• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Annozero e la critica

Annozero e la critica

Riflessioni e commenti sulla puntata che avrabbe "scandalizzato" l’opinione pubblica (o meglio, mediatica).

Giovedì 15 gennaio 2009, ore 21. Va in onda la trasmissione più controversa del nuovo millennio: Annozero

L’approfondimento serale di attualità e politica condotto da Michele Santoro, ha scandalizzato il paese e agitato la critica. 

Tema dello scorso giovedì: “la guerra dei bambini”. 

"La guerra che si sta combattendo nella Striscia di Gaza, l’attacco israeliano alle postazioni di Hamas in risposta al lancio dei missili su Israele sta provocando moltissime vittime tra la popolazione civile. I bambini sono tra i più esposti, soprattutto quando vengono colpite le scuole come a Jabalia. L’attacco ha provocato reazioni in tutti i Paesi, compresa l’Italia, con manifestazioni come quella di Milano dove sono state bruciate le bandiere israeliane." 

Questa la premessa della trasmissione, disponibile sul sito internet. 

L’impostazione giornalistica di Santoro è ben nota, così come il suo schieramento politico; nello specifico, sono palesi l’attenzione verso il ceto più debole, le minoranze, i maltrattamenti, le critiche al governo, notizie che non trovano spazio nei nostri tg, e via dicendo. 

La scelta di Santoro per la guerra a Gaza mirava alla pietà verso le vittime per sensibilizzare il pubblico su un semplice messaggio: la guerra è sbagliata. Apriti cielo. Secondo la maggior parte delle critiche Santoro ha costruito una trasmissione pro-Hamas, mettendo in cattiva luce i palestinesi. Probabilmente questi critici non sono stati abbastanza attenti alla trasmissione, che verteva sì sul punto di vista palestinese, ma non certo quello di Hamas. 

Nella trasmissione solo una parte di invitati (due per la precisione) si sono schierati a favore di Hamas, sostenendone l’operato. Altri ospiti, quali la giornalista palestinese Rula Jebreal, hanno aspramente criticato Hamas e la guerra. 
Si è sostenuto che tutto, a partire da filmati, interviste, immagini, e via dicendo, puntava a demonizzare Israele. Falso, l’univo obiettivo è stato demonizzare la guerra. Ne sono testimonianza gli spezzoni del film "Valzer con Bashir" trasmessi; un film animato che racconta le testimonianze di un isreaeliano e le sue terribili esperienze con la guerra. 

Sono stati mostrati i filmati di bambini palestinesi uccisi o rimasti senza famiglia, e si è riusciti ad affermare che questa decisione sarebbe sbagliata, poiché ometterebbe le morti nello schieramento israeliano. La critica potrebbe funzionare se il rapporto delle morti non fosse 1000 a 10 (cifre approssimative) per i palestinesi.


Qualcuno si è schierato dalla parte dell’invitata Lucia Annunziata, la giornalista che ha abbandonato lo studio dopo essere stata accusata da Santoro di venire lì per pagare i debiti di un suo superiore. L’Annunziata aveva appena criticato la trasmissione per essere al 99,9% pro-palestina. 

La critica era (con le sue esagerazioni) esatta, la trasmissione era impostata esclusivamente dal punto di vista delle vittime innocenti (ribadisco questo punto, nessuno ha appoggiato i fanatici di Hamas). 

Scelta giornalistica, più o meno discutibile, ma pur sempre in mano all’autore del programma. Essere dei bravi giornalisti non si traduce con essere imparziali o accontentare tutti gli schieramenti. Un bravo giornalista deve sapere esporre un avvenimento oggettivamente perché arrivi in maniera chiara al destinatario (in questo caso l’uccisione di innocenti), ma deve anche saper portare avanti una propria idea in maniera coerente. Per controbilanciare la situazione era forse necessario invitare un soldato palestinese che gioisse per le morti dei bambini palestinesi? 

Santoro ha scelto di portare avanti il suo messaggio pacifista mostrando le giovani vittime palestinesi. L’intento era chiaro, tanto che non mancavano filmati che mostravano il fanatismo estremista dei sostenitori di Hamas (sul quale lo stesso Santoro ha ironizzato durante la trasmissione). I più attenti (o semplicemente chi ha visto la trasmissione) si saranno accorti che il conduttore ha categoricamente respinto il paragone tra questa guerra e la Shoah, una strage di livelli epocali che si è purtroppo guadagnata un posto nel dizionario.

Nella trasmissione il “no alla guerra” è stato portato avanti attraverso filmati, immagini, interviste e quanto altro, ma è chiaro che gli ospiti erano lì proprio per contrapporre la loro visione a quella del programma. Infatti Lucia Annunziata avrebbe potuto metter da parte la propria superbia e difendere il punto di vista palestinse invece di attaccare la trasmissione.

Non è invece difendibile la reazione di Santoro, che ha inscenato una sfuriata da "bar" che non ha precedenti, con pesanti accuse verso esponenti politici rei di non fare nulla per fermare il conflitto. 

Qualcuno si è scandalizzato dell’animata discussione tra due giovani ragazze, una palestinese e una israeliana, che sostenevano la propria nazione come due adolescenti sostengono la propria squadra del cuore. Il litigio sarebbe stato uno spettacolo raccapricciante per aumentare lo share.

Il dubbio è lecito, ma bisognerebbe guardare più attentamente l’altro lato della medaglia: questo, purtroppo, è il livello di discussione che c’è tra le due fazioni, questo è l’odio e l’accanimento al quale si arriva. E’giusto mostrare al pubblico quale possa essere il pensiero e la reazione al conflitto dei cittadini dei due schieramenti.

Dispiace constatare che ancora una volta, in Italia, portare avanti certe idee, mostrare al pubblico certi avvenimenti, è considerato "scandaloso". Si sarebbe potuto parlare della discutibile scelta di Santoro nell’impostare il programma sul sentimento piuttosto che sulla cinica razionalità dell’Annunziata. Invece, ancora oggi, c’è il rischio censura.

Il pensiero unico vige nella televisione pubblica (e privata), dal quale non ci si può discostare. 

Rula Jebreal, la giornalista palestinese presente alla trasmissione che ha duramente attaccato sia la palestina che Hamas, ha espresso un concetto chiaro: possibile che in un paese libero sia considerato oltraggioso mostrare le vittime di una guerra?

Commenti all'articolo

  • Di Antonio (---.---.---.82) 2 febbraio 2009 08:34

    Santoro non mirava alla pietà per le vittime, ma alla demonizzazione di Israele e alla difesa del terrorismo.
    Se fosse veramente per i poveri, per le minoranze e per i maltrattamenti non avrebbe detto quel che ha detto su Veltroni e l’Africa. Gli unici a volere il pensiero unico sono Santoro e chi lo difende che bolla tutti coloro che non la pensano come lui/loro persone che vogliono "acquisire meriti agli occhi di qualcuno".

  • Di m.c. (---.---.---.230) 2 febbraio 2009 13:28

     Hamas e’ stato votato dalla maggiornaza dei palestinesi. Se si avesse un minimo di onesta’ lo si dovrebbe ricordare. L’ipocrisia occidentale mi fa vomitare (come certi articoli...).

     tutti i mainstream sono a favore dei carnefici israeliani, che si comportano peggio dei nazisti.
    anche questo andrebbe ricordato, a differenza dell’autore del pezzo.
     criticare Santoro perche’ ha cercato di difendersi dalla scandalosa ingerenza politica sul giornalismo e’ poi qualcosa che sfida il senso del ridicolo.
     il vero giornalismo dovrebbe sempre essere dalle parti dei deboli e delle vittime. questo pezzo al contrario, e’ nella zona grigia e, comunque, contro Santoro, come la massa dei leccaculi massmediatici. bella forza, bel coraggio! complimenti.
     fra poco Santoro lo faranno fuori, anche grazie al tuo cerchiobottismo, andrea pisani, grazie ai tuoi sottili distinguo. buon pro ti faccia. complimenti per il coraggioso articolo...

    • Di (---.---.---.23) 2 febbraio 2009 15:57

      Beh, articolo stupefacente questo.. forse l’alibi è quello della "guerra dei bambini", del resto, a meno che uno non sia un mostruoso orco, non può che provare pietà per bambini feriti o uccisi, di qualsiasi schieramento siano. E’ talmente ovvio che diventa banale come alibi.
      Ma quando agli stessi bambini, immobilizzati su un letto di ospedale, viene chiesto "Ma tu sei di Hamas?Tu ti tiri i missili su israele?", dovete spiegarmi che informazione si sta dando?
      Non venite a dire che non era tesa a demonizzare israele, lo era eccome, lo era alla Santoro-maniera, ossia in maniera intelligente e provocatoria.
      Certo che far raccontare la storia di una guerra nella quale entrambi i contendenti hanno ragione dai bambini di uno dei due schieramenti è una vera porcheria.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares