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Berlusconi/Brambilla: aggiungi una poltrona a tavola ...

... che c’è una Brambilla in più! "Faremo presto un Ministero del Turismo, credo nel giro di un mese". Così il premier Silvio Berlusconi, qualche giorno fa, al forum della Confcommercio a Cernobbio. La Michela Vittoria Brambilla "non molla l’osso", e così il povero Silvio deve fare un nuovo Ministero, salendo a quota 22 Ministeri.

Eppure, se non è un caso di ononimia, Berlusconi in campagna elettorale aveva promesso solo 12 Ministri. Impegno ribadito anche nei primi giorni delle elezioni. D’altronde, come aveva detto, "c’è una legge che dice che debbono esserci 12 ministeri, noi rispetteremo questa legge". La legge in questione è una legge approvata nell’ambito della Finanziaria 2008 dal Governo Prodi, che prevedeva l’obbligatorietà per i successivi governo di rispettare un’altra legge, il dlgs 300/99, anche detto "decreto Bassanini", che riduceva i dicasteri a 12 e ne indicava anche la destinazione (Esteri, Interni, eccetera). Legge che fino ad allora non era mai stata rispettata, dato che puntualmente ogni Governo approvava fra i suoi primi provvedimenti un "decreto spacchetta-ministeri" che ne aumentava il numero.

D’altronde, l’elevato numero dei Ministeri del Governo Prodi aveva destato varie critiche, per i costi maggiori che ne derivano. Critiche da parte del "movimento anti-casta", allora fortissimo (che fine ha fatto, a proposito?), e soprattutto da parte dell’allora opposizione di centrodestra. Eppure con il Ministero del Turismo Berlusconi è a soli tre ministeri dal record di Prodi (25 ministeri). Ed è ad un solo ministero dal suo record personale (23 Ministeri, Berlusconi III).



Prodi perlomeno aveva una maggioranza risicata e ultra-spezzettata, con ogni partitino che esigeva il proprio ministero pena la caduta del Governo. Berlusconi ha solo tre partiti che lo sostengono, ed una maggioranza amplissima in Camera e Senato. Figuratevi se non l’avesse avuta ... una cinquantina di ministeri e via, alla faccia della crisi.

P.S. Ma Berlusconi l’ha fatto il decreto "spacchetta-ministeri"? Io non ne ho trovato traccia. Certo che un "Governo illegale" sarebbe il colmo ...

 

Commenti all'articolo

  • Di luciano ardoino (---.---.---.30) 20 marzo 2009 16:43

    Ministero del turismo?
    SI, ma con qualcuno che ne capisca davvero perchè non si può ancora scherzare sul sudore e sui problemi altrui per innalzare solo il proprio io.
    I risultati ottenuti nel turismo nazionale dal lontano 1993, anno dell’abrogazione del Ministero del Turismo, sono talmente negativi ed evidenti che sarebbero necessarie le pagine della Treccani per descriverli tutti; non che nei vent’anni precedenti, con il Ministero in funzione, andasse poi così meglio, per carità; ma tutti conosciamo quale rifugio sia diventato questo settore così importante a livello di entrate monetarie, erariali e di impiego.
    Come ampliamente già accennato nelle mie precedenti per il parere di molti, questo è risultato il ricovero per trombati politici, nullafacenti e raccomandati che hanno avuto tra loro un unico collegamento, l’incompetenza, che purtroppo per le cause sopra accennate è rimasta tale negli anni a seguire; un po’ come se io dovessi occuparmi all’improvviso di cardiochirurgia e non avessi neanche la voglia e la capacità di studiarne i contenuti, poveri degenti.
    Tale situazione ha permesso alla altre nazioni del globo di sopravanzarci nonostante l’indiscussa bellezza della nostra patria, dell’enorme patrimonio artistico/culturale in nostro possesso ed anche della professionalità degli addetti nel settore turistico; infatti, a cavallo degli anni ‘60/’70, le scuole alberghiere della nostra penisola risultavano indiscutibilmente, al pari della Svizzera, nell’elite mondiale e molti altri stati indirizzavano i propri studenti presso i nostri istituti scolastici per apprenderne le basi dell’accoglienza, dell’ospitalità e della cucina.
    Ci rimane solo la cucina.
    Attualmente Francia, Spagna, USA e Cina ci surclassano come numero delle presenze turistiche annuali mentre alle spalle avanzano prepotentemente UK, Germania e Hong Kong che viene ancora separata dalla Repubblica Popolare secondo il World Tourism Organization, e che tra breve ci sorpasseranno.
    Sono circa 8.000 gli assessori del turismo regionale, provinciale e comunale a cui si sommano anche quelli dei piccoli municipi cittadini, persone che nella quasi totalità non provengono dal settore turistico e che con le oltre 10.000 società di varia natura che, senza una regia centrale, hanno contribuito in maniera determinante alla pessima situazione attuale.
    Le responsabilità demandate alle varie regioni hanno contribuito ad aumentare il bailamme in forma ancor più esagerata; differenti classificazioni alberghiere tra regione e regione e politiche turistiche disomogenee, nonostante l’assembramento sotto un’unica organizzazione nazionale, hanno variegato l’offerta turistica in atteggiamenti incomprensibili, aumentando solo ed esclusivamente i costi di gestione.
    Come se in un Gran Premio alle monoposto venisse concesso di girare da una o dall’altra parte a proprio piacimento.
    Con l’avvento del sottosegretariato alla presidenza con delega al turismo si ipotizzava in un leggero miglioramento, almeno a livello di guida e possibilmente verso una sola direzione, ma le varie esternazioni o eclatanti proclami annunciati nell’arco dell’ultimo anno, la nuova classificazione alberghiera che rispecchia, a mio opinabile parere, una grave inconcludenza professionale, gli enigmatici piani di marketing e tanto altro hanno mantenuto inalterato il poco valore che gli stranieri hanno nei nostri confronti a livello turistico, continuando a dimenticarci dalle loro mete mentre i risultati riconfermano l’andazzo.

  • Di didacus (---.---.---.235) 20 marzo 2009 20:05

    E’ assolutamente vero che per l’Italia sia necessario dedicare una struttura ministeriale all’industria turistica come è necessario togliere il 90% delle deleghe in materia oggi conferite alle Regioni.
    E’ assolutamente folle non definire preventivamente competenze, oneri e protafoglio di tale ministero.
    E’ altrettanto folle metterlo nelle mani di chi non ha e mai avrà alcuna competenza in materia.

  • Di luciano ardoino (---.---.---.39) 21 marzo 2009 09:00

    continua.....Il Ministero del Turismo serve, eccome se serve, ma con il portafoglio!
    Riusciamo forse ad immaginare un’Arabia Saudita senza il Ministero del petrolio che è la maggior fonte di ricchezza di quel paese (?), quindi come possiamo ipotizzarne la mancanza di quello del turismo per una nazione che si basa sul turismo (12% del PIL) e con 2 milioni e mezzo di impiegati senza il medesimo corrispondente?
    Per piacere, astenetevi per una volta alle str…anezze a cui ci avete insaziabilmente abituati; siamo grassi delle vostre parole.
    Il Ministero serve come servono immediatamente persone capaci alla direzione di questo, professionisti ed esperti della materia, uniche voci che sappiano rispondere per le rime agli pseudo conoscitori della materia, perché non possiamo permetterci il lusso di aspettare che voi impariate l’arte di saper fare il turismo; quasi 13.000 aziende sono in sentore di chiusura probabilmente fallimentare e 150.000 addetti cambieranno mestiere, sempre che riescano a trovare altrove.
    Serve forse una riforma del Titolo V della Costituzione che dia almeno un potere concorrente sulla materia allo Stato, dato che oggi il potere delle Regioni sul turismo è esclusivo; cambiatelo e cambiate la vostra prosopopea in qualcosa di finalmente produttivo!
    Luciano Ardoino
    Fonte: http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/

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