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Appello a Napolitano: il monumento al fascista Graziani è una vergogna

Ormai lo schifo e l'indecenza più totali non hanno più alcun limite: ad Affile, piccolo comune laziale, già noto per monumenti commemorativi di altri gerarchi fascisti, è stato raggiunto l'apice.

La storia ha dell'incredibile e fa a pugni con la nostra Carta costituzionale, è stato, infatti, dedicato un monumento - 130.000 euro di soldi della Regione - per la commemorazione nientemeno che del generale Graziani. Uno dei più feroci e razzisti gerarchi del passato nazifascista, che ha insozzato l'Europa e l'Italia, già condannato per crimini contro l'umanità e per il razzismo feroce di cui si è reso protagonista in Africa durante il secondo conflitto mondiale, in particolare per l'uso contro le popolazioni autoctone di gas ed armi chimiche. 

Alla cerimonia che di per sé ha dell'incredibile, visto che essa configura il reato di apologia del fascismo, hanno presenziato, schifo nello schifo e vergogna per la Repubblica Italiana che è sorta proprio dalla lotta al nazifascismo, nientemeno che il sindaco, rappresentante istituzionale della Repubblica Italiana, con tanto di fascia tricolore e il parroco in livrea.
 
Un insudiciamento della fascia tricolore e maggiormente dell'abito ecclesiastico. Facciamo apertamente appello al Presidente della Repubblica, anche e soprattutto in qualità di garante della Costituzione e della lotta al nazifascismo, ma anche alle autorità ecclesiastiche perché prendano i provvedimenti del caso, nei confronti di chi così gravemente oltraggia ed offende lo Stato, la Chiesa e le istituzioni.
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.234) 17 agosto 2012 08:59

    1) Apologia del fascismo ? La Corte di Cassazione lo ha sempre derubricato in " diritto di espressione " ,quindi di fatto non sussiste .E’ un reato sulla carta pressoché impossibile da dimostrare .Hai sotto gli occhi gli esempi ogni giorno.

    2) Appello al Presidente Napolitano ? Inutile perché non lo riceverà , perché non ha potere di intervento e perché ,conoscendone l’indole ,farebbe il Ponzio Pilato .

    3) Appello alla Chiesa a prendere le distanze ? ma per favore ..........siamo seri .

    Conclusione : paese a ramengo e popolo beduino .
    Comunque se il sindaco lo ha fatto è perché aveva il consenso dei suoi "cittadini " e ,probabilmente per non dire sicuramente ,quello della regione presieduta ,guarda la combinazione ,da una " post fascista dell’MSI , poi diventata Alleanza Nazionale come la signora Polverini .Siccome poi Affile è molto vicino a Roma non mi sentirei di escludere la parolina anche del sindaco della capitale che , ma riguarda la combinazione , si chiama Alemanno e ha lo stesso ceppo d’origine della Polverini e quello ,evidentemente ,del sindaco di Affile .
    Nel Lazio poi c’è uno staterello (in termini di estensione) dove alberga sua Santità che ,storicamente e nel caso specifico per un insieme di circostanze personali ,non ha brillato per la lotta al nazifascismo (mi riferisco ocvviamente alle autorità ecclesiastiche e non ai molti parroci vittime dei nazi fascisti) anzi ha lasciato memorie storiche non proprio edificanti .

    Trai tu le conclusioni e dimmi se nel Lazio la cosa può indignare più di tanto ,figuriamoci poi a livello nazionale con i nostri concittadini in tutt’altre faccende affacendati .
    ciao

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