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Balletto di cifre sulla raccolta differenziata a Napoli

La politica ha bisogno della comunicazione; per essere davvero efficace, deve lanciare un’idea e farla entrare nella testa degli elettori. Anche se esagerata, anche se immaginifica.
 
Dopo le elezioni però, si torna alla realtà. Quello che stupisce è il modo con cui i politici rimandano questo momento. E’ anche il caso del neoeletto sindaco Luigi De Magistris con le cifre sulla raccolta differenziata, raccolta che è stata suo cavallo di battaglia nella campagna elettorale a Palazzo San Giacomo ed è tuttora obiettivo prioritario della nuova amministrazione in una città che come Napoli è squassata ciclicamente dall’emergenza rifiuti.
 
Fin dai duelli elettorali con Lettieri, candidato sindaco del PDL, De Magistris lanciava l’obiettivo di portare in soli sei mesi la raccolta differenziata al 70% nella città partenopea (la raccolta a Napoli nel Luglio 2011 si attestava intorno al 17% e i comuni italiani più virtuosi riescono a differenziare circa il 60%); in realtà qualche cittadino rimaneva stupito nel sentire una cifra così alta da raggiungere in così poco tempo (più volte, peraltro, rinfacciatagli pubblicamente dal suo avversario Lettieri) ma in campagna elettorale qualche esagerazione, soprattutto di rottura con un passato non certo roseo, può anche passare. E’ indice di voler puntare in alto, di alzare l’asticella sempre di più per fare ancora meglio.
 
Il 15 Agosto scorso De Magistris rilascia un intervista a Roano, giornalista de Il Mattino, che gli chiede se è sicuro che raggiungerà entro fino anno il 70% della raccolta differenziata; il sindaco ribadisce: “Sì, se il governo sblocca i fondi e credo che lo farà, entro il 31 dicembre avremo tutta la città coperta dal porta a porta. Nel nostro crono-programma sui rifiuti siamo avanti”.
 
Stavolta è il presidente dell’Asia, Raphael Rossi, a correggere un po’ il tiro del sindaco: “gli obiettivi politici spesso hanno un’asticella troppo alta e io non voglio impicciarmi dietro le cifre”; Pappalardo nell’intervista su Il Mattino domanda se si avrà un 40% di raccolta differenziata quando si allargherà il servizio porta a porta e Rossi risponde “forse, un po’ meno, ma è già un grande risultato”. Il 70% di De Magistris, invece, si avrà solo in riferimento a coloro che verranno raggiunti dalla raccolta porta a porta (che nel 2012 si spera saranno mezzo milione di napoletani) non rispetto a tutti gli abitanti partenopei.
 
Le cifre reali, non gonfiate, sono comunque di tutto rispetto. Ogni tanto anche i politici dovrebbero utilizzarle e “vedere l’effetto che fa”.

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