si esplicitava in un’assoluta condanna della fisicità e nel rifiuto della riproduzione e della sessualità, intesa come impurità. Il Gesù del Vangelo di Filippo non è un Gesù più "umano" di quello dei quattro Vangeli della tradizione, come Brown sembra ritenere: è invece un uomo apparente, un essere fondamentalmente spirituale. Non è certamente una figura che desideri sposarsi e dare origine ad una discendenza di carne "

    La frase riferita alla Maddalena "Cristo l’amava più di tutti gli altri discepoli e soleva baciarla spesso sulla bocca", contenuta in quelli che Teabing - il personaggio che nel romanzo impersona lo storico che conosce tutti i retroscena del sacro Graal e delle sue origini - designa come "Rotoli di Nag Hammadi" (in realtà codici in pelle a forma di libro, non papiri arrotolati), ritrovati intorno al 1945 - non sarebbe leggibile, così come non si parlerebbe mai di una "moglie" di Gesù.

    "La pagina del manoscritto in cui si dice che Gesù baciava la Maddalena è in parte illeggibile; secondo alcuni studiosi avrebbe potuto esserci scritto "baciare sulla bocca", secondo altri qualcos’altro ("sulla guancia" o "sulla fronte", ad esempio). In ogni caso, il bacio sulla bocca in quel contesto culturale non era un segno di amore carnale, ma un bacio rituale e spirituale che gli Gnostici si scambiavano tra loro. È per questo che in altri testi affini Gesù e la Maddalena baciano gli altri apostoli, indifferentemente. Secondo l’autore del romanzo, poi, il fatto che la Maddalena sia detta "compagna" di Gesù significa, "come ogni esperto di aramaico potrà spiegare", che ne era la moglie. Ma Brown non sa che l’aramaico c’entra col copto ed il greco come l’italiano col cinese, e che il termine koinonos va preferibilmente tradotto "compagna, amica, socia, compartecipe". Per indicare la moglie, il Vangelo di Filippo usa una parola diversa (shime)".

    La tesi secondo cui Sacro Graal sarebbe in realtà il Sang Real, nel libro viene rafforzata dall’ipotesi che la stirpe reale avrebbe un’origine non solo paterna - cioè Gesù Cristo della stirpe di Davide discendente di Salomone, re dei giudei - ma anche materna, in quanto Maria Maddalena proveniva dalla Casa di Beniamino. Cosa può dirci in proposito?

    "La provenienza dalla Casa di Beniamino è completamente inventata, e non compare in nessuna fonte antica, né canonica né apocrifa"

    Un’ultima domanda: la Maddalena non sarebbe mai giunta in Provenza, e la tradizione più antica la collocherebbe in tutt’altri luoghi, negli ultimi anni della sua vita.

    "Prima del secolo X non vi è traccia alcuna di qualche luogo di culto in occidente dedicato alla Maddalena. La tradizione più antica riteneva che il corpo della santa fosse stato conservato prima a Efeso, poi a Costantinopoli; proprio a Efeso, si credeva, la Maddalena aveva terminato la sua esistenza terrena, vivendo accanto a Maria e a Giovanni.

    Per quanto riguarda le successive leggende nate sulla figura della Maddalena chiediamo lumi a Mario Arturo Iannaccone, studioso di Nuovi Movimenti Religiosi e mitologie moderne, autore di numerosi testi tra i quali la partecipazione al già citato quaderno del Cicap.

    Dottor Iannaccone, lei sta lavorando ad un libro dedicato alla figura moderna di Maria Maddalena. Conterrà qualcosa di utile per comprendere il successo del Codice da Vinci?

    "Ne sono certo. Ho studiato il femminismo neopagano, detto anche "spiritualità della dea", di cui il Codice è una specie di manifesto e la Maddalena una specie di figura-chiave. Il libro s’intitolerà Maria Maddalena e la dea dell’ombra e uscirà a breve".

    Quando nasce questa idea della Maddalena sposa di Gesù?

    "In pratica, nasce nella "controcultura" parigina di fine Ottocento formata da artisti contestatori, spesso impegnati nell’occultismo, che volevano scuotere le convenzioni. Per esempio, nel 1888 fu rappresentata a Parigi l’opera L’amante du Christ scritta da Darzens e l’amante era naturalmente la Maddalena".

    Perché la Maddalena?

    "E’ una figura chiave. La più vicina a Gesù. Dunque, "aggiustare" lo status della Maddalena significava, per riflesso, "aggiustare" anche la figura di Gesù. Nel 1896 fu pubblicato il Vangelo di Maria (Maddalena), un apocrifo importante che rafforzò il femminismo. Nei quadri, nei romanzi, la Maddalena divenne una femme fatale. Lawrence, autore de L’amante di Lady Chatterley, scrisse un racconto sulla Maddalena e Gesù intitolato Il risorto, pieno di doppi sensi."

    Brown paragona la coppa del Graal al grembo della Maddalena. Possibile che questo paragone non sia mai affiorato prima?

    "No, è idea moderna con una precisa origine Fu elaborata dalla più celebre società magica dei primi del Novecento, l’Alba Dorata, che aveva sedi a Parigi e Londra. Ben frequentata, molto chic, le sue dottrine s’ispiravano alla gnosi. Sosteneva che ogni aspetto maschile andava bilanciato con uno femminile, il "femminino sacro". Gli adepti inventarono meditazioni collegando la femminità al Graal dove appare un’Iside che dice "Io sono la coppa del Graal, io porto il sangue regale"."

    E gli studiosi del cristianesimo antico, i biblisti, che ruolo hanno avuto?

    "Sono arrivati molto dopo. L’interesse è montato quando è iniziata la caccia all’apocrifo più clamoroso, una caccia che ha costruito carriere importanti. Arrivò il Sessantotto, i Jesus Freaks, Jesus Christ Superstar. E nel 1970 due libri: Gesù era sposato? di Phipps, che coinvolgeva la Maddalena. E Il mortale segreto dei templari dell’occultista Ambelain per il quale la sposa di Gesù non era la Maddalena ma Salomé. E il matrimonio era conosciuto dai Templari. Ovviamente. Ambelain e Phipps ispirarono 25 anni fa Il Santo Graal di Baigent e soci…

    …gli ispiratori di Brown. Che conclusione possiamo trarre dell’immagine della Maddalena presentata nel Codice?

    "La presunta Maddalena dell’Ultima Cena è in realtà Giovanni. Lei guardi il Giovanni della Deposizione di Raffaello: sembra una donna.. Direi che bisogna guardare al Codice non come ad un libro di "rivelazioni" ma come ad un fenomeno di costume. C’è però un punto che non è ancora stato notato: l’ossessione per una figura "che è uomo ma potrebbe essere donna" riflette l’interesse per l’androgino che è tipico della "spiritualità della dea". E non è un caso: il Codice infatti è un libro di propaganda della "spiritualità della dea".

    © Loredana Pennati

    http://www.renneslechateau.it/rennes-le-chateau.php?sezione=studi&id=art_pennati

     

    IL MATRIMONIO TRA GESU’ E MARIA MADDALENA E’ UN INVENZIONE RECENTE
     
    La parte della storia relativa a Gesù Cristo e a Maria Maddalena nasce tra il 1969 e il 1970, quando della vicenda del Priorato di Sion comincia a interessarsi un attore inglese che aveva recitato nello sceneggiato televisivo The Avengers (in Italia Agente speciale) negli anni 1960 con il nome di Henry Soskin, ed era poi diventato regista di documentari su soggetti misteriosi con il nome di Henry Lincoln. Questo attore e documentarista inglese entra in contatto con il trio de Chérisey - Plantard - de Sède e decide di riscrivere la storia de L’Or de Rennes in una forma più adatta al pubblico di lingua inglese, presentandola prima in tre documentari trasmessi dalla BBC tra il 1972 e il 1979 e poi in un libro pubblicato nel 1982 con l’aiuto di Michael Baigent e Richard Leigh The Holy Blood and the Holy Grail (tradotto in italiano nello stesso anno come Il Santo Graal, Mondadori, Milano). Lincoln si rende conto che a chi spetti il titolo di pretendente al trono di Francia è di scarso interesse per il pubblico inglese. Nello stesso tempo era stato introdotto da Plantard nel piccolo mondo delle organizzazioni esoteriche francesi dove aveva conosciuto Robert Ambelain (1907-1997), una figura notissima di questo ambiente. Nel 1970 Ambelain aveva pubblicato Jésus ou Le mortel secret des templiers (Robert Laffont, Parigi), dove sosteneva che Gesù Cristo aveva una compagna, pur non essendo legalmente sposato, e identificava questa «concubina» in Salomé. Lincoln mette insieme la storia del matrimonio di Gesù, che ricava da Ambelain, con quella dei Merovingi di Plantard e «rivela» che i Merovingi protetti dal Priorato di Sion sono importanti, ben al di là della rivendicazione del trono di Francia, perché discendono da Gesù Cristo e dalla Maddalena.

    http://www.cesnur.org/2005/mi_02_03.htm

    Eldomo 

  • Di ELDOMO (---.---.---.120) 19 settembre 2009 11:05
    ELDOMO

    Anche la TV ha fatto chiarezza su Gesù e Maria Maddalena.
    Ecco un articolo da Voyager RAI 2

    ARTICOLO DA VOYAGER RAI 2


    MARIA MADDALENA

    E’ possibile che Gesù fosse sposato? E’ possibile che abbia avuto un figlio? E’ possibile che la sposa fosse Maria Maddalena e che sia fuggita dalla Palestina per approdare qui, in Terra di Francia dove avrebbe dato vita alla stirpe dei Figli di Gesù?

    Queste domande incredibili – quasi blasfeme - avrebbero tutte una risposta affermativa secondo Dan Brown. Ma le cose non stanno così. Ci sono molti misteri che circondano questi interrogativi: dobbiamo fare luce su una delle teorie più controverse e provocatorie degli ultimi anni. Partiamo da un luogo che conosciamo molto bene: Rennes le Chateau. Rennes Le Chateau, un apparentemente anonimo paesino nel sud della Francia. Eppure su questo paesino si sono scritte letteralmente migliaia e migliaia di pagine. Ma cosa lega questo luogo a Maria Maddalena e al leggendario Graal?

    "Santo Graal deriva dalla parola San Greal. Sangreal, a sua volta deriverebbe da Sang Real: cioè Sangue Reale". Il sangue Reale, secondo il Codice Da Vinci, altro non sarebbe la discendenza scaturita dall’unione tra Gesù Cristo e Maria Maddalena. I due sarebbero stati infatti marito e moglie. Dopo la crocifissione Maria Maddalena sarebbe fuggita in Francia con i figli nati dalla loro relazione. La discendenza di Gesù, il Sangue Reale appunto, sarebbe poi confluita in alcune dinastie Francesi, come i Merovingi. Gli ultimi discendenti del Sangue Reale sarebbero vivi ancor oggi, protetti dalla fantomatica setta del Priorato di Sion.

    Capirete quanto queste affermazioni abbiano suscitato scandalo... Dan Brown naturalmente presenta tutto come opera di fantasia. Ma ciò non toglie che alcuni passaggi del libro sembrano affermazioni storiche, e come tali sono state prese da moltissimi lettori. Sembra giusto cercare di ristabilire un minimo di verità. Innanzitutto cerchiamo di capire da dove lo scrittore americano ha tratto le sue informazioni.

    Lo scrittore Laurence Gardner ha ricostruito la genealogia del Sangue Reale. L’albero genealogico comincia con il Davide, primo Re d’Israele, passa per Gesù Cristo, e annovera figure leggendarie come Re Artù o storiche come il merovingio Clodoveo, re di Francia. Ma probabilmente i libri su cui più si è basato Dan Brown sono quelli scritti dagli inglesi Baigent, Leight e Henry Lincoln. Furono i tre inglesi a suggerire elaborare il mito del Santo Graal-Sangue Reale. La loro teoria partiva proprio da qui. Da Rennes Le Chateau, dove alla fine del 1800, il locale parroco, l’abate Berenger Saunieré scoprì qualcosa durante i lavori di scavo dell’altare: qualcosa di talmente importante da farlo diventare immediatamente ricco e famoso.

    Che cosa aveva scoperto l’abate Sauniere? Secondo Baigent, Leight e Lincoln si trattava del sepolcro della stessa Maddalena, corredato dai documenti e alle prove della sua sacra discendenza. A riprova di ciò gli inglesi citarono una serie di indizi...

    L’ingresso della chiesa di Rennes Le Chateau è sormontato da una statua della Maddalena sotto cui troneggia l’inquietante scritta.

    "Terribilis est locus iste" (Questo è un luogo terribile).

    Nel mosaico dell’Ultima Cena è raffigurata una donna, la Maddalena, ai piedi del Cristo, con una coppa in mano. Un episodio non presente nella Bibbia. Le iniziali dei nomi dei santi raffigurati dalle statue collocate nella Chiesa formerebbero il nome di GRAAL. E unendoli si forma una M.

    E alla Maddalena è dedicato uno dei nuovi edifici costruiti da Sauniere intorno all’abbazia, la Torre Magdala.

    Curiosamente Dan Brown non accenna mai direttamente a Rennes Le Chateau, nonostante uno dei protagonisti del suo racconti si chiami proprio Sauniere, come l’abate di Rennes. E non solo: un altro protagonista del libro è Sir Teabing, un professore esperto di graal. Il suo nome è l’esatto anagramma di Baigent. La Maddalena è spesso conosciuta come la prostituta che asciugò lavandoli con i capelli i piedi di Gesù. Ebbene se è questo che pensate avrete una sorpresa...

    L’accostamento tra Maria Magdalena e la prostituta redenta risale a circa 500 anni dopo gli eventi narrati nei Vangeli. Nel 591, basandosi su alcune tradizioni orientali, il Papa Gregorio Magno, in un suo sermone, identificò la peccatrice citata da Luca con Maria Maddalena. Ma in realtà questa identificazione non trova alcun riscontro nei Vangeli. Nel 1969 il Vaticano riconobbe ufficialmente l’errore di Gregorio Magno. Effettivamente nel Nuovo Testamento la Maddalena viene nominata solo dodici volte e tutte riguardano i momenti della crocifissione e della resurezione tranne una. In Luca viene infatti raccontato che Gesù scacciò sette demoni dal suo corpo.

    Le apparizioni della Maddalena sono poche ma molto significative. È l’unica donna dei Vangeli che viene identificata con una località (la città di Magdala) e non come moglie, sorella o madre di un uomo. Sembra una donna economicamente indipendente ed in grado di contribuire alla causa di Gesù e dei discepoli. Ma soprattutto è a fianco del Cristo nei momenti più fondamentali della sua storia. Assiste sotto la croce alla morte di Gesù ed è al sepolcro dove ne scopre la resurrezione. A lei Gesù risorto compare per la prima volta ed è lei ad annunciare lo straordinario evento agli increduli apostoli.

    Nel Codice da Vinci si citano inoppugnabili prove storiche della relazione coniugale tra Maria Maddalena e Gesù. Ma alla fine di queste supposte prove ne vengono presentate solo due. La prima è che un ebreo all’epoca non poteva non essere sposato.

    "Gesù era ebreo. Secondo i costumi ebraici il celibato era condannato. Se Gesù non fosse stato sposato, almeno uno dei Vangeli della Bibbia avrebbe accennato alla cosa e avrebbe fornito una spiegazione di quella innaturale condizione di celibato"

    La seconda è un passo di un Vangelo apocrifo, quello di Filippo, che alcuni traducono così...

    "E la compagna del Salvatore è Maria Maddalena. Cristo la amava più di tutti gli altri discepoli e soleva spesso baciarla sulla bocca"

    Insomma nessuna fonte del Nuovo Testamento, e neanche i Vangeli apocrifi, parlano di un Gesù sposato. Ma forse quello che conta più di tutte è la stessa opinione di Gesù in materia...

    Nel discorso ai Sadducei, contenuto nel Vangelo di Marco, Gesù dice che con la venuta del regno dei cieli uomini e donne "non prenderanno né moglie, né marito, ma saranno come angeli". Siccome Gesù predicava che gli ideali del Regno dei Cieli fossero da mettere in pratica già in questa vita, tutto lascia ritenere che anche egli praticasse uno stile di vita ascetico e casto.

    Eppure almeno un legame tra Maria Maddalena e questi luoghi esiste. L’arrivo in Francia, allora si chiamava Gallia, di Maria Maddalena e altri discepoli di Cristo è effettivamente riportato da alcune leggende locali.

    Un piccolo villaggio di pescatori, Saintes Maries de la Mer, conserva ancor oggi le tracce del passaggio di Maria Maddalena. Secondo la leggenda Maria Maddalena sarebbe sbarcata qui nel 40 dopo Cristo. Insieme a lei Maria di Cleofa, sorella della Vergine, e Maria madre degli apostoli Giacomo e Giovanni. Lo sbarco "delle tre Marie" è testimoniato dallo stesso nome del villaggio: Saintes Maries de la Mer letteralmente le Sante Marie venute dal Mare. La Maddalena avrebbe vissuto in eremitaggio in una grotta fino alla sua morte. Quelli che alcuni considerano i suoi resti sono tutt’oggi conservati nella abbazia di Saint Maximin La Sainte Baume.

    La leggenda di una Maria Maddalena fuggita in Francia quindi esiste veramente. Ma è bene ricordare che in ogni caso la tradizione descrive una Maria Maddalena eremita e non si parla mai di figli. Saint Maximin del resto non è l’unico luogo dove si conservano reliquie della Maddalena.

    I resti mortali della Maddalena sarebbero stati conservati anche a Senigalia, vicino Ancona, nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma e nella chiesa di San Lazzaro a Costantinopoli, l’odierna Istanbul. Non solo: ad Abbeville, in Francia, era conservato un cranio. Ad Aix-en-Provence una mascella. A Colonia si trovavano due braccia e nella Cattedrale di Exeter un dito. Tutto ciò ci fa capire la popolarità della Maddalena ma anche l’ossessione tutta medievale per reliquie e pellegrinaggi. Speriamo di aver sfatato alcuni riguardo a Maria Maddalena… La Maddalena non era una prostituta e non era la sposa di Cristo. Adesso però dobbiamo andare a Parigi verso l’ultima rivelazione. Abbiamo detto che Dan Brown, nel Codice da Vinci, ci spiega che cos’è il Graal, cioè la stessa persona di Maria Maddalena. Ma non solo: ci racconta anche dove il Graal sarebbe attualmente sepolto.

    E’ venuto quindi il momento di recarci in questo luogo. Prima dobbiamo fare una tappa interessante. Abbiamo detto che nel Codice si sostiene il legame tra la discendenza di Maria Maddalena e i Merovingi. Bene, siamo andati a Parigi, nella cripta della Cattedrale di Saint Denis, dove sono le tombe dei Re Merovingi.

    Ma quello che adesso ci interessa avveniva qui sopra... nella navata della Cattedrale. In questo luogo per secoli avvenne una cerimonia molto particolare. Una cerimonia pubblicamente officiata dai Re di Francia, successori dei Merovingi di fronte a folle immense.

    La scrofolosi era una malattia della pelle in passato molto diffusa. Il Re toccava i malati sulle guance piagate e molti dei malati guarivano in maniera apparentemente miracolosa. Già all’epoca in molti dubitavano del potere miracoloso dei Re Francesi. Per spiegare quanto avveniva si ricorreva allora alle soluzioni più fantasiose. Per esempio che il Re avesse spalmato sulle mani un potente unguento medicinale. Ma in realtà non c’era nulla da spiegare, perché nonostante le molte migliaia di “guariti”, in realtà non avveniva nessuna guarigione. Come spiegò un grande storico March Bloch, i malati guarivano per quello che ora chiameremo effetto placebo o semplicemente perché non erano malati di scrofole ma di una normale acne.

    Ma com’è possibile che i Re Francesi, cristiani e cattolica, potessero permettersi il lusso di praticare miracoli, come se avessero dei poteri divini?

    Forse esistevano ragioni molto più terrene per improvvisarsi taumaturghi. Marc Bloch notò che più il potere del monarca era debole e insicuro più questo si metteva ad accogliere e a guarire frotte di scrofolosi. I Merovingi erano la prima dinastia regale dei Franchi, un popolo da poco cristianizzato. Sicuramente il loro potere era fragile e perciò la tradizione taumaturgica potrebbe essere cominciata proprio con loro. Ma si trattava di uno stratagemma per rinforzare il loro prestigio tra una popolazione ancora legata al mito pagano di un re-divino, e non certo il frutto di una improbabile relazione con i discendenti di Gesù Cristo e Maria Maddalena.

    Ma ora, mentre ci rechiamo nel luogo dove è conservato il Graal, torniamo a Maria Maddalena. Tutta la questione del ruolo di Maria Maddalena nei Vangeli sottintende la questione più generale del ruolo delle donne nella Chiesa. La posizione delle donne ai tempi di Cristo era in qualche modo più importante di quella accordata loro nei secoli successivi dalla chiesa? E’ una domanda di grande attualità che forse appartiene più alla politica che alla Storia o all’Archeologia. Non tutti sanno che di fronte alla piramide del Louvre, esiste un’altra piramide, ma invertita. Cioè con la punta rivolta verso il basso.

    Questo sotterraneo era soprattutto noto come centro commerciale e di ristoro... Fino a Dan Brown. Dopo Dan Brown questa piccola piramide è diventato uno il punto più fotografato di tutto il Louvre. Qui sotto riposerebbe il corpo di Maria Maddalena, in una tomba segretamente fatta costruire del presidente francese, Francois Mitterand, frequentatore di circoli occulti. Il potere della letteratura. Probabilmente questo triangolo finisce a pochi centimetri dal pavimento. Ma almeno in questo caso possiamo apprezzare il volo di fantasia di Dan Brown. Qui l’opera di fantasia è evidente e non ci sono ambiguità. Cosa che forse avremmo voluto anche per altre parti del Romanzo.

  • Di ELDOMO (---.---.---.120) 19 settembre 2009 11:14
    ELDOMO

    Contro ogni equivoco ecco anche:

    MARIA MADDANELA NEI VANGELI GNOSICI
     
    IL BACIO E LE SIGIZIE NEL VANGELO GNOSTICO DI FILIPPO
    >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
     
     
    Vediamo che il bacio reciproco sulla bocca, non è segno di amore carnale, ma è un bacio rituale che gli gnostici si scambiavano tra loro. “Si ritrova in diversi testi, ad esempio in quelli ermetici e nel Vangelo di Filippo, un riferimento al bacio rituale quale espressione della comunione, della fratellanza e della certezza della redenzione degli eletti”. I Valentiniani erano gli gnostici meno ostili all’idea del matrimonio, ma ci tenevano a differenziare il matrimonio carnale inteso come semplice unione di corpi e quindi impuro, da quello spirituale, che aveva come scopo l’ingresso nella pienezza della divinità; pare che questa unione mistica fosse realizzata mediante il sacramento della camera nuziale, culminante col rito del bacio, una sorta di rito nuziale a carattere iniziatico.

    Questo è il motivo per cui molti editori hanno pensato di poter integrare il testo mancante nel passo sopra esaminato richiamando questo gesto simbolico del bacio, che Gesù e la Maddalena avrebbero praticato. Anche se il testo avesse parlato di un bacio - cosa che al momento è impossibile sostenere con certezza - il testo andrebbe interpretato alla luce di questo particolare significato che il bacio rituale portava con sé. Ecco perché gli altri discepoli domandano a Gesù “Perché tu ami lei più di tutti noi?”; è evidente che si tratta di una differenza di intensità in un amore non carnale, o saremmo costretti a pensare che tutti i discepoli desiderassero essere amanti o consorti di Gesù, come o più di Maria.

    D’altra parte in altri due testi di Nag Hammadi, la prima e la seconda Apocalisse di Giacomo, Gesù bacia sulla bocca l’apostolo; ciò dimostra che il bacio sulla bocca è inteso come segno di stretta amicizia e familiarità, non di amore carnale. Nel Vangelo di Maria Maddalena si ritrova il medesimo gesto rivolto ai discepoli di Gesù, espresso dal medesimo verbo aspazomai: “Allora Maria, levandosi, li salutò oppure li baciò tutti” (fol. 9).

    A questo punto occorrono ulteriori precisazioni sull’origine del mondo secondo lo gnosticismo valentiniano del Vangelo di Filippo. Dal Dio buono ed assolutamente trascendente sono emanate numerose entità o eoni. Questi eoni, maschili e femminili, si sono uniti tra loro a formare delle coppie (dette sigizie), creando unici esseri bisessuati, e generando a loro volta altri eoni. Tutto risulta ordinato nel divino pleroma (in greco “pienezza”) secondo una gerarchia decrescente. L’ultimo (il trentesimo) di questi eoni è Sofia; per aver voluto generare senza unirsi in coppia con un eone maschile, essa diede origine al mondo materiale e quindi al male. Per ristabilire l’unità del pleroma, il posto abbandonato dalla Sofia decaduta fu preso dalla coppia Cristo-Spirito Santo (un maschio e una femmina). La figura del Gesù terreno non ha altro scopo se non quello di riportare nel pleroma tutte quelle scintille di divinità che si erano perdute nel mondo a causa del comportamento di Sofia; e il ritorno si realizza solamente in coppia, come avviene con le sigizie del pleroma stesso.

    Questa è la teologia fortemente gnostica in cui va collocato il brano del Vangelo di Filippo. L’unione tra il Gesù terreno e la Maddalena non è altro che la rappresentazione della ricostituzione di una sigizia. Tutto il Vangelo è percorso da questo dualismo e da questo costante riferimento alle coppie. Secondo il Vangelo di Filippo i Cristi sono tre, e ciascuno di essi ha una compagna femminile: se l’eone Cristo celeste è accoppiato con lo Spirito Santo, e il Salvatore (Soter) è accoppiato con Sofia, è naturale che anche il Cristo terreno avesse una compagnia femminile, la Maddalena.

    Ecco perché prima di parlare del rapporto tra Gesù e la Maddalena si ha questa frase: “La Sofia che è chiamata «la sterile», ella è la madre degli angeli”. Gli angeli sono i pianeti e le costellazioni. “A Sofia decaduta, che concepì senza il proprio compagno, fa capo il mondo materiale, una specie d’aborto. Perciò è detta sterile. Maria Maddalena rappresenta invece per la gnosi, la quale ne fa compagna del Cristo terreno, il prototipo dell’unione perfetta tra Sofia celeste e il compagno, l’immagine e il suo angelo”.

    Nessun normale matrimonio tra Gesù e Maria Maddalena, dunque, ma un congiungimento spirituale per restaurare il pleroma divino che evoca l’immagine delle sigizie degli eoni, immagine della compiutezza e della totalità raggiunte dallo gnostico.

     

    http://www.christianismus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=91&page=6

     

    MARIA DI MAGDALA APOSTOLA ?

     
    Gesù era seguito da un gruppo di donne, ma non vi sono indizi del fatto che abbia mai voluto mettere una donna a capo dei suoi seguaci. Non si può neppure sostenere, come hanno fatto alcuni esponenti di una storia del cristianesimo di stampo radicalmente femminista, che gli scritti gnostici in cui la Maddalena pare essere superiore agli apostoli maschi siano testimonianze di una realtà storica originaria. Nemmeno nelle stesse comunità gnostiche, in verità, la donna poté godere di uno status di superiorità oggettiva. In alcune di esse le donne godevano di una situazione di parità culturale, mentre in altre no. Ciò si spiega facilmente rifacendosi a un principio fondamentale dello gnosticismo, secondo il quale la differenza tra uomo e donna è un male di questo mondo corrotto. Il Vangelo di Filippo attribuisce a Eva la colpa della separazione dei sessi, e talvolta la redenzione della donna passa attraverso la sua trasformazione in uomo. Il Vangelo di Tommaso si conclude con la trasformazione di Maria Maddalena in uomo: " Gesù disse: «Ecco, io la farò ascendere per renderla uomo, affinché anch’essa divenga spirito vivente, uguale a voi uomini. Infatti ogni donna che si farà uomo entrerà nel regno celeste».
     
    Per riprendere le parole di Kurt Rudolph, “l’emancipazione della donna è presente nella gnosi solo a livello di spunti potenziali”, in quanto “alla fin fine si rimane ancorati alla tradizionale visione, tipica dell’antichità, della donna come essere subordinato all’uomo”.
     
     

    VANGELO DI TOMMASO

    Maria per entrare nel regno deve rinunciare alla sua femminilita’.

     

    121.) Simone Pietro disse loro: - Maria si allontani di mezzo a noi, perché le donne non sono degne della Vita! - Gesù disse: - Ecco, io la trarrò a me in modo da fare anche di lei un maschio, affinché anch’essa possa diventare uno spirito vivo simile a voi maschi. Perché ogni donna che diventerà maschio entrerà nel Regno dei Cieli.


     Nel § 27, Tommaso ha già indicato la "perfezione" nell’annullamento dei contrari (alto e basso, esterno e interno, maschile e femminile), che costituiscono l’aspetto fenomenico della creazione, e nel loro assorbimento in un’"immagine" astratta. Qui dà un ulteriore sviluppo della dottrina, con riguardo all’opposizione dei sessi tra uomo e donna. L’Anthropos celeste, modello dell’umanità, è maschile, a somiglianza dell’Uno da cui emana, quindi il ritorno in esso comporta l’annullamento della femminilità. Questa concezione androgina, che risale al mito platonico dell’anima divenuta femminile per desiderio passionale, cadendo nella materia, non è nemmeno distante dal mito biblico della creazione di Eva dalla costola di Adamo e della sua responsabilità della caduta di Adamo nel peccato.

    http://web.tiscalinet.it/Agrapha/Vangeli/Vang_Tommaso_descr.html

     

    IL VANGELO DI MARIA

    >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

     

    E Pietro disse: «Il Salvatore ha davvero parlato con una donna senza che noi lo sapessimo? Dobbiamo tutti girarci dall’altra parte e ascoltare lei? Ha preferito lei a noi?». E Levi rispose: «Pietro, tu sei sempre stato facile alla collera. Ora ti vedo lottare contro la donna come un avversario. Se il Salvatore l’ha resa meritevole, chi sei invero tu per rifiutarla? Certo, il Salvatore la conosce bene. Per questo ha amato lei più di noi».

    Il brano sopra riprodotto è la fusione di due diversi paragrafi (16 e 18) del Vangelo di Maria. Si tratta di un vangelo gnostico del II secolo, che però non fa parte dei codici di Nag Hammadi - e tanto meno dei manoscritti di Qumran; esso è contenuto parzialmente in traduzione copta in un codice del V secolo (papiro 8502 di Berlino) e parzialmente nell’originale greco in due papiri del III secolo (Rylands III 463 e Ossirinco 3525). Probabilmente si trattava di due testi separati, successivamente riuniti insieme e messi sotto il titolo di Maria Maddalena. Nel Vangelo si narra che dopo l’ascensione di Gesù Maria Maddalena avrebbe raccontato agli apostoli di aver avuto una visione: il Signore le avrebbe descritto il viaggio dell’anima attraverso i cieli e il modo di sottrarsi alle malvagie potenze celesti (tra cui la concupiscenza, l’ignoranza e l’ira) per liberarsi dalla materia e ricongiungersi con il Dio sommo. Tutto il vangelo di Maria, dalla prima all’ultima parola, racconta eventi che si sono svolti dopo la morte di Gesù.C’è una descrizione di un viaggio celeste dell’anima, inventato di sana pianta è pertanto sia il contenuto della rivelazione, sia il momento in cui essa sarebbe stata affidata a Maria Maddalena.

    >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

     Ecco il testo integrale della visione: “... E la bramosia disse: “Non ti ho vista quando sei discesa, ora invece ti vedo mentre sali in alto. Come mai, dunque, tu mi menti dal momento che mi appartieni?”. L’anima rispose: “Io ti ho veduta, mentre tu non mi hai né vista né conosciuta. Io ti facevo da vestito, ma non mi hai riconosciuta”. Ciò detto, ella se ne andò via allegra e gioiosa. Andò poi dalla terza potenza che si chiama ignoranza. Questa domandò all’anima: “Dove Vai? Sei stata presa nella malignità, ma sei stata presa. Non giudicare!”. L’anima disse: “Perché mi giudichi, mentre io non ho giudicato? Io sono stata presa, sebbene io non abbia preso. Non sono stata riconosciuta. Ma io ho riconosciuto che il tutto è stato disciolto, sia (le cose e nature) terrestri sia le celesti”. Dopo che l’anima ebbe lasciato dietro di sé la terza potenza, salì in alto e vide la quarta potenza. Essa aveva sette forme. La prima è l’oscurità; la seconda è la bramosia; la terza è l’ignoranza; la quarta è l’emozione della morte; la quinta è il regno della carne; la sesta è la stolta saggezza della carne; la settima è la sapienza stizzosa. Queste sono le sette potenze dell’ira. Esse domandarono all’anima: “Da dove vieni, assassina degli uomini? Dove sei incamminata, superatrice degli spazi?”. L’anima rispose e disse; “Ciò che mi lega è stato ucciso, ciò che mi circonda è stato messo da parte, la mia bramosia è annientata e la mia ignoranza è morta. In un mondo sono stata sciolta da un mondo, in un typos da un typos superiore, dalla catena dell’oblio, che è passeggera. D’ora in poi io raggiungerò, in silenzio, il riposo del tempo, del momento, dell’eone” (tratto da Luigi Moraldi, I vangeli gnostici, Fabbri editori, 1997, pp. 25-26).

     

    http://www.christianismus.it/module...

     Eldomo

  • Di (---.---.---.64) 20 settembre 2009 12:20

    Dimenticavo di citare il Tlmud, anche qui non esiste l’asserzione di Guidi,
    infatti nel Talmud Maia Maddalena è identificata come madre di Gesù:
    Quanto a Miriam, occorrerebbe capire il motivo per cui viene definita”parrucchiera delle donne”.

    E’ stato suggerito che l’espressione del Talmud “Miriam m’gaddela nashaia” nasconda un’allusione o conservi un ricordo di Maria di Magdala, che, come è noto, è un personaggio importante del Nuovo Testamento. Tuttavia, Maria Maddalena non era certo la madre di Gesù, per cui, a mio parere, tale spiegazione va accolta con ogni beneficio di inventario.

     

    [iii] Maria madre di Gesù, nella tradizione giudaica più antica, testimoniata da Origene nel suo Contro Celso, doveva invece essere una filatrice (vedi sotto). Pumbeditha è un’accademia rabbinica nei pressi di Babilonia; la spiegazione proposta è quindi tarda; è d’altronde evidente che si tratta qui di giochi linguistici che tentano di spiegare nomi ed allusioni non più comprese all’epoca della redazione.


     

    http://utenti.lycos.it/NUOVAENCICLOPEDIA/Religione/tamud.htmGE

  • Di (---.---.---.53) 16 ottobre 2009 13:39
    Gesù non voleva o non poteva peccare?
    Riferimento: Gesù non voleva o non poteva peccare?
    San Tommaso d’Aquino affronta la questione nell’articolo 15 della parte III della Summa Theologiae.

    Questa in sintesi la risposta del Doctor angelicus:

    - Anche se Cristo è stato tentato dal demonio (art. 1) Egli «non assunse in nessun modo la miseria del peccato né originale né attuale» (art. 1, s.c.). E di questo eravamo certi già in precedenza.

    - L’Aquinate insegna anche che «in Cristo non c’era il fomite del peccato» dato che «lo Spirito Santo esclude il peccato e l’inclinazione al peccato, implicita nel termine fomite» (art. 2, s.c.).
    Per «fomite del peccato» si intende l’«inclinazione dell’appetito sensitivo a oggetti che sono contro la ragione» (art. 2, s.c.), la «ricerca del piacere fuori dell’ordine razionale» (art. 2, a. 2).
    La terza soluzione delle difficoltà proposta da san Tommaso mi sembra risolutiva del quesito posto da Solennio: «Una certa fortezza lo spirito la dimostra resistendo alla concupiscenza della carne quando gli si oppone, ma esso dimostra una fortezza maggiore quando la reprime totalmente così da eliminarne le brame disordinate. Questa era appunto la condizione di Cristo, il cui spirito aveva raggiunto il sommo grado della fortezza. E sebbene egli non abbia dovuto sostenere il combattimento inferiore del fomite, subì però la lotta esterna del mondo e del diavolo, trionfando dei quali meritò la corona della vittoria» (art. 2, a. 3).

    Consiglio vivamente, qualora fosse possibile, la consultazione della Summa. È assai raro vi siano questioni analoghe non affrontate da san Tommaso.
    __________________
    PROVA: A) - dalla Scrittura: ci consta che Gesù fu 1) immune dal peccato originale: «Quello che
    nascerà da te Santo, si chiamerà il Figlio di Dio» (Lc. 1,35).
    2) fu immune dal peccato attuale: «Le cose che piacciono a Lui, faccio sempre» (Gv. 8,29). Fare
    ciò che vuole il Padre, significa eseguire la sua volontà e non trasgredirla. Per cui Gesù poteva ripetere:
    «Chi di voi mi potrà incolpare di peccato?» (Gv. 8, 46). S. Paolo dirà che è «Pontefice santo, innocente,
    senza macchia, segregato dai peccatori» (Ebr. 4,15) e S. Pietro: «Che non fece peccato nè si è trovato
    inganno nella sua bocca» (1, Pt. 2,22). Tutti questi passi ed altri ancora ci dicono la sua «impeccanza» e al
    tempo stesso ci fanno intuire che oltre a essere di fatto immune dal peccato, era immune anche dalla
    possibilità di peccare.
    B) - dai Padri. S. Ippolito (Contra Noet. 17): «È stato fatto ciò che l’uomo è, eccetto il peccato».
    S. Cirillo di Alessandria (In Joan. 8, 29): «Ha avuto in sorte l’esimia prerogativa della natura divina e cioè
    di non poter peccare».
    C) – ragione teologica. Qualunque peccato o anche la semplice possibilità di peccare, costituisce
    l’uomo peccatore. Ma la Persona di Cristo, essendo divina non può essere di un peccatore. Dunque in
    Cristo non fu né poteva essere il peccato.
    Mentre gli Scotisti pongono la ragione della impeccabilità del Cristo nella visione intuitiva (chi
    véde Dio non può non amarlo come supremo bene), S. Tommaso e la maggioranza dei Teologi la pongono
    nel fatto della Unione Ipostatica. Il merito o demerito delle azioni dipende e ridonda nella persona:
    perciò Cristo, essendo Dio non poteva commettere peccato.
    Per questo Cristo fu immune anche da ogni imperfezione morale e da ogni moto disordinato
    della concupiscenza, anzi non ebbe nemmeno il fornite della concupiscenza.
    La concupiscenza e il suo fomite sono una conseguenza del peccato originale. Anche la Madonna è impeccabile e conserva il libero arbitrio.
     
    Eldomo
  • Di (---.---.---.53) 16 ottobre 2009 13:43

    Dai Vangeli, risulta che quelli del Sinedrio per condannare Gesù non trovarono nessuna testimonianza contro di Lui
    nemmmeno falsa; V.Matteo 26: 59.
    Eldomo

  • Di (---.---.---.53) 16 ottobre 2009 13:45
    GESU’ NE’ SI SPOSO’ NE’ POTEVA E NE’ VOLEVA FARLO!
    GESU’ NE’ SI SPOSO’ NE’ POTEVA E NE’ VOLEVA FARLO!   
     

    GESU’ VUOLE DA TUTTI ESSERE AMATO COME IL PANE CELESTE E L’AGNELLO DI DIO,SI PUO’ AMARE QUESTO SESSUALMENTE?

    NO,INFATTI FARE QUESTO E’ SATANICA BESTEMMIA.ORA GESU’ CHE CONOSCEVA TUTTI I SEGRETI DI OGN’UNO NON AVREBBE PERMESSO CHE LE DONNE LO AMASSERO SESSUALMENTE NEMMENO IN OCCULTO E IN BUONA FEDE,SE LO AVESSE PERMESSO SAREBBE UN FALSO MESSIA.

    MA GESU’ CHE DICE A S.PIETRO;"LUNGI DA ME SATANA",PERCHE’ NON VOLEVA CHE GESU’ MORISSE,TANTO PIU’ GESU’ MANDEREBBE VIA DA LUI UNA SEDUTTRICE.

    LE PIE DONNE CHE ERANO CON GESU’ SAPEVANO CHI ERA,ESEMPIO; S.MARTA-V.GIOVANNI-11,27.

    POI GESU’ INSEGNAVA PURE ALLE DONNE ESTRANEE CHI ERA,COME LA SAMARITANA;V.GIOVANNI-4,7-26-FIGURIAMOCI COME CONOSCEVANO GESU’ LE PIE DONNE,INFATTI ECCO UN ESEMPIO;V.LUCA-24,5-8.

    MA POI GESU’ INSEGNAVA LA SUA VERA NATURA IN PUBBLICO;V.GIOVANNI-6,26-59.---V.MATTEO-7,21-23-----12,25-30

    V.LUCA-13,22---30. QUINDI GESU’ A TUTTI FACEVA CAPIRE CHI ERA;APOSTOLI,DISCEPOLI,PIE DONNE E FOLLA DI UOMINI,DONNE E BAMBINI.

    GESU’ E’ PANE DIVINO,E NON HA LEGAMI ALCUNO CON LA SESSULITA’

    Gesù è sceso dal cielo,ha detto di essere pane sceso dal cielo.Gesù era il verbo che si fece carne,era perfettisimo,era l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.Gesù chiedeva a chi lo voleva seguire,di amarlo più di tutto,lasciare casa,famiglia averi,e possibilmente restare vergini,farsi eunuchi per il regno.Gesù,vuole che venga presto il regno dei cieli,li i risorti saranno come gli angeli,non potranno sposarsi,perché saranno figli della resurrezione, non potranno più morire,saranno figli di Dio.Gesù è già Figlio di Dio, veramente è Dio,chi vede Lui vede il Padre.Gesù,è nato tramite lo Spirito Santo,senza rapporti impuri.Gesù essendo Dio,trasfigurò e divenne tutto luccicante davanti agli apostoli,non poteva fare sesso,sposarsi,la S.Eucaristia,non può fare sesso,ne la S.Trinità, ne Dio,quello giudaico-cristiano,certo i dei pagani vanno con animali e praticano l’incesto.Gesù,consiglia a chi può di restare vergine, cosa che lui avrebbe fatto anche se fosse stato solo un S.profeta,un uomo,come gli esseni. Gesù,ha vinto Satana,e il mondo,perfino dava questo potere agli apostoli,di esorcizzare in suo nome,Gesù vedeva Satana scendere dal cielo,cercare gli apostoli e vagliarli come il grano,Gesù disse che Satana,il principe di questo mondo non poteva fare nulla contro di Lui. Gesù,chiamò Pietro Satana,solo perché,non accettava che Lui morisse,figuriamoci come manda via qualsiasi diavolo tentatore,per cose più gravi.Gesù,guidato dallo Spirito Santo,andò nel deserto, per farsi tentare dal demonio,ma sono tentazini esterne,due solo provocazioni,quella del pane,e del pineacolo,la terza,qui Satana gli chiede di essere adorato,è chiaro che Gesù,stesso non si può fare questa tentazione.Per Gesù,le tentazioni interne a peccare sono peccati,come il solo guardare un donna,per desiderarla è adulterio. Gesù,in vista,delle tentazioni interiori,ci chiede,se il tuo occhio ti fa inciampare cavatelo,è meglio entrare nel Regno senza un occhio, che finire all’inferno. Gesù,è venuto ad insegnarci la verità,Lui è Via Verità Vita. Ora chi crede in questo Gesù dei Vangeli,si salva,può guarire,può diventare Santo come S.Antonio. Chi crede nei falsi Gesù,inventati da atei,massoni come Dan Brown,è destinato al fuoco eterno,e sulla terra si trova nelle tenebre e nel caos e schiavo di Satana.

    GESU’ NON SI SPOSO’ NE’ POTEVA E NE’ VOLEVA FARLO

    Gesù ha una sposa, la chiesa,la Gerusalemme celeste;2CORINTI-11,2 EFESINI-5,32 RIVELAZIONE-21,1-2.
    -------------------------------------------------------------------------------------
    Gesù,non è un uomo comune,ma è il Figlio eterno di Dio,è Dio stesso,tanto che afferma chi vede me vede il Padre,V.GIOVANNI-14,8-14.
    Gesù stesso ha insegnato;V.LUCA-20,34-"I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito;ma quelli che sono giudicati degni del mondo futuro e della risurrezione dai morti,non prendono né moglie né marito.Essi non possono più morire,perché sono uguali agli angeli,e sono figli di Dio fatti degni della risurrezione.".Ecco da questa verità,i S.Padri della chiesa hanno stabilito che veramente Gesù non avrebbe potuto sposarsi con una donna,poiché gli Angeli e i figli di Dio eterni non possono sposarsi,vediamo infatti che Gesù,è Figlio di Dio, è il Verbo che si è fatto carne,nato da donna per opera dello Spirito Santo,Gesù è l’immagine del Padre,è Lui stesso Dio,quindi essendo eterno Figlio di Dio sceso dal cielo,dalla natura divina,non può essere asssociato alla sessualità,e prendere moglie.
    Poi i S.Padri aggiungevano questo,come il Pane celeste,la .Eucaristia può avere rapporti sessuali,è blasfemo solo ipotizzarlo.
    Aggiungevano anche che l’Agnello di Dio deve essere tutto puro è immacolato senza macchia,non solo non può sposarsi ma non deve avere nessun legame con i desideri carnali e la sessualità. I S.Padri facevano notare questo,Gesù ha avuto una nascità miracolosa,ed è risorto dai morti, ma ha dimostrato veramente essere un essere divino specialmente con la sua trasfigurazione,diventando tutto candido,luminoso e
    sfolgorante;V.MATTEO-17,1-9.Ora un essere così celestiale e divino non può sposarsi,avere figli,e nemmeno avere desideri carnali,poiché è un essere celeste come gli Angeli,anzi vediamo che gli Angeli lo servono;V.MATTEO-4,11,
    V.GIOVANNI-1,51.
    Quindi tutte queste ipotesi che Gesù poteva sposarsi e non lo fece per la missione,che se voleva poteva sposarsi,che non si
    sposò per imitare gli esseni,che addirittura era sposato,che perfino era omosessuale ed aveva un ’amante,tutte queste ipotesi
    sono bestemmie difronte a Gesù Dio eterno incarnato.

    GESU’ E’ DIO PURISSIMO E SANTISSIMO-IL VERBO SI FECE CARNE

    Quando venne il momento di mandare suo Figlio Unigenito,Iddio aveva preparato un vaso purissimo per accoglierlo.
    V.LUCA-1,26-Dio mandò l’Angelo Gabriele in una città della Galilea chiamata Nazareth,ad una vergine promessa sposa di un uomo di nome Giuseppe della casa di David:il nome della vergine era Maria.Entrò da lei e le disse:"Salve,piena di grazia,l Signore è con te".1,30-L’Angelo le disse:"Non temere,Maria,perché hai trovato grazia presso Dio.
    Ecco,tu concepirai nel grembo e darai alla luce un figlio.Lo chiamerai Gesù.Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo;il Signore Dio gli darà il trono di Davide,suo padre e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno e il suo regno non avrà mai fine"Allora Maria disse all’Angelo."Come avverrà questo,poiché io non conosco uomo?".L’Angelo le rispose:"Lo Spirito Santo scenderà sopra di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra;perciò quello che nascerà sarà chiamato Santo,Figlio di Dio.
    Iddio aveva disposto che Gesù avesse un padre terreno,quindi scelse l’uomo più puro e più giusto e santo,per affidare suo Figlio Divino,e la vergine purissima.V.MATTEO-1,18-Maria si era fidanzata con Giuseppe;ma prima che essi iniziassero a vivere insieme,si trovò che lei aveva concepito per opera dello Spirito Santo.
    Il suo sposo Giuseppe,che era giusto e non voleva esporla al publico ludibrio,decisa di rimandarla in segreto.
    Ora,quando aveva già preso una tale risoluzione,ecco che un Angelo del Signore gli apparve in sogno per dirgli:
    "Giuseppe,figlio di Davide,non temere di prendere con te Maria,tua sposa:ciò che in lei è atato concepito è opera dello Spirito Santo.Darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù;egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati".
    Quindi veniva sulla terra il Figlio di Dio.V.GIOVANNI-1,1-In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e Dio era il Verbo.Questi era in principio presso Dio.Tutto per mezzo di Lui fù fatto e senza di li non fu fatto asolutamente nulla
    di ciò che è stato fatto.In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;1,9-Era la Luce vera,che illumina ogni uomo,quella che veniva nel mondo.1,14-E il Verbo si fece carne e dimorò fra noi e abbiamo visto la sua gloria,gloria come
    di Unigenito dal Padre,pieno di grazia e verità.L.FILIPPESI-1,6-Cristo Gesù,pur essendo di natura divina,non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio;ma spoglio se stesso,assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini,apparso in forma umana,umiliò se stesso facendoi obbediente fino alla morte e alla morte di croce.
    L.COLOSSSESI-1,15-Gesu’ è immagine del Dio invisibile,generato prima di ogni creatura;poiché per mezzo di Lui sono state create tutte le cose,quelli nei cieli e qauelli sulla terra,quelli visibili e quelli invisibili:Troni,Dominazioni,
    Principati e Potesta.Tutte le cose sono state create per mezo di Lui e in vista diLui.Eli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in Lui.Egli è anche il capo del corpo,cioè della Chiesa.Egli è il principio,il primogenito di coloro che risuscitano dai morti,per ottenere il primato su tutte le cose.Perché piacque a Dio di fare abitare in Lui ogni pienezza e per mezzo di Lui riconciliare a se tutte le cose,rappacificando con il suo sangue della sua croce,cioè per mezzo di Lui,le cose
    che stanno sulla terra e quelle nei cieli.V.LUCA-2,8-In quella stessa regione si trovavano dei pastori:vegliavano all’aperto e di notte facevano la guardia al loro gregge.L’Angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li
    avvolse di luce:essi furono presi da grande spavento.Ma l’Angelo disse loro:"Non temete,perché,ecco,io vi annunzio una grande gioia per tutto il popolo:oggi,nella città di Davide,è nato per voi un Salvatore,che è il Messia,Signore.Questo
    vi servirà da segno:troverete un bambino avvolto in fasce che giaceinunamangiatoia".
    Subito si unì all’Angelo una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio così:"Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini
    che egli ama".

    CENTRO ANTI-BLASFEMIA

    Eldomobarlion

    http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/Home/gesu-ne-si-sposo-ne-poteva-e-ne-voleva-farlo

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