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 Home page > Attualità > Cronaca > Banche del tempo e Terza Giornata della Lentezza

Banche del tempo e Terza Giornata della Lentezza

Un’associazione che nasce con un obbiettivo encomiabile: provare ad andare più piano di come il mondo insistentemente ci chiede! Si chiama “Vivere Con Lentezza” (www.vivereconlentezza.it) e il 9 marzo ha festeggiato la terza giornata mondiale della lentezza! Perché rallentare? Semplice: per vivere meglio, di più, più felicemente! Lo scopo dell’associazione è, quindi, di condividere e diffondere il più possibile idee che possano migliorare la qualità della vita della singola persona, dei lavoratori in azienda o dei cittadini. Per riuscire in tutto ciò i rappesentanti dell’associazione organizzano eventi culturali piccoli o grandi, dibattiti, convegni o festival in cui ci si confronta con serietà su temi così difficilmente misurabili come il tempo e la felicità. Per fare questo discutono periodicamente con economisti, imprenditori, filosofi, studenti, scrittori, lavoratori e cittadini di una nuova cultura del lavoro e della vita!


I 14 comandalenti della lentezza, per trovare la velocità giusta nella vita

1) Svegliarsi 5 minuti prima del solito per farsi la barba, truccarsi o far colazione senza fretta e con un pizzico di allegria.

2) Se siamo in coda nel traffico o alla cassa di un supermercato, evitiamo di arrabbiarci e usiamo questo tempo per programmare mentalmente la serata o per scambiare due chiacchiere con il vicino di carrello.

3) Se entrate in un bar per un caffè:ricordatevi di salutare il barista, gustarvi il caffè e risalutare barista e cassiera al momento dell’uscita(questa regola vale per tutti i negozi, in ufficio e anche in
ascensore)

4) Scrivere sms senza simboli o abbreviazioni, magari iniziando con caro o cara...

5) Quando è possibile, evitiamo di fare due cose contemporaneamente come telefonare e scrivere al computer...se no si rischia di diventare scortesi, imprecisi e approssimativi.

6) Evitiamo di iscrivere noi o i nostri figli ad una scuola o una palestra dall’altra parte della città

7) Non riempire l’agenda della nostra giornata di appuntamenti, anche se piacevoli, impariamo a dire qualche no e ad avere dei momenti di vuoto.

8) Non correte per forza a fare la spesa, senz’altro la vostra dispensa vi consentirà di cucinare una buona cenetta dal primo al dolce.

9) Anche se potrebbe costare un po’ di più, ogni tanto concediamoci una visitina al negozio sottocasa, risparmieremo in tempo e saremo meno stressati.

10) Facciamo una camminata, soli o in compagnia, invece di incolonnarci in auto per raggiungere la solita trattoria fuori porta.

11) La sera leggete i giornali e non continuate a fare zapping davanti alla tv.

 

12) Evitate qualche viaggio nei week-end o durante i lunghi ponti, ma gustatevi la vostra città, qualunque essa sia.

13) Se avete 15 giorni di ferie, dedicatene 10 alle vacanze e utilizzate i rimanenti come decompressione pre o post vacanza.

14)Smettiamo di continuare a ripetere:"non ho tempo". Il continuare a farlo non ci farà certo sembrare più importanti.

 

... e i 7 comandalenti in cucina

 

1)Il cibo è la tua prima medicina: insegna Ippocrate... crediamoci!

 

2) La poesia del cibo inizia quando facciamo la spesa: scegliamo prodotti di stagione e di qualità. Se vogliamo risparmiare diminuiamo la quantità: che è anche un’ottima scelta per controllare colesterolo e peso.

 

3) E’ scientificamente provato che l’acqua non bolle prima se continuiamo a osservarla: quindi senza fretta appassioniamoci alla preparazione della nostra cenetta e apparecchiamo con cura la tavola, un fiore?

 

4) Utilizziamo tutti i nostri sensi per godere dei singoli ingredienti: la vista, il tatto, l’olfatto, il gusto ... anche l’udito (i rumori della cucina fanno tanto casa e calore!).

 

5) Gustiamo ogni forchettata e ogni piccolo sorso di quel vino che, anche se da incompetenti, avremo scelto con amore e cura.

 

6) Evitiamo il "due in uno"! Se mangiamo non telefoniamo, se telefoniamo non mangiamo.

 

7) Non precipitiamoci ... il cinema, la lavastoviglie, l’ultimo ritocco al computer, ecc. aspettano  

E in Italia arrivano anche le Banche del Tempo:

c’è chi mette a disposizione ore, giornate, minuti, settimane per chi ne ha poco!

Vi starete chiedendo: “Cos’è la Banca del Tempo?”. E’ un istituto di credito molto particolare. Presso il suo sportello non si deposita denaro e non si riscuotono interessi. Nella Banca del tempo si deposita tempo, ossia la propria disponibilità a scambiare prestazioni con altri aderenti usando il tempo come unità di misura degli scambi.

Il tempo è diventato una risorsa preziosa e strategica, da investire con attenzione, da valorizzare anche attraverso nuove modalità. La Banca del tempo è una di queste, e allora: chi ha tempo non aspetti tempo, anzi, volendo, volando, potendo, potando, ne presti un po’ a chi di tempo non ne ha. Questa particolare idea (tutta italiana) valorizza infatti lo scambio di tempo tra le persone, senza soldi e pecunia: chi ha tempo lo presta e a sua volta ne avrà in cambio. Pensateci, è geniale: hai bisogno di una baby sitter per il figliolo ma costa troppo?

Rivolgendoti alla Banca del Tempo c’è sicuramente chi ti presterà due o tre delle sue ore libere per pensare al marmocchio, poi per ricambiare potrai dare l’acqua alle sue piante o restituire quelle due o tre ore con una simpatica passeggiata al parco. In Italia le Banche del Tempo avviate e funzionanti sono circa ottanta. La prima è nata nel 1992 a Parma per iniziativa del sindacato pensionati della UIL, ma l’antesignana delle banche attualmente esistenti è nata nel 1995 su proposta del Comitato Pari Opportunità del Comune di Sant’Arcangelo di Romagna. Altre realtà hanno avviato il progetto: Milano, Perugia, Padova e Roma attraverso l’Ufficio Tempi e Orari della città; Ivrea, Vercelli, Napoli, Novara, Venezia, Aosta per iniziativa di associazioni e sindacati. Il tempo può essere così una valida merce di scambio. Preziosa, preziosissima ma in questo caso gratuita.



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