Annunciazioni. Libero osanna il mini-Silvio
E perché dovrebbe spaventare, un bambino? La tesi è di facile costruzione: c’è una genìa berlusconiana, in Italia, costretta a sgovernare in lungo e in largo, e a sgominare la sinistra, in saecula saeculorum. Poco importa se Lorenzo, Silvio o Piersilvio: la preservazione del potere arcoriano è stata finalmente tramandata e conservata, ieri, per mezzo del sacro seme del figlio del presidente e dell’utero di una soubrette.
Fatti salvi i primi cinque minuti di sguaiate risate causa lettura dell’articolo, ci si può fermare un attimo e pensare alla costruzione dell’immagine dell’indefettibile leader che Libero, da un po’ di tempo, sta approntando con la quinta ingranata. Un infante utilizzato a spauracchio di una classe politica, a viatico luminoso. Raccontato come frutto d’amore monzese, “bellissimo” due volte nel Tg5 di ieri, a compendio di una relazione che ha spinto Piersilvio ad avvicinarsi in diretta, di recente:
"alla Toffanin con due rose rosse e una bianca Pier Silvio aveva spiegato: “La prima è per la conduttrice di “Verissimo” che anche quest’anno, con la sua squadra, ha fatto un lavoro fantastico. La seconda rosa è per la futura mamma che è la mamma più bella del mondo”. E la terza, quella bianca, non poteva che essere per il piccolo Berlusconi che nascerà intorno a metà giugno, “per qualcuno che ancora non conosco, ma che non vedo l’ora di conoscere e al quale voglio già un mondo di bene”
Sempre da Libero.
Che siano infermiere cesse prodiane vs crocerossina da urlo del corteo del 2 giugno del 2010, governo Berlusconi, o il bebè in braccio ad un ringiovanito premier – anche questo con la faccia del nonno – ad atterrire generazioni di sinistra costrette a prenderle finché la genetica offre dei Berlusconi nuovi, la tematizzazione di fondo è sempre la stessa. Infallibile, invincibile Silvio. Fino a riuscire a confonderne la figura, in quell’orrido giornale, con l’ennesimo articolo rivaluta-Mussolini, o con l’imperdibile raccolta dei discorsi del duce. A Signorini l’agenzia Stefani, a Feltri ilManganello, a Belpietro l’istituto Luce.
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