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Berlusconi chi? Ormai è la fine di un’epoca, il ventennio di Silvio

Berlusconi, andiamo, è tempo di migrare. Parafrasare Gabriele D'Annunzio aiuta per capire come ormai la parabola politica ed economica cominciata nel 1994 stia volgendo al termine. Silvio Berlusconi vende parte delle sue aziende mentre la politica cerca nuovi equilibri per la terza repubblica.

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silvio berlusconi
"Silvio Berlusconi 09072008" di Ricardo Stuckert/PR - Agência Brasil [1]. Con licenza CC BY 3.0 br tramite Wikimedia Commons - https://commons.wikimedia.org/wiki/...

È il tramonto di un ventennio. Il 1994, quello in cui sui principali programmi televisivi Mediaset ci informavano (leggermente fuori luogo) che stava per arrivare in politica il nuovo, il re del cemento milanese, delle tv e del Milan. Colui che essendo ricco non avrebbe potuto fare come i politici tangentari noti per l'inchiesta Mani Pulite. Quello che avrebbe dovuto gestire l'Italia come le sue aziende. Diciamo che dopo 20 anni i risultati dell'era Berlusconi sono sotto gli occhi di tutti.

Ora però il leader di Forza Italia ha un'età, non riesce più a controllare i suoi interessi e quelli di famiglia attraverso la politica, ha vissuto il tradimento politico del Patto del Nazareno da parte di Renzi, le condanne e l'immagine rovinata.

In questo contesto avvengono le notizie della cessione di un bel pacchetto di azioni Mediaset e l'intenzione di cedere quote del Milan a un facoltoso gruppo di investimenti tailandese. Ci sembra quasi normale ma in realtà è un sigillo di un'epoca, la presa d'atto di una decadenza non più frenabile, al massimo rallentabile. 400 milioni di euro di incasso nel primo caso e un miliardo per il secondo, cifre astronomiche per noi comuni mortali.


Ma d'altronde il Milan non è più quello che vince sempre (quello dell'Arrigo Sacchi inventore del calcio totale in Italia), non girano più i soldi di una volta nel calcio italiano, non aiuta più a tirare voti.

Mediaset ha permesso a Berlusconi di buttarsi agilmente nell'agone politico in un momento critico per l'Italia, in modo da creare un duopolio televisivo anche fatto di complicità e sfruttamento con la Rai, la tv pubblica influenzata dal governo e dai partiti. Ora Mediaset non vede più gli stessi danari, il rischio che finisca il duopolio e con esso i fasti è ampio. Allora meglio vendere, progressivamente, capire come gestire gli interessi di famiglia e il futuro dei suoi figli oltre che del proprio.

Tra non molto Berlusconi avrà 80 anni. Tanti, troppi per la politica, troppi anche per essere lucido su tutti i fronti. Finisce la sua era, comincia quella dei Renzi, Salvini, Fitto, Di Maio/Di Battista.

 

 

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