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 Home page > Attualità > Cronaca > Attacco al diritto di sciopero ed al sindacalismo di base

Attacco al diritto di sciopero ed al sindacalismo di base

Nessuno si faccia illusione sulla limitazione dei progetti della destra italiana (e non solo) riguardanti il diritto di sciopero al settore dei trasporti. Sui punti cruciali di attacco alla libertà ed alla democrazia come la istituzione delle ronde, il prelievo delle impronte digitali ai bambini rom, le leggi di detenzione dei clandestini e di maggiorazione delle loro pene in caso di reato ed ora del diritto di sciopero la destra italiana ripercorre strade già attraversate molti anni fa.

La scelta è stata fatta dal momento che l’opinione pubblica è stata esasperata contro gli scioperi dei lavoratori del settore. Spesso si tratta di lavoratori pendolari o di fruitori dei servizi urbani di fascia medio-povera.
 
Lo sciopero nei servizi pubblici ha già una regolamentazione che risale al 1990, aggiornata nel 2000. Un esame obiettivo dei comportamenti delle categorie da allora ad oggi non evidenzia un cattivo funzionamento della legge. La legge ha garantito gli utenti dei trasporti e lo sciopero selvaggio è una leggenda metropolitana ingigantita ad arte per mettere la gente contro i sindacati ed i lavoratori.
 
Oggi la scelta del governo di stringere e di molto il cappio del divieto risulta particolarmente odiosa e di parte per il fatto che le ferrovie dello Stato sono state privatizzate ed anche l’Alitalia, mentre le aziende municipalizzate hanno già un regime privatistico e molte sono state privatizzate.
 
Ieri una spocchiosa dichiarazione di Mauro Moretti amministratore delegato delle Ferrovie (con stipendio milionario) resa al Senato annunziava la scelta del "macchinista unico", scelta che sarà realizzata anche senza l’accordo dei lavoratori e del sindacato. Non dimentichiamo che è in corso una profonda ristrutturazione dei servizi riguardante la gestione del trasporto ferroviario che renderanno assai più oneroso e difficile il trasporto ai pendolari ed agli stessi ferrovieri. Con i nuovi orari molte persone che viaggiano per raggiungere il posto di lavoro dovranno alzarsi nel cuore della notte dal momento che in nome dell’efficienza e del risparmio si fanno saltare tratte essenziali.
 
L’Alitalia è stata privatizzata e difatto quasi regalata ad una cordata di imprenditori. Non si sa più niente di cosa sta succedendo ai cassaintegrati (diecimila?) ed agli assunti dalla Cai. Si è molto speculato sui "privilegi" dei dipendenti Alitalia per ridurli in uno stato di vero e proprio terrore. Debbono stare molto attenti nel loro rapporto con l’impresa che è pronta ad usare la frusta o la mannaia a seconda del caso. Il lavoratore dovrà vivere la vita dell’azienda con il cuore sempre in trepidazione e l’occhio supplice rivolto al suo capo perchè sia sempre benevolo verso di lui.

 
La presentazione del disegno di legge delega da parte di Sacconi non coglie di sorpresa nè la Confindustria nè la Cisl, l’Uil e l’UGL. La CGIL è l’organizzazione che ha fatto le dichiarazioni più critiche. Ho sentito stamane la Camussi a tg3. Non si è spinta molto avanti nelle critiche.
 
Le norme vietano manifestazioni di protesta come l’occupazione di strade o autostrade che sono state usate anche dai metalmeccanici per richiamare l’attenzione della gente sulla loro protesta. Introduce il referendum preventivo e lo sciopero virtuale.
 
E’ un disegno di legge pensato sopratutto contro i sindacati di base la cui crescita preoccupa quanti ritengono di avere raggiunto con le quattro confederazioni "riconosciute" un punto di equilibrio assai soddisfacente per la Confindustria ed il Governo.
 
E’ veramente strabiliante che subito dopo l’annunzio fatto da Sacconi, il Senatore Ichino del PD, esperto giuslavorista della stessa scuola alla quale si richiama Sacconi, abbia invitato il PD ad approvare la proposta del Governo. Insomma, l’accordo nelle grandi linee c’è già e si tratta di precisare i dettagli.
 
Chissà se le ronde saranno chiamate ad intervenire a difesa degli interessi dei cittadini contro eventuali scioperi contestati dal Governo.....
 
Nessuno si aspetti che la destra al potere si accontenti del settore dei trasporti e delle norme che ieri il Senato ha approvato sul pubblico impiego. Andrà avanti in una situazione in cui l’opposizione politica è stata estromessa dal Parlamento, l’opposizione sociale viene criminalizzata, il lavoro non è più un diritto ma una
elargizione che ti devi conquistare leccando la mano a qualcuno....come un cagnolino.

Commenti all'articolo

  • Di pina (---.---.---.72) 26 febbraio 2009 15:37

    adesso il diritto di sciopero, poi dopo se nn hai la tessera della destra neanche + lavoro o diritto a uscire in gruppo,il governo fà passi da gigante x levarci i diritti costiiuzionali appoggiati naturalmente dai sindacati minori a quando il divieto di srivere in internet?

    • Di bricco (---.---.---.126) 26 febbraio 2009 16:07

      aspettiamo solo che arrivi un nuovo Cesare on moderno Benito.

    • Di Bucciamarcia (---.---.---.2) 27 febbraio 2009 11:17

      Ad essere proprio puntigliosi, negli ultimi 60 anni sono stati i comunisti a fare di tutto per togliere i diritti civili: vedi Cina (google e wikiepdia censurati), Corea del Nord (internet e TV censurati), Cuba (internet, TV e telefono censurati). Tutte dittature comuniste/socialiste. Mentre di regimi di destra che limitano così tanto i dirtti civili, io proprio non ne vedo nemmeno l’ombra.

  • Di Giandomenico Vorpacchietti (---.---.---.16) 26 febbraio 2009 16:29

    Bravi compagni, SNIACCHIAMOGLI UN BELLISSIMO SCIOPERO GENERALE, anche se poi ce leveno 100 euro lorde sur mensile, che ce fa? No sciopero che dev’esse de tutti i settori, TOTALE. Perché se lo sciopero non è totale, compagni, è PARZIALE, compagni! L’importante è che ce famo sentì. Famo na manifestazione ... bèh la più grande der dopoguerra se l’è già aggiudicata er Benfattore de rma ddu mesi fa ... ma armeno OCEANICA, compagni. Oceanico, compà, er corteo FAMOLO OCEANICO!

  • Di antonio taranto (---.---.---.204) 26 febbraio 2009 16:42

    Bisognerebbe cominciare a dare "schiaffoni" e "pedate" nel <deretano>.
    Ricordiamoci sempre che se pecora ti fai il lupo ti mangia, cominciamo
    noi a mostrare i denti, gli aculei e i pungiglioni e se non bastano, andare
    giù pesanti, con tutto quello che le mani avranno la forza di stringere.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.205) 27 febbraio 2009 11:08
    Damiano Mazzotti

    Oramai può salvarci solo una megatempesta elettromagnetica solare in grado di disattivare satelliti e antenne di trasmissione televisive... La gente è troppo rincoglionita e troppo teledipendente....

  • Di Bucciamarcia (---.---.---.2) 27 febbraio 2009 11:14

    Ben venga qualsiasi mezzo che renda più difficle organizzare uno sciopero, che ad oggi non è altro che:
    1) uno strumento dei sindacati per far credere agli iscritti di star facendo qualcosa, così che i poveracci continuino a pagargli lo stipendio;
    2) un giorno di ferie legalizzato per chi non ha voglia di lavorare.

    Nella mia seppur breve vita, ho visto così tanti sprechi, così tanta mafia e così tanta corruzione alla luce del sole, senza che nessuno nemmeno s’azzardasse a dire qualcosa (figuriamoci a farla), che non posso non appoggiare qualsiasi tipo di giro di vite, rendendomi pur conto che non è che uno sputo nell’oceano se confrontato a quello che in realtà serve per non far diventare l’Italia una prossima Argentina.

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