Bambini desaparecidos. Giustizia è fatta: condannati i dittatori Videla e Bignone

Sicuramente la sentenza che oggi condanna i dittatori Jorge Rafael Videla e Reynaldo Bignone, rispettivamente, a 50 e 15 anni di carcere avrà almeno un poco allietato i parenti, gli amici e soprattutto le madri e le nonne di Plaza de Mayo (le associazioni nate appunto per difendere i diritti dei detenuti e delle loro famiglie e dei militanti per i diritti umani) e ha reso giustizia ai bambini desaparecidos (alcuni dei quali presenti in Tribunale), onta storica di un'Argentina che negli ultimi anni ha cercato di dare qualche risposta.

I giudici hanno ritenuto che quello applicato dalle giunte militari fosse un "piano sistematico e generalizzato di sottrazione, detenzione e occultamento di minori", per la precisione di 35 bambini di attivisti dell'opposizione, nati in stato di detenzione tra il 1975 e il 1983, come ha dichiarato la presidente del Tribunale María del Carmen Roqueta che ha spiegato come tutto ciò avvenisse "alterando o rimuovendo le loro identità, in occasione del sequestro, della prigionia, della scomparsa o della morte delle loro madri, il tutto come parte di un piano complessivo di distruzione attuato sulla popolazione civile con lo scopo di combattere la sovversione e implementando i metodi del terrorismo di stato tra il 1976 e il 1983".

La corte ha inflitto pene fino a 40 anni anche ad altri ex funzionari militari tra cui l'ex ufficiale della Marina Antonio Vañek (a 40 anni) e l'ex capitano Jorge Eduardo "Tigre" Acosta (30 anni), capo dell'intelligence del gruppo responsabile dell'Esma, uno dei maggiori centri di detenzione clandestini.

Grida di gioia e abbracci sono stati l'esultanza della folla riunitasi in Tribunale che ha potuto seguire la sentenza anche dai maxischermi esterni. In aula era presente anche Estela de Carlotto, leader dell'organizzazione 'Nonne di Plaza de Mayo' che ha identificato 105 bambini rapiti, stimando in circa 500 il numero complessivo dei "bambini rubati" poi "adottati" sotto falsa identità.

I desaparecidos, secondo le stime, dovrebbero essere stati più di 30 mila.