Attenti, riposo (o "Parlano di rispetto")

“E’ anche importante un altro dato – aggiunge – è cominciato il momento della trasparenza; si sa che non siamo in Afghanistan solo per ricostruire; che per poter ricostruire l’Afghanistan c’è bisogno dell’uso della forza; e che siamo lì anche e soprattutto per tenere lontano da casa nostra il terrorismo. Questo chiarisce la necessità della missione”.
[...] Non è questione di prima o seconda linea ma della possibilità di spostare parte del nostro contingente in altre zone del paese in caso di necessità. Non esiste insomma una prima e una seconda linea, o possiamo dire in altre parole che in prima linea ci siamo già, perché il pericolo in Afghanistan è altissimo oggi ed era altissimo anche ai tempi del governo Prodi che però, per per ragioni di opportunità politica, tendeva a minimizzare e a non mettere in evidenza questa situazione. Ripeto, la situazione è già pericolosissima e noi abbiamo il dovere di agire in modo trasparente di fronte all’opinione pubblica.“
Ignazio La Russa, Ministro della Difesa, 20 Settembre, “In mezz’ora” con Lucia Annunziata. [AdnKronos]
“In questo momento non vi è alcune previsione di aumento” delle truppe in Afghanistan”, ha detto La Russa, che alla domanda della conduttrice Lilli Gruber se l’Italia direbbe di sì a un’eventuale richiesta di invio di più uomini da parte degli alleati, ha riposto: “Contesto questo modo di immaginarlo come un supermarket: prima c’è una decisione comune fra gli alleati della Nato, in cui siamo non solo partecipi ma siamo anche una voce ascoltata”. Se si decidesse un nuovo invio, “ma non è affatto certo, a quel punto è possibile che l’Italia vi partecipi in misura minore, ma è ben più probabile che l’Italia chieda che siano altri paesi” a inviare più truppe, tanto più che “ci sono nazioni altrettanto importanti che hanno meno uomini, e altre che non partecipano”. Per Natale, comunque, i rinforzi inviati per le elezioni dello scorso agosto rientreranno di sicuro: “Se lei vuole sapere se dopo Natale i nostri uomini torneranno, al momento torneranno tutti e 450, torneranno di sicuro”. Quanto alla natura della missione, il ministro ha ribadito: “Non siamo in guerra”.
Ignazio La Russa, Ministro della Difesa, 21 Settembre, “8 e 1/2″ con Lilli Gruber.[ApCom]
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“Io spero che tutti questi ragazzi possano tornare a Natale e vedere le loro case. La missione in Afghanistan è esaurita perchè è fallito il tentativo di portare in quella terra la democrazia. Troppo difficile parlare a quella gente. Le missioni costano un sacco di soldi e per di più costano anche vite umane. Per me la missione è esaurita, anche se c’è qualcuno che dice che così è come darla vinta al terrorismo. Forse in parte è vero, ma è troppo difficile portare in casa d’altri la democrazia”.
Umberto Bossi, Ministro per le riforme, 17 Settembre. [Ansa]
(ANSA) – MILANO, 18 SET - Alla domanda se sia ancora convinto che ci debba essere un rientro dall’Afghanistan di tutti i soldati subito, Bossi ha risposto: ”No”. ”Mi auguro – ha detto – che per Natale un po’ di soldati possano tornare a casa”. Il ”tutti a casa” invocato ieri dal leader della Lega, non ci sara‘. Intanto, il segretario del Partito democratico, Dario Franceschini, ritiene che dopo la strage dei para’ italiani a Kabul ”qualche ora di silenzio farebbe bene a tutti”.
Umberto Bossi, Ministro per le riforme, 18 Settembre. [Ansa]
Ho votato anch’io, eravamo convinti che servisse, non certo a farli morire.
Umberto Bossi, Ministro per le riforme, 21 Settembre. [Ami]
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