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April Jazz 2011: Bass Desire con Riccardo Lay

 

Ad Alghero la magistrale prova del Quartet guidato dal contrabbassista catalano. 

La seconda tappa dell’April Jazz 2011 ospita, venerdì otto aprile, sulla ribalta del Poco Loco uno straordinario quartet dove una metà dei componenti “gioca in casa”. La rassegna del decennale omaggia uno strumento portante del jazz, il contrabbasso. “Bass Desire” è il titolo che prefigura la portata dei protagonisti.

Gli algheresi Riccardo Lay e Gavino Murgia, rispettivamente al contrabbasso ed al sax soprano, sfruttano il “fattore campo”. Tavoli imbanditi con la tipica e mediterranea ristorazione della casa e gran pienone non solo per loro. Completano la formazione Claudio Corvini alla tromba e Pietro Iodice, drums e batteria entrambi provenienti da Roma, anche se Pietro tiene a ricordarmi le comuni origini partenopee.
 
Incontro i quattro musicisti nel loro dopocena quando gli spartiti gli ultimi appunti per lo start show hanno sostituito cornici di pizze e vuoti di birre. Riccardo è illuminante non solo sul concerto che prende forma di lì a breve: “...sono composizioni del disco che registriamo in questi giorni, si chiama Topina (lo spiegherà anche dal palco..). Ci sono anche componimenti di Charles Mingus dedicati al suo collega Jelly Roll Morton. Poi suoniamo altri pezzi nostri, questa è una formazione che ha già 10 anni...siamo amici, molto amici. Ho abitato sempre a Roma ma da poco più di un anno sono rientrato ad Alghero..” Gli chiedo se parteciperà al prossimo European Jazz Festival di Cagliari e mi risponde (immagino) sollevato : “..devo andare a Cagliari, devo prendere i contatti con gli amici. Devo rimettermi in gioco, sai questo è il primo concerto che facciamo dopo il triste avvenimento..” (la scomparsa prematura della moglie avvenuta lo scorso anno, ndr). 
 
 
Elaborare un'esperienza così dolorosa quanto privata con l'aiuto degli amici, non è lo spettacolo ma qualcosa di molto più forte dell'armonia musicale. Che avvia l'esibizione e scioglie ogni residuo di imbarazzo. Un viaggio nelle contaminazioni del mondo che parte con sapori mediterranei: anche due suggestive conchiglie entrano in scena nel set delle percussioni. Dirette dalle cadenze puntuali di Iodice, superbo anche in un assolo finale. I fiati di Murgia e Corvini volano alti sulle sponde oceaniche del Nord America. Lay pilota l'immaginario volo planando in arie sinfoniche quando usa l'arco e risalendo con svisate autarchiche che approdano in nuovi orizzonti. Incluso una sosta neolatina, quando intorno alla mezzanotte annuncia un “Calipso”.
 
C'è ancora il tempo giusto per presentare l'inedito “Topina”, quando il contrabbassista, con ironia mista a tenera melanconia, condivide con i compagni di palco la dedica alla “persona importante”.
Anche gli applausi sono jazzati: improvvisi quanto sinceri. Questo appuntamento era davvero imperdibile, altri colleghi e musicisti catalani si sono stretti con il Lay Quartet: fra i tanti anche Franca Masu e Marcello Peghin. Un time out allenta la morsa calda dei faretti e anticipa gli ultimi bis a notte fonda.
Il “Bass Desire” riprende il prossimo 15 aprile: direttamente dall'Auditorium Parco della Musica di Roma, il progetto di Furio Di Castri, “solo” per contrabbasso ed elettronica.

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