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April Jazz ad Alghero: è l’ora del Blues

April Jazz ad Alghero: è l’ora del Blues.

La decima edizione del festival internazionale di musica Jazz, rilancia i giovani talenti dell’isola. Ritorno al Blues nella Riviere del Corallo con la black voice di Samuele Marchisio.

"…Birra, Blues & Rock and Roll…" , potrebbe essere il miglior titolo per il venerdì notte catalano al Poco Loco. Il terzo concerto in programma nella decima edizione di April Jazz ha visto il ritorno in pista della vecchia amata America di fine Novecento, fonte inesauribile di nuove elaborazioni e progetti musicali. L’edizione 2010 del Festival Internazionale che ha visto nelle scorse edizioni la partecipazione dei guru mondiali del Jazz (ricordiamo "solo" Dave Liebman, Steve Swallow e Adam Copland oltre i "nostri" Bollani, Rava e Fresu) probabilmente è apparsa meno "allineata" rispetto al cast dei partecipanti. Ciò non di meno, dopo il debutto di Paolo Bonfanti nel venerdì pasquale, l’offerta musicale non ha deluso le attese, puntando la bussola su una rotta meno battuta, il rock blues.

Così Alabama on the road è la via maestra di un viaggio scorrendo il tempo all’inverso verso quei lontani ma non irraggiungibili anni ’70, centro nevralgico di una evoluzione mondiale, ancora centrale e contemporanea a 40 anni di distanza.

Nella band in postazione sullo storico palchetto del Poco Loco c’è una defezione importante. All’ultimora ha dato forfatit per una improvvisa indisposizione, Lisa Mills chitarra d’oltreoceano ma soprattutto splendida vocalist, già di casa sull’isola, dopo aver incantato l’estate scorsa a Castelsardo.

Non ne fanno sentire l’assenza, i musicisti Jack Evans alla chitarra, Gian Mario Solinas alla tastiere, Carlo Pippia batterista (ex con i Tazenda), Giuseppe Congiatu al basso, accompagnano, la voce nera di Samuele Marchisio.

Una potenza sonora dalle estensioni impavide. Classe 1969, Marchisio è vocalist talentuoso nel proscenio blues nazionale. Cofondatore con gli stessi musicisti ( con Paolo Zuddas batterista) a Sassari dei Blues Wildcats sin dal 2007, propone un repertorio che spazia dal blues classico e delta (Albert King, Robert Johnson e Hooker fra gli autori prediletti) sino ai cantautori storici come Bob Dylan e Van Morrison.

Proprio quando approda su questi brani più dolci, rivisitati con influssi reggae e sudamericani, le svisate all’armonica con i fraseggi di Solinas calamitano ripetuti scrosci di applausi al termine delle singole esecuzioni.

Il pubblico è attento, maturo anche nella fascia anagrafica che ricorda bene le cover proposte. Buona la rappresentanza estera, distribuita ai tavoli, nel segno di una tradizione internazionale della kermesse.

Il prossimo appuntamento, epilogo della edizione 2010 è venerdì 16 aprile, ancora nel solco blues. Sul palco suonerà Guitar Ray, al secolo Renato Scognamiglio storico chitarrista con al seguito la granitica band ligure The Gamblers. La formazione vanta collaborazioni con Fabio Treves, Sonny Rhodes e Otis Grand. Il suggello internazionale per una musica senza confini.

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