• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Banca d’Italia, questa sconosciuta

Banca d’Italia, questa sconosciuta

Si parla molto del Governatore della Banca d’Italia (Visco) e delle variegate manovre politiche e istituzionali tese a confermarlo o a sostituirlo, tra le quali spicca quella che lo vuole responsabile di una lacunosa attività di controllo sull’intero sistema bancario italiano. Pochi sanno (e qui dobbiamo ringraziare i nostri solerti professionisti della comunicazione o meglio della omissione) che la Banca d’Italia ha una identità anomala. Pur essendo un istituto di diritto pubblico, con compiti di vigilanza sull’intero sistema bancario, è anche SpA ed ha come azionisti enti pubblici, assicurazioni e banche, comprese quelle principali. Allego a questa premessa l’incredibile elenco di tali partecipanti al capitale e ai dividendi, precisando che dal 2016 le singole quote non possono superare il 3%.

Le banche azioniste e gli altri partecipanti al capitale hanno due principali poteri:

-approvare il bilancio

-nominare il Consiglio Superiore della Banca d’Italia, che a sua volta esprime parere consultivo (ma vincolante) in base al quale il Presidente del Consiglio dei ministri propone al Presidente della Repubblica la nomina del Governatore che dura in carica 6 anni, carica rinnovabile una volta.

 

Si deve notare l’ambiguità di questa istituzione in cui controllore e controllati convivono fianco a fianco, terreno ideale per sviluppare inciuci, conflitti di interesse, compromessi, che hanno determinato l’attuale crisi. La cura dovrebbe essere drastica: nazionalizzare la Banca d’Italia, con il suo ruolo originario di controllo su tutto il sistema creditizio, separandola da azionisti, partecipanti al capitale.

Paolo De Gregorio (segue allegato)

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità